Al via l’Archivio Sonoro Musiche di Tradizione della Basilicata,
con concerto dell’Ensemble Mirkovic e i Viesh
e la mostra fotografica Nel paese dei cupa cupa
Matera, Palazzo Lanfranchi, 25 novembre ore 17,30
Dopo i lusinghieri risultati conseguiti con l’Archivio Sonoro della Puglia, attivo presso la Cittadella della Cultura di Bari e ricco di un’ingente documentazione sonora, fotografica ed audiovisiva che dal 1950 giunge ai giorni nostri, l’associazione culturale Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del MiBAC e l’Assessorato alla Cultura della Regione Basilicata, avvia un analogo progetto per la Lucania, nella quale i repertori popolari esercitano ancora un ruolo fondamentale per le comunità locali.
Il 25 novembre, alle ore 17,30, a Matera, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, sarà presentato l’Archivio Sonoro della Basilicata, un ambizioso progetto finalizzato a restituire alle comunità originarie documenti sonori particolarmente rappresentativi delle proprie tradizioni culturali. Situandosi nell’ambito della Convenzione Unesco per la tutela del patrimonio immateriale, rispetto alla quale la Basilicata compie uno dei primi e più significativi “atti di ricezione”, l’Archivio si ripromette, in primo luogo, di “riportare a casa” una documentazione storica che, dalle pioneristiche rilevazioni di De Martino, Carpitella e Bronzini fino alle più settoriali indagini di Leo Levi e Roberto Leydi, si annuncia particolarmente copiosa per una regione che ha esercitato un ruolo determinante nella nascita della moderna etnomusicologia, senza trascurare altre rilevazioni che, dagli anni ’80 fino ai nostri giorni, consentiranno di offrire una rappresentazione in presa diretta di una vivacissima cultura musicale. Presupposti ed obiettivi del progetto saranno illustrati da Rosa Mastrosimone (Assessore alla Cultura della Regione Basilicata), Luciano Scala (Direttore Generale per gli Archivi del MiBAC), Domenico Ferraro (presidente di Altrosud), Michele Durante (Ufficio Cultura Regione Basilicata), Ferdinando Mirizzi (Università della Basilicata), Vincenzo Santoro (Responsabile Ufficio Cultura ANCI) e Nicola Scaldaferri (responsabile LEAV-Università di Milano).
Al termine dell’incontro, Ensemble Mirkovic e Viesh in concerto per la prima nazionale di Lule sheshi/Fiori di Prato in cui, dalle sapienti tessiture armoniche della polifonia arbëresh ai ritmi dettati da trombe e violini dei Balcani, un eterogeneo gruppo di straordinari musicisti, rendendo omaggio all’arte poetica di Enza Scutari, offre allo stesso tempo una superba prova di come si possano riutilizzare i materiali della tradizione, che è un’altra delle direttrici del costituendo Archivio, vale a dire riavviare un dialogo tra il mondo della ricerca e quello della riproposta che, negli anni ’70, ha sortito risultati straordinari, costituendo dunque una lezione esemplare da riprendere e rinnovare.
E a mo’ di anticipazione dei risultati a venire, fino al 30 novembre, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, sarà possibile visitare la mostra fotografica di Stefano Vaja, Nel paese dei cupa cupa, esito di una ricerca sul campo estesa a tutto il territorio regionale, condotta assieme a Nicola Scaldaferri a cinquant’anni di distanza dalle celebri rilevazioni di Ernesto De Martino e Diego Carpitella, e sfociata nella più ampia ed aggiornata ricostruzione delle musiche tradizionali della regione, in cui si passano in rassegna repertori musicali, contesti e modalità di esecuzione, musicisti e costruttori di strumenti e testimonianze iconografiche.
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