TINCHI DI PISTICCI- Ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi. Si fa sempre più incessante e sale di tono la protesta per scongiurarne soppressione o ridimensionamento. Un clima che si surriscalda di giorno in giorno e che promette nuove ed ulteriore iniziative. I due comitati cittadini che hanno promosso le varie manifestazioni -il Comitato a difesa dell’ospedale di Pisticci ed i Cittadiniattivi di
Bernalda-Metaponto- non hanno nessuna intenzione di demordere o di allentare la presa né sembrano intenzionati a scendere dal tetto più alto dell’ospedale dove sono arroccati da oltre 150 giorni. La mancanza di risposte adeguate da parte degli organi regionali e di un tavolo di confronto e di trattativa ha indotto i comitati a promuovere l’ennesima protesta, attuata sempre in maniera civile. Questa volta un ruolo importante è stato svolto in maniera particolare dagli studenti delle scuole superiori di Pisticci e Marconia, che hanno affiancato i più anziani animatori. Un imponente corteo di giovani e persone comuni, partito da Piazza Elettra di Marconia, ha percorso a piedi il tratto fino a Tinchi, con striscioni e slogan, inneggiando al mantenimento dell’ospedale ed invocando il rispetto del diritto alla salute. Assenti del tutto politici ed amministratori locali, a portare ancora una volta la loro solidarietà ai manifestanti in lotta è stato l’IDV presente con il sen. Belisario ed il consigliere regionale Benedetto. Dopo aver sostato per breve tempo nel bivio di Tinchi, importante crocevia per Montalbano e Brernalda, i manifestanti, fedeli al programma ed all’itinerario prestabilito, hanno concluso la loro marcia davanti al piazzale del pronto soccorso, dove hanno esternato l’ennesimo grido di protesta. Giovani e anziani dunque uniti ed affiancati per il conseguimento di un obiettivo comune. Tra le protagoniste della manifestazione l’anziana ”pasionaria” Maria Viggiani, simbolo della protesta, e già presente nel 1997 quando si incatenò davanti all’ospedale con gli amministratori del tempo per impedire il trasferimento di alcuni reparti. L’arzilla vecchietta, con un cartello appuntato sul petto dal contenuto abbastanza eloquente, ha improvvisato un lungo ed applaudito recital, sfogando così tutta la sua rabbia ed il suo malcontento per la vicenda ospedale e lanciando accuse ed improperi contro la classe politica ed i vertici sanitari. Domenico Giannace, altro leader della lotta, con i suoi 87 anni, un passato da sindaco di Pisticci, sindacalista e consigliere regionale, è il vero trascinatore della protesta, un uomo di ferro, abituato a combattere per la difesa dei diritti dei cittadini, come già fece nel dopoguerra durante le lotte contadine. Nel corso del suo intervento, Giannace si è a lungo soffermato sul ruolo svolto da coloro che sono i veri nemici dell’ospedale. E Pieno sostegno è giunto anche dal Pietro Tamburrano dei Cittadiniattivi. Presidio al oltranza, dunque, anche con il Natale ormai alle porte, in attesa di risposte concrete, di fatti e non più di belle parole. E purtroppo da Roma non giungono buone notizie, dopo che la finanziaria 2011 ha tagliato per la Basilicata 112 mln di euro, penalizzando proprio il comparto della sanità oltre a quello delle infrastrutture.
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