
GIORDANO (UGL):”PREVALGA LA STABILITA’ ”.
“Riparte col primo turno la produzione in fabbrica dopo l’ennesima settimana di cigo,ora bisogna far prevalere la stabilità del lavoro in SATA FIAT di Melfi e nell’indotto ad esso collegato poiché è divenuto un problema reale”.A sostenere ciò in un comunicato è Giuseppe Giordano,segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici.
“Ci siamo fatti carico delle istanze e perplessità dei lavoratori che producono ben oltre alla cinque milionesima ‘Grande Punto ’, a tutt’oggi ribadiamo come le istituzioni politiche regionali,che è loro la competenza,si facciano carico a garanzia e tutela dello Stabilimento Industriale più grande della Basilicata. Giornalmente – continua il segretario Giordano – bisogna tenere in considerazione ai sacrifici dei tanti lavoratori ,si chiuda il ‘parlarne mediatico’ del caso dei tre colleghi licenziati a Melfi, parliamo dei tanti lavoratori del sito industriale di San Nicola. Garantire il presente e il futuro, soprattutto a giovani e donne,ponendo sempre di più le condizioni per fermare questo continuo e rincorrere stillicidio della cigo : ciò può avvenire se solo il sindacato si coalizzi per la riuscita di un unico obiettivo, la salvaguardia dei livelli occupazionali e della produzione.
Chiedo alla politica – prosegue il sindacalista -senza far sconti a nessuno,che ci si svegli e non si pensi e parli solo ed esclusivamente di Berlusconi,Bersani e Fini,alle diatribe tra centrodestra e centrosinistra (che a noi lavoratori poco interessa),vogliamo impegno e sostegno anche della parte istituzionale affinché questo tam tam mediatico e negativo su Melfi termini. SATA di fatto – prosegue il segretario UGL- non è più la fabbrica pilota, dove si lanciava il nuovo prodotto costruito con tecnologia avanzata come era progettata dal 1991,e’ in una fase con il sito di Melfi a rischio, perché dopo quasi 20 anni è anziana, con operai stanchi e più rigidi, anche a causa della loro provenienza,dei lunghi viaggi,delle strade, delle case mancanti intorno allo stabilimento. L’agglomerato FIAT della piana di S. Nicola è tecnologicamente più avanzato, all’avanguardia, con un impatto ambientale minore, collegabile per la movimentazione delle merci e della forza-lavoro nata col just in time e alla nuova più flessibile organizzazione della UTE . Che la FIAT con Marchionne oggi voglia realizzare la piena disponibilità e flessibilità nell’uso della manodopera, non è un mistero da molto tempo. Ora con il clima "di dis’unitarietà’ sindacale", certo non mettiamo l’azienda in una condizione necessaria per farla sedere intorno ad un tavolo,unilateralmente decide a suo vantaggio alla piena libertà di gestire una manodopera totalmente "flessibile", "libera", ossia pienamente disponibile ad andare a lavorare .L’UGL vuole ricordare a tutti che sono tanti i lavoratori che oggi stanno in SATA provenienti da oltre 200 km lontano da casa. Proteggiamo tutti insieme,lavoratori e sindacalisti,il nostro stabilimento – conclude il segretario UGL,Giordano- scongiuriamo ciò che potrebbe accadere vale a dire che non a caso il gruppo FIAT, da tempo, ha un occhio altrove,certamente non a Melfi,non a Sud ma in altri continenti dove lì è sentita più grande con innumerevoli vantaggi”.
UFFICIO STAMPA UGL BASILICATA
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