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venerdì 30 marzo 2012

INCONTRO CON IL NUOVO COMANDANTE DEI VIGILI URBANI

Il Segretario Generale dell’Adiconsum di Basilicata, Angelo Festa, ha incontrato, presso la sede di Via Trabaci, il nuovo comandante della Polizia Municipale, Dott. Domenico Calia, per formulare i migliori auguri per il recente incarico.
Durante l’incontro Angelo Festa ha evidenziato al Dott. Calia le attività che contraddistinguono l’impegno dell’Adiconsum nell’interesse dei cittadini e della collettività.
Festa ha evidenziato, altresì, l’importante ruolo che svolge la Polizia Municipale nel controllo della Città e per il rispetto della legalità ed ha auspicato una collaborazione più fattiva per la salvaguardia della convivenza civile e la protezione dei cittadini.

PETROLIO. BELISARIO (IDV): REFERENDUM CONSULTIVO OTTIMA IDEA

"L'idea di ricorrere a un referendum consultivo delle popolazioni coinvolte per un parere sull'aumento delle estrazioni petrolifere è di assoluto buon senso. Sapere quel che pensano i cittadini è l'esercizio migliore che una democrazia sana possa compiere". Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. "Per questo l'Idv si impegnerà in questa direzione. Del resto, se è vero che un aumento delle estrazioni porterà anche un aumento dei proventi, è anche vero che senza un piano di recupero ambientale serio non si può procedere ad un inquinamento maggiore. Nel 2012, con le conoscenze scientifiche che abbiamo sulle conseguenze dell'estrazione, dovrebbe essere ormai chiaro che l'inquinamento e le malattie non si pagano con pochi spiccioli pro capite".

LA FENEAL UIL SU PAGAMENTO STIPENDIO LAVORATORI INTINI

Esprime soddisfazione il sindacato Feneal Uil di Matera per il pagamento avvenuto oggi dello stipendio a lavoratori della ditta Intini impegnati sul completamento della strada Bradanica. Dopo l’incontro dello scorso 16 marzo in Prefettura a Matera tra amministratore delegato della società Intini Anas, rappresentanti sindacali e istituzioni interessate, la società ha mantenuto fede agli impegni ed ha provveduto a effettuare il bonifico di una mensilità ai propri operai attingendo all’ultimo pagamento Anas dello stato di avanzamento lavori.
“Il rispetto degli accordi dopo l’incontro dei giorni scorsi -afferma Gianfranco De Palo della segreteria Feneal UIL - ci rende fiduciosi verso una rapida ripresa dei lavori sulla Bradanica. Il pagamento di questa mensilità arriva dopo una settimana di intenso lavoro da parte del sindacato che è stato a stretto contatto con i dirigenti di Intini affinchè si risolvesse positivamente la questione. Un’attività di mediazione che ci ha portato anche a fianco dei lavoratori per rassicurarli visto che l’interesse di tutti è quello di far riprendere i lavori entro pochi giorni rispettando la tempistica stabilita in occasione dell’incontro in Prefettura”.

Il Resto - questa settimana in edicola - LADY ASL



QUESTA SETTIMANA IN EDICOLA





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ANTONIO ANATRONE, PRESIDENTE DI ACQUEDOTTO LUCANO: CONSEGNATE DUE LISTE CON I CANDIDATI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE


“Oggi alle 14:00 presso la nostra sede - dichiara il presidente di Acquedotto Lucano, Antonio Anatrone - sono state consegnate due liste con i nominativi dei componenti candidati al consiglio di amministrazione dell’azienda”.
“La lista composta da Rosa Gentile, Giovanni Soave e Giovanni Mussuto è stata sottoscritta – continua il presidente - dalla Regione Basilicata e da 41 sindaci lucani in rappresentanza del 68,89 per cento del capitale sociale di AL. La lista composta da Vincenzo Amoia e Gaetano Rizzitelli, è stata sottoscritta da 12 sindaci lucani in rappresentanza del 5,7 per cento del capitale sociale di AL”.
“Ricordiamo, inoltre, che i cinque componenti del consiglio di amministrazione di AL - conclude il Anatrone - tra cui poi verrà nominato il presidente, saranno eletti nel corso dell’assemblea degli azionisti che si terrà il 5 aprile prossimo a Potenza alle ore 11:00 presso la sede dell’azienda”.

SPRECOPOLI

La Corte sentenzia: troppi sprechi nella Pubblica Amministrazione. Opinioni a confronto a “Reset”

“Contrordine. Le Province non chiudono. O meglio: scompaiono come enti locali politicamente autonomi. Restano, invece, le principali competenze. Che saranno amministrate da un organismo che dipenderà principalmente dai comuni. Una sorta di “nuove” Comunità montane. Nonostante, per questo, in Basilicata ci siano le già varate “Aree Programma”. Realtà presto in conflitto? Intanto, alla politica, arriva il duro ammonimento della Corte dei Conti. Che definisce ‘inutile e costoso’ l’ente Regione, salvando le Province. E’ davvero così? E, soprattutto, quali e quante sono le sacche di inefficienza ed inutilità nella Pubblica Amministrazione?”. Opinioni a confronto a “Reset – La politica al punto di partenza”, la rubrica di approfondimento settimanale del Gr di Radio Laser, ideata e condotta dal giornalista Antonio Grasso. In onda sabato 31 marzo dalle ore 16 alle 17,30 (in replica domenica dalle 17) la puntata dal titolo “SPRECOPOLI”. On air su www.radiolaser.it/streaming/index.html

2a Marcia per l'Amnistia la Giustizia la Libertà rinviata al 25 aprile

Pannella: queste le ragioni per il rinvio al 25 aprile della Marcia per Amnistia, Giustizia e la Libertà

Per chiedere al Parlamento un impegno concreto e solerte, adeguato ad affrontare le drammatiche condizioni in cui versano la giustizia e le carceri nel nostro Paese. Oggi ancora più di sei anni fa, ormai da decenni, si tratta di una delle più grandi questioni sociali in Italia, fonte continua di condanne - ripetutamente sin dal 1980 - da parte delle Corti di Giustizia europea e internazionali, per violazione dei diritti umani fondamentali.

http://www.radicalparty.org/it/seconda-marcia-amnistia


PETROLIO: BENEDETTO, RICADUTE DIRETTE MAGGIORI PER ECONOMIA TARANTINA


“I dati dello studio di Confindustria Taranto sull’effetto del progetto di Tempa Rossa sull’economia locale tarantina suonano come una beffa nei confronti delle popolazioni dei comprensori petroliferi lucani perché una nave-container petrolio arrivata in porto e ormeggiata in banchina rappresenta, come evidenzia Confindustria, un veicolo di ricchezza per i servizi e le attività di filiera ad essa connessi e rende di più rispetto a quanto sperano di ricavare i Comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara, Laurenzana, messi insieme”. E’ quanto sottolinea il presidente del gruppo IdV in Regione Nicola Benedetto aggiungendo che “del resto è lo stesso capogruppo del Pd Braia oggi a riconoscere, per la prima volta, con lucidità, le errate valutazioni fatte all’inizio di una favola di ricchezza di cui sembrava potesse essere protagonista il petrolio. Per restare all’indagine di Confindustria di Taranto va ricordato che il disco verde del Cipe a Tempa Rossa produrrà la costruzione di due serbatoi per stoccare 180mila metri cubi di greggio che arriverà dalla Basilicata e l'ampliamento del pontile della raffineria per ospitare da 45 a 140 navi l'anno. Calcolando un periodo medio di sosta in rada di 4-5 giorni di una nave di stazza media (100mila tonnellate), Confindustria analizza le ricadute per i servizi di operazione, tecnico-nautici, portuali e, infine, commerciali e professionali. Solo per la parte tecnico-nautica - si legge nello studio - una nave di 100mila tonnellate costa, per 4-5 giorni di sosta, 60mila euro. Considerato quindi un traffico di 140-150 navi con Tempa Rossa, «è automatico desumere – si legge nello studio – la ricaduta in termini economici sul territorio locale.
Per non parlare delle ricadute occupazionali che – continua Benedetto – mentre nell’area di Tempa Rossa sono limitate alla costruzione del sito principale e del secondo Centro Oli e pertanto si tratta di manodopera edile (qualche centinaio di unità) per la grande maggioranza generica per un periodo estremamente limitato, al porto di Taranto si prevede un’occupazione superiore e stabile. E’ questa la conferma del mio interrogativo: il gioco vale la candela? . E per restare agli interrogativi: che fine ha fatto la “banchina Basilicata” al porto di Taranto finanziata con le prime intese sottoscritte da Regione Basilicata ed Eni con l’obiettivo di fornire una piattaforma logistica per l’export del made in Basilicata?”.

FORESTAZIONE E BOSCO : CSAIL- MASSARO, IRRESPONSABILITA’ AREA PROGRAMMA VAL D’AGRI


“Se avete la bontà di attendere….”: è la risposta del Presidente dell’Area Programma Val d’Agri Claudio Cantiani agli operai forestali che hanno protestato per i ritardi nella riapertura dei cantieri. Siamo di fronte alla        più evidente testimonianza di incapacità di amministrare che rasenta l’irresponsabilità e la insensibilità sociale nei confronti del dramma di centinaia di persone senza reddito. E’ il commento di Filippo Massaro, a nome del Csail-Comitato Indignati Lucani.
Cantiani non può trincerarsi dietro i ritardi del “suo” Presidente De Filippo                nell’approvare il Piano Forestale 2012 perché sa bene –aggiunge Massaro- che anche se il documento fosse pronto, lui e il nuovo “carrozzone politico mangia-soldi”  che ha ereditato in qualità di “vassallo” per la Val d’Agri del Governatore-sceicco, non sono pronti ad affrontare la mole degli adempimenti richiesti e maturati nel tempo. Intanto il capofila dell’Area Programma è il Municipio di Sant’Arcangelo e quindi non si capisce come farà il sindaco di Marsicovetere ad occuparsi anche di questi aspetti a meno che non goda di “ubiquità”.
Ancora, la soppressione delle Comunità Montane con l’art. 15 della L.R. n°26 del 30/12/2011 ,  e della rinascita delle Aree Programma, previste dalla L.R. n°33/2010, sulla base di tali disposizioni le Comunità Montane non hanno più competenze in merito ai procedimenti connessi anche con il taglio dei boschi .
 Il “demerito” va attribuito  al Governo regionale vergognosamente inefficiente,  per aver  paralizzato le attività agricole  imprese boschive e forestali, che  ha dato un altro duro  colpo  alla già disastrata economia dell’intero comparto.
 Si sollecita il Governo regionale, immerso in un profondo letargo, di voler provvedere tempestivamente di colmare questo “vuoto “ di competenze       e dare urgente risposta a migliaia di  cittadini che aspettano riscontro alle istanze prodotte da molti mesi . 
 Filippo Massaro Csail-Comitato Indignati Lucani

ROTONDELLA APPALTATI I LAVORI PER IL COMPLETAMENTO DELL’IMMOBILE CHE OSPITA LA SCUOLA DELL’INFANZIA A ROTONDELLA DUE

34 ditte partecipanti alla gara per l’appalto dei “Lavori di completamento dell’immobile” che ospita la Scuola dell’Infanzia a Rotondella Due, espletata con procedura aperta (criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso, determinato mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara) lo scorso 6 marzo ed assegnata all’impresa De Biase Srl di Marsicovetere, prima classificata con un ribasso del 27,119% e quindi un importo netti di 84.906,37 oltre agli oneri di sicurezza quantificati in 4.500,00 euro. L’importo a base d’asta era di 116.500,00 euro più 4.500 di oneri per la sicurezza. Seconda classificata la CO.MAI Srl di Altamura (ribasso del 27,111%).
L’intervento (compreso nei POIS –Piano Offerta Integrata Servizi) è finanziato per euro 116.703,40 dalla Regione Basilicata (Programma FESR 2007-2013) mentre il Comune di Rotondella contribuisce con ulteriori 33.296.60 euro. Consiste nel completamento dell’immobile, nell’ampliamento e miglioramento funzionale, nell’adattamento dello stesso alle norme di sicurezza, nell’eliminazione delle barriere architettoniche, nell’orientamento al risparmio energetico e nel risanamento di piccole zone degli elementi strutturali.
I progettisti (ATP ing. N. Longo-Ing. A. Perciante) hanno operato per “completare ed integrare al meglio la parte esistente attraverso la realizzazione di alcuni ambienti: aula insegnanti, sala per attività libere e complementari, una stanza che sarà utilizzata dal personale ATA, un’area deposito, un nuovo blocco mensa ed uno di servizi integrativi (+wc per disabili) ed infine un ampio spazio da destinare alle attività ricreative, culturali e sociali.
Per i progettisti, l’organizzazione degli spazi (per una utenza di oltre 20 allievi) ha tenuto conto la situazione attuale dell’immobile e la sua fruibilità con l’obiettivo di migliorarne l’accesso e l’indipendenza.

Seminario Tecnico “Orientamento nell’uso di concimi, terricci e substrati”

Il giorno 31 marzo alle ore 17.00, presso il Dichio garden center di Matera si svolgerà il seminario tecnico dal titolo “Orientamento nell’uso di concimi, terricci e substrati”, inserito nel programma Giornate Tecniche 2012.
Durante il seminario, che avrà come relatore il dr Emanuele Frangione, si parlerà delle interazioni pianta-terreno, delle differenze esistenti tra il sistema suolo e il sistema vaso e di come intervenire per avere piante in salute e belle. Attraverso la comprensione di processi generali si potranno capire gli interventi da fare e non fare per la cura delle nostre piante in giardino e in casa. In particolare saranno dati i consigli: nella scelta dei concimi, sull’uso appropriato dei vari tipi di terricci, sulle differenze tra terricci di qualità e non, per evitare errori nella gestione delle piante in casa.
L’appuntamento è presso l’aula didattica del garden center Dichio di Matera (s.s. 99 km 12,700, centro comm. Venusio). Per info: 331-9891338, comunicazione@vivaidichio.it.

Sull’Imu agricola serve una sostanziale revisione Il Governo rispetti gli impegni presi con le organizzazioni di categoria


In merito alle indiscrezioni sui possibili interventi di modifica dell’Imu agricola da inserire nel decreto sulle semplificazioni fiscali, la Cia Confederazione Italiana Agricoltori evidenzia che non c’è traccia della sostanziale revisione dell’applicazione dell’imposta chiesta a gran voce da tutto il mondo agricolo.
La previsione di un’irrisoria riduzione dell’aliquota sui fabbricati strumentali dallo 0,2 % allo 0,175 % - accompagnata da un assoggettamento a imposta dei fondi situati in zone collinari nella misura del 60%, che fino a ora erano esenti - non può certo risolvere i problemi del settore, penalizzato da una tassazione ingiusta che graverebbe su strumenti di lavoro.
Da mesi le organizzazioni di categoria hanno dimostrato massima collaborazione con il Governo nei lavori svolti durante il tavolo fiscale che si sono peraltro conclusi con precisi impegni da parte dell’esecutivo. Impegni che, evidentemente, non sono neanche lontanamente rispettati da questi interventi e che, peraltro, non considerano minimamente le posizioni espresse dal Parlamento.
Le contro-stime presentate dalle organizzazioni di categoria sull’impatto dell’Imu sull’agricoltura dimostrano un gettito ben maggiore di quello quantificato dal Ministero dell'Economia e Finanze. Ma, nell’assenza di dati certi sul numero dei fabbricati rurali, abbiamo richiesto, con grande senso di responsabilità, di rimandare le valutazioni di merito sull’eventuale tassazione dei fabbricati rurali all’anno 2013; entro tale data, infatti, tutti i fabbricati rurali dovranno essere censiti nel catasto fabbricati. Inoltre, ha aggiunto il presidente nazionale Politi della Cia, abbiamo chiesto la reintroduzione delle regole previste dall’Ici per la determinazione di una base imponibile agevolata sui terreni posseduti e condotti da CD e IAP iscritti alla previdenza agricola e abbiamo suggerito l’introduzione di una maggiore differenziazione dei moltiplicatori in grado di ridurre l’Imu per i soggetti che operano professionalmente nel settore agricolo.
Purtroppo nessuna di queste richieste, da quanto si apprende, sembra sia stata presa in considerazione. E la situazione che si è venuta a creare preoccupa notevolmente il settore agricolo ed è necessaria una risposta del Governo. In tal senso è da valutare positivamente l’iniziativa della senatrice Maria Teresa Bertuzzi, che ha presentato un emendamento con il quale è stato richiesto il rinvio della tassazione Imu al 2013 per i fabbricati strumentali (in modo tale da poter determinare con certezza le aliquote da applicare) assicurando comunque per il 2012 un gettito Imu sulla base di tariffe forfettarie ma con la garanzia di sostenibilità e perequazione.
Insomma, se le modifiche che si intendono apportare all’Imu agricola si fermano alla mini-riduzione per i capannoni agricoli e alle misure per le zone montane e collinari, noi ci dichiariamo profondamente delusi dal comportamento del Governo che in tale clima di incertezza di stima del gettito, invece di accogliere le nostre responsabili proposte di rinvio a un futuro peraltro imminente, continua ad accanirsi sul mondo agricolo minimizzando il gettito atteso da questo settore. Peraltro, sulla base di stime che per evidenza dei fatti sono basate su semplici ipotesi e assunzioni. Ecco perché, se le indiscrezioni degli organi di stampa si rivelassero le uniche correzioni che il Governo è disposto a concedere al settore primario in materia di Imu, noi ci riserviamo di mettere in atto nuove mobilitazioni di concerto con le altre organizzazioni di categoria.

CCIAAMT, STAGE A BRUXELLES PE STUDENTI MATERANI

A scuola di managerialità per contribuire alla crescita del turismo della provincia di Matera e della Basilicata. Con questo obiettivo 24 studenti dei Licei scientifici “Dante Alighieri’’ e Classico “ Emanuele Duni’’ di Matera sono a Bruxelles, nella capitale dell’Unione Europea, per conoscere norme, opportunità che consentiranno loro di attivare, al termine di un percorso formativo di “Alternanza scuola e lavoro’’ avviato dalle scuole e in partenariato con la Camera di commercio di Matera, di progettare e avviare iniziative concrete nel settore della gestione e dei servizi per l’industria delle vacanze. L’iniziativa è legata a un programma che l’Ente camerale ha avviato con gli istituti medi superiori per favorire l’orientamento scolastico e l’alternanza scuola lavoro,con due progetti in materia di “Turismo scolastico dei Siti Unesco’’ e di “Percorsi Alternanza scuola lavoro’’, seguite e organizzate con l’apporto dell’Azienda speciale Cesp dell’Ente camerale. A Bruxelles gli studenti, accompagnati da dirigenti scolastici, Giuseppe De Rosa e Osvaldo Carnevale, da docenti e da personale dell’azienda speciale Cesp, verificano sul campo modelli,opportunità e procedure per pensare il turismo e altre occasioni del sistema produttivo di respiro europeo tra innovazione e necessità di fare rete guardando alle specificità di domanda e offerta in continua mutazione. E un contribuito a far crescere questo percorso è venuto dal vicepresidente vicario del parlamento Europeo, on. Gianni Pittella, che ha apprezzato i progetti e fornito utili consigli per consolidare l’attività avviata, e che ha portato a conoscere gli strumenti predisposti dalle Direzioni generali della Comunità Europea per favorire lo sviluppo territoriale nel settore turistico e con le Camere Al termine e al rientro in Italia dovranno elaborare, con la supervisione di un project manager del progetto da candidare a una “call comunitaria’’, in partenariato con altri studenti di istruzione secondaria di Spagna e Bulgaria.
“Con queste esperienze – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli – rafforziamo la cooperazione con il mondo della scuola, già avviata e proficuamente in altri settori. L’aver puntato sul turismo significa valorizzare le potenzialità di un territorio e di una città, che è il biglietto da visita della Basilicata a livello internazionale, e che intende contribuire a quanto si sta facendo per il progetto di candidatura di Matera capitale europea della cultura per il 2019.
L’azione portata avanti dalla Camera di commercio, con il progetto di Dieta Mediterranea e con i Siti Unesco, e il rapporto intenso e proficuo con le reti nazionale e internazionale della Camere di commercio rappresentano un valido punto di riferimento per gli studenti nella formazione e nell’orientamento di nuove professionalità e dell’avvio di opportunità di lavoro’’. Un concetto condiviso dal presidente dell’azienda speciale Cesp, Giovanni Coretti. “Sono certo –ha detto Coretti- che da questa esperienza verranno fuori spunti, percorsi, progetti in grado di favorire l’avvio di occasioni di lavoro e valore aggiunto all’economia locale sotto diversi aspetti.La conoscenza delle dinamiche e della programmazione europea è una opportunità concreta e stimolante per far crescere il nostro territorio’’.

ROTONDELLA PER LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO SARANNO COINVOLTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI


Le aziende agricole rotondellesi potranno avere un ruolo di primo piano nella gestione del territorio comunale. L’Amministrazione comunale di Rotondella, infatti, traduce in pratica quanto espresso dall’art. 15 del D.Lgs n. 228 del 18 maggio 2001 che in pratica consente alle Pubbliche Amministrazioni la stipula di convenzioni con imprenditori agricoli singoli oppure in forma associata per la fornitura dei servizi quali la sistemazione e manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, cura e mantenimento dell’assetto idrogeologico.
Lo ha fatto con una delibera di Giunta comunale che fissa le linee generali di intervento, ed indica l’utilizzo di procedure rapide e di convezioni ad hoc estremamente flessibili.
Per l’assessore allo Sviluppo rurale del centro jonico Vincenzo Montesano, promotore dell’iniziativa, si tratta di utilizzare le imprese agricole del territorio per per operare una serie di interventi che possono così essere riassunti: taglio e sfalcio di cigli stradi e di aree ben definite, realizzazione di opere primarie per la difesa dalle inondazioni e per lo scolo delle acque da territori inondati, riparazione di strade comunali e loro pertinenze per guasti causati da frane, piogge, nevicate etc., manutenzione di giardini, viali, parchi giochi oltre a interventi immediati di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità.
Nel nostro territorio -ha sottolineato Montesano- esiste una presenza diffusa di imprenditori agricoli in possesso di mezzi meccanici adeguati all’esecuzione delle opere di manutenzione.
“La nostra scelta -sottolinea il sindaco Vincenzo Francomano- va nell’esatto indirizzo di quanto approvato con una risoluzione dal Consiglio regionale di Basilicata, all’unanimità, il 15 marzo dello scorso anno relativa i danni provocati dalle alluvioni del novembre 2010 e marzo 2011, con l’obiettivo di favorire le forme di sussidiarietà mediante le quali possano essere le aziende agricole coinvolte, mediante contratti di manutenzione e fornitura di servizi nella manutenzione e nella tutela del territorio”.
Nella delibera del Comune di Rotondella, si fa espresso richiamo al ruolo delle organizzazioni professionali che avranno il compito di coinvolgere i propri associati.

PISTICCI: MOSTRA STORICO-FOTOGRAFICA SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO



Il Progetto di ricostruzione storico-fotografica del BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO è stato realizzato dal Prof. Dino D’ANGELLA e dalla SETAC in Europa di Pisticci che ha curato l’allestimento grafico, progettuale ed economico della mostra anche con il contributo relativo ai finanziamento FERS 2007-2013 dall’APT di Basilicata e con il patrocinio della Regione Basilicata e dell’Amministrazione Comunale di Pisticci. La mostra, esposta in modo permanente presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Giustino FORTUNATO” di Pisticci a partire dal 02 aprile 2012, grazie alla sensibilità del Dirigente Scolastico dell’Istituto, Prof. Francesco Di Tursi – avendo già ricoperto la carica di assessore alla cultura del comune di Pisticci - ha subito recepito l'importanza dell'iniziativa, presenta n. 23 pannelli 70 x 100 cm, contenenti oltre 200 fotografie riferite a scene brigantesche, a gruppi di briganti, a singoli personaggi nonché alcuni bandi e decreti relativi a questo “fenomeno” che ha causato lutti, incendi, devastazioni, abbandoni di terre, arricchimenti e povertà, illusioni e delusioni.
L’attenzione a questo momento particolare della storia lucana è doveroso per ricostruire un periodo complesso che merita di essere conosciuto e che, ancora oggi, è al centro di un vivace dibattito culturale, che continua a rileggere e ad approfondire tale fenomeno nei suoi aspetti sociali, culturali, storici ed economici. Nei pannelli esposti in evidenza anche le biografie ed i ritratti dei più celebri capi massa, come Crocco, Cavalcante, Ninco Nanco, Coppolone, Cappuccino, che, nel bene e nel male, hanno fatto parlare di sé, compiendo imprese o misfatti, in rapporto ai punti di vista. Spazio anche al ruolo svolto dalle brigantesse, autentiche eroine di un tempo non molto lontano e che pure hanno contribuito alla diffusione del fenomeno alimentando fantasie ed interesse. L’evento costituisce il primo tentativo di una rassegna storica completa ed organica. Il progetto è corredato di un opuscolo di circa 24 pag. di informazioni di tradizioni e di interesse storico. La mostra può essere visitata dal lunedì al sabato previo appuntamento telefonico al numero 0835.581305.

Bernalda (MT) – “Denaro sporco”: Arrestato un giovane di Bernalda per riciclaggio continuato


I Carabinieri della Stazione di Bernalda, di Pisticci e della Sezione della Polizia Postale di Matera, nell’ambito di una protratta, incisiva e certosina attività investigativa, hanno, alle prime luci dell’alba prelevato per eseguire nel Comune di Bernalda, un arresto nei confronti di un giovane 27 enne del luogo, già noto alle Forze dell’ ordine. L’autorità Giudiziaria di Matera, nella persona del Giudice Nettis, convenendo con le comunicazioni inviate dai Carabinieri di Bernalda e Pisticci, nonché dalla Sezione Postale
della Polizia di Stato di Matera, ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile del reato di riciclaggio. Carabinieri e Polizziotti hanno accertato che l’arrestato, sin dalla fine del decorso anno, aveva posto in essere una non da poco attività di“lavaggio” di circa 150 mila euro, mediante la negoziazione di assegni opportunamente “clonati” a persone all'oscuro di tutto, intestatari di Conti Correnti, in svariate località della Sardegna e del Lazio. Gli assegni confluivano in conti correnti puliti dando così una parvenza lecita alle operazioni compiute fino al ritiro immediato e contestuale delle somma in
più istituti del meta pontino e pugliesi per essere poi verosimilmente in attività commerciali. L’acume investigativo del personale operante ha da subito fatto si che tanti piccoli fatti venissero inquadrati in una vicenda unica tanto da permettere di compiere una analisi idonea ad ipotizzare un evento delittuoso di più ampia portata. Più luoghi sono stati fatti oggetto di perquisizione. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato tradotto in carcere a Matera. Il fenomeno del riciclaggio di denaro è fortemente attenzionato da parte del Comando Compagnia di Pisticci, atteso il momento di crisi economica in atto, ed in considerazione che
su tale ipotesi delittuosa si regge la economia sommersa delle organizzazioni criminali, le quali solidificano le loro ricchezze illecite con tale sistema di “ripulitura del denaro”.  
       

giovedì 29 marzo 2012

I danni sull'uomo dalle estrazioni petrolifere.

A tutti coloro che in questi giorni si stanno occupando della vicenda petrolio in Basilicata, tra cui alcuni Sindaci, tra quelli dei comuni ricadenti nell’area interessata dal permesso di ricerca Tempa Petrosa, che si sono detti possibilisti circa le perferazioni della Total alla ricerca di altro oro nero, consiglieremmo di approfondire l’argomento e di andarsi a leggere uno studio della ricercatrice italiana Maria Rita D’Orsogna, presso l’University at Northtridge di Los Angeles, sui danni alla salute umana causati da idrogeno solforato ( H2S), derivante dalle perforazioni e soprattutto dal pre-trattamento di idro-desulfurizzazione del greggio.
Si tratta di poco più di una quarantina di pagine che vale pena approfondire. La stessa cosa dovrebbero fare i tanti aspiranti politici in carriera, le cui ambizioni sono quasi sempre sproporzionate alle loro effettive qualità, o a improvvisati e fortunosi rappresentanti istituzionali e sub-istituzionali. Di questi ultimi ci colpisce la loro poliedrieca capacità di passare da un assessorato all’altro, da ente ad un altro ente, sfoderando competenze o presunte tali e strabilianti capacità intellettive che i comuni mortali evidentemente non posseggono. Da un giorno all’altro costoro sono capaci di cambiare ente e di trattare di cultura, formazione, agricoltura, sanità, attività produttive in genere, turismo, fonti energetiche, acquedotti, enti di ricerca, dopo essersi magari occupati di produzione di capannoni industriali, di tapparelle, di funghi o a volte di nulla.
E come se per gli antichi mestieri la stessa persona da un anno all’altro avesse cambiato attività mettendosi a fare il calzolaio, il muratore, il sarto o il fabbro.
Confessiamo di provare una certa invidia di fronte a tali espressioni di aliene genialità e intelligenze superiori degne di un servizio di Star Treck, anche se i risultati prodotti lasciano perplessi e fanno filtrare un dubbio atroce, quello che spesso si vanno ad occupare delle postazioni pubbliche solo in virtù di logiche spartitorie e senza alcuna reale competenza. 
Sarà anche per questo che mai una questione venga affrontata di petto, con passione e impegno civile, mai venga partorita una nuova idea da realizzare che possa lasciare il segno nella storia di un territorio.
Sull’argomento in questione, come su altri temi, bisognerebbe avere almeno l’umiltà di piegare la testa sui libri e sui documenti.
Si apprenderebbe ad esempio che l’idrogeno solforato entra nel corpo umano in tre modi: per inalazione attraverso i polmoni, per via orale, specialmente dalla digestione di sostanze contaminate assorbite nel tratto intestinale, prima fra tutte l’acqua, e attraverso la pelle.
Per inalazione i danni sono a basse concentrazioni: tosse, mancanza di respiro, raffreddori, bronchite, affaticamento, ansietà, bronchite, irritabilità, declino intellettuale, mancanza di concentrazione, difetti della memoria e dell’apprendimento, modifiche del senso dell’olfatto e nelle capacità motorie, danni ai polmoni anche permanenti. Ad alte concentrazioni: edema polmonare, collasso cardiaco, paralisi dell’olfatto e persino morte.
I danni alla pelle sono la presenza di vesciche, la morte dell’epidermide, irritazioni e pruriti.
I danni agli occhi possono essere irreversibili con lacrimazione, congiuntiviti, bruciori, mancanza di messa a fuoco. Anche il sistema nervoso può subire danni importanti.
Quelli riportati sono solo una sintesi dei danni che l’idrogeno solforato provoca all’uomo e quindi anche agli animali, ai pesci, al mare ed alla flora dell’area interessata.
I dati citati dallo studio non sono ipotetici, ma il frutto di una ricerca sulle popolazioni che li hanno già subiti ed essi sono stati monitorati negli anni.
Lo studio si occupa del centro oli di Viggiano, valuta, altresì, anche l’impatto dell’idrogeno solforato sui bambini e la sua incidenza sul cancro con l’insorgenza di danni al DNA.
Si tratta dunque di un problema complesso e poco importa che un comune sia interessato direttamente o solo marginalmente, i confini geografici non sono coincidenti con quelli da inquinamento.
Il rapporto costi benefici quando vi è di mezzo la salute dell’uomo non dovrebbe neanche essere preso in considerazione.
Non riusciamo poi a comprendere che cosa significa affermare che autorizzare la ricerca non vuol dire ipso facto consentire l’estrazione del petrolio, qualora venga riscontrata una sua presenza significativa.
A parte il fatto che il potere di veto delle amministrazioni è tutto da verificare, le compagnie petrolifere non investono nella ricerca per hobby o per scopi scientifici, ma solo ed unicamente perchè una volta trovato il petrolio devono fare di tutto per tirarlo fuori.
Su questo problema una comunità non dovrebbe dividersi in virtù di pregiudiziali e artificiosi schieramenti, ma assumere una posizione univoca a tutela di beni primari come la salute e la salubrità del suolo, dell’aria e dell’acqua. Ed essi non sono né di sinistra, né di centro e né di destra.

Vincenzo Maida
Centro Studio Jonico DRUS

Un grosso ratto ed il profitto dei pochi

Comunità Lucana-Movimento No Oil verso il partito della Comunità Lucana

La lunga, già rinviata per mancanza di numero legale, discussione di mercoledì in Consiglio Regionale ha partorito stavolta non il consueto topolino, ma un grosso ratto portatore di un’infezione, il voto quasi unanime ad una mozione che, seppur nella apparente innocuità regolamentare, indirizza e impegna il futuro di una regione verso l’impegno totalizzante al servaggio energetico.
Sia la lunga relazione del presidente, consegnata poco prima dei lavori e comunque tardi per esami approfonditi da parte dell’aula (cosa che ci fa presupporre che se non fosse stato per la mancanza del numero legale alla precedente sessione, si sarebbe discusso forse su un intervento “a braccio” dello stesso), che la gran mole di interventi ridondanti che a questa sono seguiti, e non ultimo il voto su una mozione diversa dalle quattro in ingresso ed accorpata frettolosamente dai capigruppo, suona persino a orecchie “profane” come un “te deum” prima del requiem.
Impegnare la Giunta a ricercare con il Governo prassi di individuazione dei criteri per l’attribuzione del rateo di maggior gettito fiscale derivante dalla estrazioni in presenza di una chiara attribuzione ex lege nel dettato dell’articolo 16 del decreto liberalizzazioni come del tutto riservata, per atto regolamentare, al Ministro dello Sviluppo Economico, pare forse ingenuo e frutto di un pasticcio, ma in realtà trattasi di una vera e propria delega in bianco al presidente della Giunta, che si conferma così uomo scaltro, alla definizione con il ministro di ben altro dal tema trattato.
Se infatti amministrativamente maggior gettito significa nuovo gettito rispetto all’attuale, i benefici di un ritorno alla nostra regione della fiscalità nazionale sul petrolio estratto in Basilicata sarebbero limitati ai 20-25.000 barili/giorno che il memorandum consente in aumento sia sui 104.000 della Val d’Agri che sui 52.000 di Tempa Rossa, sinceramente troppo poco perché si sia dato corpo a un articolo specifico sulle ricerche petrolifere in un decreto vantato come salvifico per il paese intero.
C’è dell’altro quindi e tutto si palesa molto chiaramente nel dettato dello stesso articolo 16 che recita di maggiori gettiti in ordine allo stimolo di nuove ricerche di idrocarburi, tanto da lasciar presupporre che ogni beneficio economico sostanziale derivante proprio dalla fiscalità statale imposta alle compagnie, sarà legato a lasciapassare alle trivelle sul resto della regione, in una potestà che, si finge di ignorare, altri decreti in giacenza al parlamento sposteranno in sede ministeriale nella mancanza di intese con le regioni (decreto competitività artt. 57-61), se non si opporranno subito atti concreti di diniego ai tanti e troppi permessi ed istanze di ricerca e sfruttamento degli idrocarburi insistenti sul territorio regionale.
Nello specifico se non si accenna nella mozione neppure a vincoli generici che la Regione Basilicata pone in presenza di evidenze ambientali, economico-vocazionale e persino di tutela sanitaria, tranne il generico e risibile richiamo-mantra di carattere ecologico e precauzionale – chi mai si dichiara contro ambiente o salute? – rivendicando così potestà amministrativa, di programmazione e superiore tutela dei propri cittadini, ma sembra si supplichi piuttosto clemenza al padrone che ha libertà di disporre, si è in presenza di un elaborato che accetta supinamente la volontà del Governo, qualunque essa sia, in cambio di prebende che si accetteranno qualunque essa siano, infrastrutture, fiscalità di vantaggio, comparti produttivi, persino una non meglio precisata “specialità” della nostra regione che non è dato comprendere quale possa esserci riconosciuta dalla U.E. o dallo stesso Stato, per un’idea di sviluppo regionale tanto decotta nelle formule della globalizzazione, a tratti affacciatasi in aula a ridicola litania condita di anglicismi imbarazzanti, quanto improponibile nei fatti o non commensurabile alle possibili e per molti versi già visibili conseguenze di implosione di una società e un territorio fragili e meravigliosi.
E’ infatti il tema economico che preme a tutti, non certo la definizione di un danno di cui a tratti in aula si affaccia il fumus per scomparire subito dopo nell’ipocrisia di definirlo indefinibile, tra velate accuse di allarmismo a chi denuncia gli effetti di una gestione sconsiderata degli organismi di controllo che sino a questo momento nulla di ufficiale hanno dato modo di accertare tranne il “tutt’apposto” consueto, e le promesse di ancor più generici interventi che “si faranno”, leggi riforma ARPAB. In altri termini se è il “punto zero” che non esiste, ricominciamo quindi da zero come se nulla fosse mai accaduto, purché ci diano qualche chilometro d’asfalto e promesse di lavoro per il mercatino locale dei consensi.
Signori, occorreva fermarsi e riflettere insieme ad una società intera di cui e da cui si è delegati e non padroni, non accelerare per un senso di responsabilità che suona male invocato a senso unico. Non lo Stato-casa comune degli italiani ha interesse ad estrarre petrolio in Basilicata, ma interessi trasversali ad alcuni salottini buoni in cui si incrociano politici ciechi, finanzieri avidi e professori freddi, e spiace pensare che alla nostra classe dirigente sia rimasta così poca capacità di pensare ad altri futuri per questa terra, a cominciare non da ciò che abbiamo sottoterra e fa gola al profitto dei pochi, ma sulla nostra terra ed è speranza concreta per l’unica vera risorsa di questa regione, i tanti.
Per quanto ci riguarda noi continueremo ad affermare che un’altra Lucania è possibile, perché un’altra Lucania è necessaria e questa voce la faremo crescere fino a diventare voce delle sedi decisionali.

Miko Somma
coordinatore regionale di Comunità
Lucana-Movimento No Oil

INCONTRO CNA VENOSA/FORZE POLITICHE PRESENTI IN CONSIGLIO COMUNALE per disamina soluzione grave crisi economica che l'investe le imprese dell'edilizia

Si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede della Cna Venosa alla presenza del Presidente e del Segretario regionale Giovanni Coretti e Leo Montemurro il programmato incontro tra gli artigiani venosini e i capigruppo delle principali forze politiche, di maggioranza e di opposizione, presenti all'interno del Consiglio Comunale.
Scopo dell'incontro era quello di procedere ad una disamina congiunta delle possibili soluzioni alla grave crisi di lavoro che attanaglia il tessuto imprenditoriale locale composto principalmente da decine di micro e piccole imprese edili.
Le lungaggini burocratiche che stanno interessando lo strumento urbanistico, principale occasione di lavoro per l'imprenditoria edile locale, preoccupano non poco le imprese venosine, dalle quali all'unisono è stato lanciato un grido di allarme che non lascia molti margini di manovra: le energie si stanno esaurendo e tra non molto, se perdura l'attuale situazione di crisi profonda, non rimarrà altra soluzione che quella di partire alla volta di territori più ospitali nei confronti delle imprese.
Il messaggio univoco e chiaro degli imprenditori è che si è giunti all'ultima spiaggia, non v'è più tempo per le parole ed occorre agire con urgenza e tempestività atteso che siamo in una situazione di emergenza gravissima; e che tutte le emergenze si affrontano con strumenti eccezionali, altrimenti non sarebbero emergenze.
Gli imprenditori presenti hanno denunciato il comportamento dell'Assessore al ramo che, in un primo tempo, aveva fatto balenare la concreta possibilità che si potessero mettere in campo interventi straordinari quali l'articolo 51, già utilizzato in passato, e poi ha, improvvisamente, cambiato opinione.
Negli interventi dei rappresentanti delle forze politiche partecipanti all'incontro in particolare dalle forze di opposizione PD e Nuova Venosa è emersa la completa disponibilità a sostenere proposte della maggioranza che vadano nella direzione auspicata dalla Cna, che tra l'altro, aveva presentato una propria osservazione al Regolamento Urbanistico , poi bocciata con superficialità dalla maggioranza in seno alla competente Commissione Consiliare.
Il Capo gruppo della maggioranza presente alla riunione, nel dichiarare di conoscere molto bene la grave situazione di crisi che attanaglia il Comune di venosa, essendo tra l'altro egli stesso imprenditore del settore commercio, ha dichiarato che con urgenza avrebbe relazionato al Sindaco e all'Assessore competente gli esiti della riunione e le istanze, condivise, del mondo imprenditoriale edile associato alla CNA, allo scopo di investire nuovamente e compiutamente il Governo cittadino della questione.

Incidente oleodotto: prosegue la bonifica e messa in sicurezza dell’area interessata dallo sversamento di greggio.



Oggi alcuni attivisti del coordinamento CVDP/Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto si sono recati all’interno dell’area in agro di Bernalda interessata dallo sversamento di greggio, a seguito della rottura dell’oleodotto Viggiano-Taranto.


Accompagnati dal Vice-Sindaco di Bernalda Massimiliano Cospite e dal Responsabile di cantiere dell’Eni-Agip, abbiamo potuto constatare che i lavori di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area interessata procedono alacremente, con numerosi mezzi specializzati e squadre di operai e tecnici al lavoro.

L’area di circa un ettaro è stata “grattata” in superficie quasi completamente, e il terreno così accumulato è stato completamente imbustato in contenitori  di plastica bianca, in attesa di trattazione di bonifica e smaltimento.

Su tutta la perimetrale dell’area sono stati realizzati carotaggi e pozzetti di ispezione e raccolta delle acque di falda, da cui vengono effettuati prelievi per la ricerca di eventuali idrocarburi.
Le acque da noi visionate, come pure quella del canale irriguo situato a valle dell’area cantierizzata, ci sono apparse prive di sostanze oleose di galleggiamento.

Di fronte al pozzetto all’origine dello sversamento, in cui è situato il tratto di oleodotto con la valvola da cui è fuoriuscito il petrolio, è pronto un nuovo pezzo di tubo lungo una decina di metri circa, comprensivo di un nuovo giunto valvolare, che servirà a sostituire subito dopo Pasqua il pezzo di oleodotto incidentato.
In allegato alcune foto scattate nel corso della visita odierna.
Si ringraziano il Comune di Bernalda e l’Eni-Agip per la disponibilità e la collaborazione prestata.
Bernalda-Metaponto, 29 marzo 2012

Il Coordinamento CVDP/Cittadiniattivi di Bernalda-Metaponto (MT)

IL CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “LEGA NAVALE ITALIANA” NELLA SCUOLA.

Si è conclusa una tappa importante del progetto scuola “A come Acqua” della scuola elementare “G. Pascoli” di Castellaneta, in corso di realizzazione in collaborazione con il gruppo tutela ambiente della Lega Navale Italiana – Sezione Matera-Castellaneta, centro di educazione ambientale riconosciuto dalla Regione.
La scolaresca di Castellaneta, accompagnata dai docenti e dagli operatori del CEAS Lega Navale dott.ssa Marianna Di Dio e dott. Carlo Trelle, è stata portata in visita nei “Sassi” di Matera, dove si è toccato con mano, con gran stupore di alunni ed accompagnatori, la grande esigenza dell’economia dell’acqua nel corso dei secoli e le innumerevoli modalità con cui questa veniva affrontata dagli antichi abitanti degli storici rioni. Il percorso si è snodato partendo dalla centrale Piazza Vittorio Veneto e lungo il Sasso Barisano fino alla Cattedrale per poi scendere nel Sasso Caveoso e risalire infine alla piazza Pascoli.
Nella lunga passeggiata, fortemente motivata, sono state visitate diverse strutture turistiche, casa grotta, cisterne e chiese rupestri con piena soddisfazione degli alunni. Poi la giornata è proseguita nella Riserva Naturale di San Giuliano, al centro visita del WWF, i cui operatori hanno illustrato agli alunni alcuni particolari aspetti dell’Oasi protetta. Dopo una breve pausa per il pranzo, durante il quale sono state date le indicazioni utili a rendere sostenibile il pic-nic, il primo pomeriggio è stata realizzata una piccola escursione lungo un sentiero “natura” della riserva con la guida del Responsabile del CEAS della Lega Navale Italiana, prof. Nicola Locuratolo, biologo ambientalista. La lunga e laboriosa visita, condotta in una giornata meteorologicamente splendida, si è conclusa con una sosta panoramica dal Belvedere di Murgia Timone che ha lasciato una spettacolare immagine della città dei “Sassi” non solo nelle macchine fotografiche, ma anche nel cuore dei piccoli visitatori e degli accompagnatori.
Un ringraziamento particolare è dovuto al direttore scolastico della scuola primaria G. Pascoli prof. Antonio Ludovico, e ali insegnanti coinvolti nella lodevole iniziativa: Anna Maria Petrera, Ester Abrusci, Carmela Serra, Maria Rosaria Pancallo (sostegno), Dora Gasbarro, Lina Battaglino, Leonarda Pancallo e Domenica Di Gregorio. Il progetto ecologico interdisciplinare promosso dalle suddette insegnanti si concluderà con una manifestazione intitolata "Città Amica" dove saranno presenti oltre agli alunni ed al corpo docente, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale che hanno fortemente gradito la presenza della Lega Navale Italiana nella “Città del Mito”,

LATRONICO: incontro con l'amministratore delegato di Invitalia

In un incontro con l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, ha affrontato la situazione dei contratti di sviluppo sul turismo predisposti da alcuni operatori del Metapontino ai sensi del decreto del 24 settembre del 2010 e la cui istruttoria tecnica e' stata conclusa, in attesa di reperire le disponibilità finanziarie necessarie per le coperture. “La Basilicata si trova esclusa tra le regioni della convergenza e per tale ragione non dispone di risorse finanziarie utili al finanziamento dei contratti di sviluppo.
Abbiamo saputo di contatti tra Regione ed Invitalia per reperire le risorse necessarie e valorizzare progetti che hanno superato la prima valutazione tecnica da parte di Invitalia per aprire la fase di negoziato ed accompagnare a finanziamento progetti che avrebbero un sicuro impatto sulla realtà' produttiva della Basilicata. Sono certo che la Regione non si farà sfuggire questa occasione per sostenere progetti di investimenti per valorizzare la capacità imprenditoriale lucana e la sua struttura ricettivo turistica in particolare in un'area vocata come il Metapontino”.

Oil for Food


Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario di Radicali Lucani

Di tanto in tanto nella Basilicata Saudita emergono tracce degli effetti collaterali prodotti dalle attività estrattive. E così scopri che un piccolo paradiso, una contrada di Corleto Perticara, ormai feudo della Total, è stata trasformata in un inferno. All’inizio degli anni ’90, i fanghi del pozzo “Tempa Rossa2”, duemila metri cubi di veleni contenenti un micidiale cocktail di idrocarburi e metalli pesanti, vengono stoccati in un campo ubicato in contrada Serra d’Eboli. La discarica con il suo carico di morte viene poi ricoperta con un metro di terreno e riconsegnata agli ignari pastori. Non una recinzione, non un cartello che avvertisse del pericolo. Il frutto di un atto tanto scellerato quanto criminale non tarda a manifestarsi: almeno due morti sospette e pecore stecchite nel ruminare erba e idrocarburi. Con ogni probabilità quei veleni sono finiti anche nella catena alimentare. Per la Procura di Potenza che indaga sulla vicenda, le ipotesi di reato sono omicidio plurimo colposo e attentato alla salute pubblica.
Pecore morte stecchite come i pesci del Pertusillo, sorgenti inquinate e siti contaminati. Il bilancio delle attività di esplorazione e coltivazione di idrocarburi in Basilicata è un bilancio pesante in termini di impatto ambientale e di impatto sulla salute umana.
Quando scorro l’elenco degli incidenti collegati all’estrazione dell’oro nero, l’impressionante numero di siti inquinati nella sola Valle dell’Agip, mi chiedo se per caso i quattro gatti delle valli lucane non siano diventati il costo che qualcuno è disposto a pagare sull’altare del superiore interesse nazionale.
Il decreto Ronchi nel 1997 aveva previsto l’istituzione di un’anagrafe dei siti da bonificare; quindici anni dopo negli uffici del Dipartimento ambiente della Regione Basilicata ne troviamo solo parziale traccia.
Ma torniamo a Corleto Perticara e alla Lucania che nessuno ha visto nel “Basilicata coast to coast” generosamente finanziato dai francesi di Total.
Nel piccolo centro dell’alta valle del Sauro sorgerà il centro oli della Total. Parliamo del progetto Tempa Rossa, che per la banca d’affari Goldman Sachs è uno dei 128 progetti “più importanti al mondo in fase di attuazione o ancora sulla carta, capaci di cambiare gli scenari mondiali dell’energia estrattiva”. A partire dal 2015 Total pomperà dal sottosuolo lucano 50000 barili di greggio al giorno, che andranno ad aggiungersi agli 84000 barili dei giacimenti Eni-Shell. Per 25 anni la Total ricaverà da “Tempa Rossa” 144 milioni di euro all’anno.
Un bilancio, quello dei barili estratti, suscettibile di ulteriori incrementi, visto che da tempo si discute di un aumento delle attività estrattive dell’Eni nella Val d’Agri e che si moltiplicano i permessi di ricerca avanzati dalle principali compagnie petrolifere. La Basilicata, dati Unmig alla mano, rischia di diventare un unico campo per la coltivazione dell’oro nero.
Per far comprendere le dimensioni della partita che si sta giocando sul territorio lucano è forse opportuno fornire qualche dato. Gli atlanti e i libri di geografia riportano che la Basilicata copre una superficie pari al 3,3 per cento di territorio nazionale(9992 kmq); il 65% circa di questa superficie(6260 kmq) è stata ipotecata da titoli minerari attivi e istanze per il conferimento di nuovi titoli. Le 22 concessioni di coltivazione vigenti coprono 2121 kmq di territorio, mentre i 12 permessi di ricerca autorizzati una superficie pari a 1590 kmq. Tra le 15 nuove istanze di ricerca va registrata quella avanzata dall’Eni denominata “Monte Li Foi”, che interessa un’area di 140 kmq compresa nei comuni di Baragiano, Ruoti, Picerno, Tito, Savoia di Lucania, Pignola e Potenza.
Siamo di fronte ad un assalto all’arma bianca, con attività estrattive svolte in aree dove si registra un forte dissesto idrogeologico(con areali classificati R4), a rischio sismico, a ridosso di zone SIC(Sito di interesse comunitario) e dove sono presenti aree sottoposte a vincolo idrogeologico. Si trivella in prossimità di dighe, sorgenti, campi coltivati e centri abitati.
A ratificare tutto questo, ad aprire un autostrada a 4 corsie, sono intervenuti il Memorandum, firmato tra la Regione e il Governo, e il successivo - e verrebbe da dire famigerato - articolo 16 del decreto sulle liberalizzazioni.
A leggere con attenzione il Memorandum, sottoscritto a Potenza il 29 aprile 2011, possiamo scorgere le tracce della Basilicata del futuro: “Per l’accelerazione dello sviluppo regionale attraverso politiche aggiuntive di sviluppo industriale generatore di occupazione, di incremento della dotazione infrastrutturale, di investimenti in ricerca e innovazione connesse alla ricerca e alla coltivazione delle fonti fossili in Basilicata.”
Ma l’intenzione di completare la trasformazione della Basilicata in Hub petrolifero emerge solare in ciò che è scritto nel preambolo: “Nella Regione sussistono inoltre potenzialità ulteriori di sviluppo e di stoccaggio che potranno essere ulteriormente valorizzate.”
La verità è che non si fermeranno né a 130000 barili, né a 160.000, e tutto questo mentre in Veneto si votano delibere regionali per dire no alle trivelle temendo il rischio subsidenza.
Avete presente il programma “Oil for Food” varato dall’Onu nel 1996? Prevedeva di permettere all'Iraq di vendere petrolio in cambio di forniture umanitarie, cibo e medicinali.
Ecco, l’impressione è che la Basilicata sia diventata una sorta di Iraq. Il Petrolio merce di scambio per garantire la sopravvivenza di una realtà che avverte i morsi di una gravissima crisi socio-economica. Verrebbe da chiedersi: ma la sopravvivenza di cosa? Quante sono le opportunità bruciate dal sistema partitocratico in questi anni?
Non ci sto, questo baratto non mi convince e ribadisco che occorre una moratoria. Occorre dire subito, ora, che non ci saranno altri permessi e concessioni.
A gennaio, nella relazione che accompagnava il decreto sulle liberalizzazioni il Governo scriveva: “La Regione Basilicata, i suoi residenti ed i comuni interessati dalle attività, già oggi percepiscono complessivamente circa 160 milioni di euro l’anno di royalties, destinati ad aumentare a circa 350 milioni, in funzione del prezzo del greggio, in conseguenza dei lavori già programmati. Attraverso ulteriori ricerche sono altamente probabili altre scoperte dello stesso ordine di grandezza. Tale sviluppo risulta rallentato o impedito dalle difficoltà derivanti dall’insediamento degli impianti di estrazione di idrocarburi, spesso in competizione con altre attività di sfruttamento del territorio, generalmente di minore valore economico ma fortemente radicate e che generano occupazione. Garantendo ai residenti dei territori di insediamento degli impianti e delle aree limitrofe, oltre alle ingenti entrate già oggi assicurate dalle royalties, investimenti infrastrutturali ed occupazionali attraverso una quota delle maggiori entrate derivanti dalle nuove produzioni di idrocarburi, si assicurano maggiori entrate primarie e fiscali e si assicura crescita e nuova occupazione.”
E l’ambiente? E la tutela dei territori? E l’Impronta ecologica? Di quali difficoltà parla il Governo, se già oggi, dati alla mano, dati Unmig, abbiamo 22 concessioni di coltivazione e una serie di permessi concessi e in itinere?
Verrebbe da rispondere: “scusateci se ci permettiamo di dare un valore al nostro paesaggio, alle preziose risorse idriche, all’acqua, alle coltivazioni, all’aria e a qualche attività di “minor valore”. E se proprio non volete scusarci, beh, allora possiamo prendere in considerazione la possibilità di una emigrazione forzata da una terra che - nonostante l’oro nero - è il fanalino di coda del paese.”
Penso alla mia terra e mi vengono in mente le immagini di un film crudo come quello diretto da Paul Anderson: Il Petroliere.
Penso alle morti “silenziose” di Corleto Perticara e ancora una volta, una volta di più, mi dico che ha ragione Marco Pannella quando afferma che “la strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”; vale per le vicende di veleni che ho provato a raccontare e vale per le morti “silenziose” che registriamo tra detenuti e agenti di Polizia Penitenziaria nelle patrie galere.
Leggo il libro di Mario Almerighi “Petrolio e Politica” e mi dico che siamo ben poca cosa di fronte al mare di petrodollari che passano sulle nostre teste.
Credo che al Presidente della Giunta regionale Vito De Filippo vada dato atto di una posizione chiara. E’ l’unico che non si nasconde e di cui fino in fondo conosciamo le posizioni. Mi auguro e gli auguro di saper difendere per davvero gli interessi degli abitanti della Basilicata Saudita. Per il resto ribadisco la richiesta e la proposta di una immediata moratoria che fermi ogni ulteriore concessione. Al tavolo delle trattative dobbiamo portare questo. Il resto, quanto statuito dall’art. 16 e dal Memorandum, è atto dovuto per i costi altissimi che stiamo sopportando.    

GUARDIA DI FINANZA. IL QUESTORE VISITA IL COMANDO PROVINCIALE DI MATERA.


Nella mattinata del 29 marzo 2012, nell’ambito degli incontri istituzionali di commiato, il Questore di Matera, Gianfranco Bernabei, si è recato in visita presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dove è stato ricevuto dal Comandante Provinciale, Col. Elia Carmelo Pallaria, e dagli ufficiali dipendenti alla sede.
Nell’occasione, il Questore ha apprezzato l’opera meritoria svolta dal Corpo ed ha rivolto parole di elogio per il lavoro eseguito in piena sinergia con le altre Forze di Polizia, al servizio della collettività e al fine di garantire la sicurezza dei cittadini. 
Il Col. Pallaria ha inteso rivolgere al Questore Bernabei un sentito ringraziamento per aver onorato con la sua presenza il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera ed ha confermato la piena disponibilità delle Fiamme Gialle di Matera a continuare ad operare, in comunione d’intenti con le altre Forze dell’Ordine, secondo un consolidato rapporto di collaborazione, per affermare la cultura della legalità nella provincia.
Il Col. Pallaria ha infine espresso al dott. Bernabei sentimenti di amicizia e stima, formulando i migliori auguri di buon lavoro nel nuovo incarico che andrà a ricoprire a Pisa.

Apprezzato l’incontro dell’Unitep sul tema “Mutamento sociale e famiglia”

Particolarmente apprezzato l'incontro promosso dall'Unitep di Matera mercoledì scorso presso la Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi sul tema: "Mutamento sociale e famiglia”. Dopo il saluto dell'assessore alla cultura Elio Bergantino, il presidente Antonio Pellecchia ha introdotto la relazione del docente Remo Cavicchini, titolare del corso di sociologia nell'Università della terza età e dell’educazione permanente di Matera.
 Nel corso dell’incontro è stata approfondita l'evoluzione sociale che negli ultimi anni ha provocato profonde trasformazioni in primo luogo nella famiglia, che sino alla fine del secolo scorso ha rappresentato uno dei più importanti valori della società italiana.
 “A partire dagli anni cinquanta – ha ricordato Remo Cavicchini - nella famiglia tradizionale predomina la figura patriarcale dell’uomo che pensa a lavorare per mantenere la famiglia mentre la donna si preoccupa delle faccende domestiche e della crescita dei figli. Negli ultimi anni abbiamo verificato che la famiglia ha subito notevoli mutamenti. La donna negli ultimi decenni si è sempre più emancipata, partecipando all'attività lavorativa e alla vita politica, diventando così un elemento attivo e importante della società italiana”.

“Di conseguenza – ha precisato il docente di sociologia dell’Unitep - i rapporti familiari sono cambiati, sopratutto nei riguardi dei figli, i quali vedono in altri soggetti, in primo luogo i nonni, i punti di riferimento per la loro crescita morale, sociale e culturale”.

GIORDANO (UGL):”ART.18, PRONTI A SCENDERE IN CAMPO” .

“L’UGL Basilicata dissente sulla posizione mantenuta dal governo sull'articolo 18: siamo in linea con la politica sindacale Nazionale di Giovanni Centrella il quale da oggi fino al 31 marzo 2012 nel III Congresso Confederale UGL lo acclameremo riconfermandolo Segretario Generale della Confederazione. Il nostro sindacato che va oltre la crisi con un sindacato aperto al mondo che cambia, deve mantenere salvi i diritti stando sempre più vicino alle persone che rappresenta''. Lo afferma il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Pino Giordano per il quale, “la norma sui licenziamenti economici va cambiata, non si possono danneggiare milioni di operai: bisogna prevedere il reintegro e non solo l'indennizzo per il lavoratore danneggiato dando ad esso la possibilità di riconquistare il suo posto di lavoro perduto per colpe economiche aziendali ed attendere l’esito di una doverosa e dovuta conciliazione obbligatoria prima di rendere effettivo e definitivo il licenziamento. Siamo pronti a qualsiasi iniziativa per la risoluzione del problema occupazione in Basilicata, una vera e propria emergenza regionale, in sintonia unitaria sindacale”.

SCHIFANI AL PARLAMENTO EUROPEO

Patriciello: “Apprezzo la volontà del Presidente del Senato nel promuovere un rapporto diretto tra il Governo italiano e l’Europa”

Un incontro che testimonia la rilevanza e l’importanza del lavoro perpetrato in Europa dagli europarlamentari italiani. Questo è quello che testimonia la visita di questa mattina del Presidente del Senato Renato Schifani a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi della politica italiana ed europea con la consapevolezza che in questa fase parlamentare il Senato è al centro dell’attenzione non solo italiana, visto che proprio da Palazzo Madama partirà l’iter di riforme importanti quali quelle costituzionali, quella elettorale e del lavoro. Il Presidente del Senato ha espresso particolare apprezzamento per ciò che i deputati italiani stanno attuando a livello comunitario, in Parlamento Europeo ed ha sottolineato quanto la sinergia con il Governo italiano sia indispensabile a livello istituzionale per il reale sviluppo non solo del nostro Paese ma di tutta Europa.
“E’ evidente che oggi l’Unione Europea sia protagonista nei Governi nazionali e, da parte del Senato, c’è una crescente attenzione nei confronti delle politiche comunitarie che, dobbiamo esserne consapevoli, condizionano sempre più la vita istituzionale dei parlamenti nazionali – ha affermato l’On. Aldo Patriciello presente all’incontro di questa mattina – ed io sono estremamente grato al Presidente Schifani per aver intercettato, con estrema sensibilità, la necessità di instaurare una serie di rapporti diretti e costruttivi con Bruxelles ed in particolare con noi europarlamentari al fine di rafforzare la posizione dell’Italia in Europa.
Per tale motivo è altrettanto indispensabile - continua Patriciello - che tutte le Istituzioni si interessino alle attività comunitarie soprattutto perché io credo che solo tramite un rapporto diretto si possa garantire al nostro paese una nuova fase di rilancio e sviluppo a fronte soprattutto della credibilità che stiamo acquistando con il Governo Monti; una fiducia testimoniata anche dall’andamento dei mercati. Nel corso dell’incontro si è per questo rappresentato di creare una cabina di regia “tricamerale” con cui deputati, senatori ed europarlamentari possano confrontarsi unitamente con il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, sui temi sensibili e sulle priorità dell’Italia”.
Sempre nel corso dell’incontro il Presidente Schifani ha lodato l’approvazione, avvenuta questa mattina nel corso della Sessione plenaria, della creazione di una “Commissione speciale contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro”. Schifani ha apprezzato l’iniziativa sottolineando che il problema del crimine organizzato non è più ormai circoscritto a livello regionale ma supera tali confini, come testimoniato da vicende di cronaca nazionale e internazionale, diventando un problema europeo. E’ proprio dall’Europa che bisogna dare un risposta concreta a tale piaga, un primo passo è stato fatto con il voto di oggi. I lavori della Commissione speciale prenderanno il via ad aprile e prima della scadenza del suo mandato, un anno rinnovabile, dovrà valutare l’estensione dell’impatto della criminalità organizzata sull’economia e sulla società dell’UE, nonché proporre le misure adeguate che consentano all’Unione di prevenire e contrastare tali minacce a livello internazionale, europeo e nazionale. Nella tre giorni di incontri istituzionali, infine, il Presidente Schifani incontrerà il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schultz, il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, il Presidente della Commissione europea, Barroso.

COSERPLAST MATERA

Cresce l’attesa tra gli appassionati di volley materani in vista del match casalingo di sabato prossimo della Coserplast Pallavolo Matera, che si svolgerà al PalaSassi alle 17.30. Per l’occasione, la società biancazzurra si sta mobilitando con una serie di iniziative volte ad accompagnare i ragazzi di Giorgio Draganov ad uno degli appuntamenti clou della stagione. Domani, intanto, si terrà ancora una tappa del tour itinerante degli atleti biancazzurri nelle scuole materane. Alle 11, una delegazione di giocatori, accompagnati dal responsabile del settore giovanile Rosario Braia sarà ospite della scuola elementare primo circolo "Padre Minozzi", una delle scuole più antiche di Matera, diretta dalla prof.ssa Patrizia Di Franco, che accoglierà gli atleti con la responsabile di plesso Anna Cifarelli. Il programma prevede una breve chiacchierata con gli alunni ed una esibizione con gli stessi nella palestra dell’istituto.
Sabato, inoltre, nel corsi della partita e durante i cambi set, si terrà l’esibizione della scuola di ballo del Centro Light, diretta da Diana Viti, che con i suoi ballerini proporrà una coreografia all'insegna dello sport.
Continua l’intensa attività sul fronte della comunicazione che sta portando avanti il club presieduto da Tonio Tulliani. A grande richiesta, sabato al PalaSassi verrà distribuito gratuitamente il periodico Sportweek dello scorso 17 marzo, con allegato l’inserto della Coserplast Pallavolo Matera, per coloro che non hanno potuto acquistarlo alla luce del veloce esaurimento delle copie. “Sono i giorni decisivi della nostra stagione e la società non vuole tralasciare nulla nell’organizzazione delle ultime gare – spiega il responsabile dell’area marketing Alessandro De Biase –. Si avverte nell’ambiente, ma anche tra gli appassionati, una grande attesa e tanto entusiasmo, e gli stessi ragazzi mantengono un livello di allenamenti molto elevato per tenere alta la concentrazione”.

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