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giovedì 15 settembre 2011

Cons.reg.Venezia (Pdl).Rifiuti e CONAI.




La Basilicata tra sperperi ed inefficienze.

Ho presentato quest'oggi un'interrogazione urgente al Presidente De Filippo ed all'assessore Mancusi per chiedere chiarimenti su quanto accade in Basilicata circa la raccolta dei rifiuti solidi urbani, considerato il fatto che, ad oggi, non è dato conoscere, nei fatti, la posizione ufficiale del governo regionale.
La nostra regione, nonostante i proclami del governo regionale, si ostina a mantenere posizioni di retroguardia, nel contesto nazionale, in tutti i campi: lavoro, occupazione, benessere dei cittadini, senso civico, civiltà eccetera eccetera; unica posizione all'avanguardia è quella relativa alle innumerevoli inefficienze e allo sperpero del danaro pubblico, come, ad esempio, i milioni di euro per consulenze esterne, i milioni di euro annuali per coprire i deficit della sanità, i lauti stipendi dei dirigenti, i milioni di euro per le assunzioni clientelari, il milione di euro per gli assessori esterni, eccetera eccetera .
In tutto questo contesto, davvero sconcertante, la Basilicata primeggia, anche e come se non bastasse,  per il grado di arretratezza nella cultura della tutela e salvaguardia dell'ambiente. Infatti, da sempre, il concetto di raccolta differenziata dei rifiuti, salvo rare eccezioni di singoli comuni ( Montescaglioso, Montalbano e pochi altri )  non a caso governati dal centro destra, nella nostra regione è un'autentica chimera con percentuali, di differenziata, decisamente al disotto di un 10% ritenuto dall'Unione Europea soglia di appartenenza al Terzo Mondo.
Questa è la realtà lucana di cui ognuno di noi, cittadini, deve rendersene conto. Siamo una regione da terzo mondo in cui la sola politica efficace è quella della scientifica occupazione dei centri di potere, della consolidata azione clientelare, del sopruso, del ricatto morale e della cultura della sottomissione delle coscienze. 
Nessuna differenza con la Libia di Gheddafi o con la Romania di Ceaucescu. Non sembri una esagerazione quanto affermato. In Libia comandavano i clan familiari, in Romania la famiglia, in Basilicata i famigli. La differenza sta soltanto nei numeri ma il risultato è il medesimo: la ricchezza ed il benessere esagerato per pochi, la povertà e la disperazione per tanti. Siamo una regione da terzo mondo? Credo di si, ma lo scandalo sta nel fatto che se la Libia oltre al petrolio ha solo sabbia di deserto ed un regime dittatoriale, la Basilicata ha il petrolio, l'acqua, un clima favorevole, i terreni fertili, le ricchezze storico-architettoniche, tante altre potenzialità non sfruttate ed un regime oligarchico e plutocratico ammantato di democrazia. 
Ed in tutto questo, nonostante le grandi criticità regionali che dovrebbero far vergognare chiunque, il governo insiste nella sua arida attività.
Ritornando al merito della interrogazione, mi meraviglia molto il comportamento dell'Assessore Mancusi che, in tante occasioni, ha espresso la necessità e l'urgenza di avviare la raccolta differenziata prima che sia troppo tardi e che la Basilicata incorra in una condizione di napoletanità.
Ma, evidentemente, anche il Dott. Mancusi si è fatto schiacciare dalla macina, come dicevano i sovietici, ed ha deciso di entrare nella corte dei famigli. 

Interrogazione urgente a risposta orale

All’Ill.mo Sig. Presidente la Giunta Regionale
Ed all’Assessore all’Ambiente

Premesso che: 

nel febbraio scorso, presso la Camera di Commercio di Matera, si è svolto un convegno organizzato dal CONAI ( Consorzio Nazionale Imballaggi ) per la presentazione di uno “STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI MATERA” ed al quale ha partecipato, come relatore, il vice presidente della Giunta Regionale nonché assessore all’ambiente, dott. Agatino Mancusi, che, nel suo intervento, nel rimarcare la necessità di attivare urgentemente, in Basilicata, le procedure per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani ha chiesto, al Presidente del CONAI, di far proprio lo studio presentato, ritenendolo puntuale ed utile per la nostra regione;
nel giugno scorso è stato presentato, sempre dal CONAI,  il “PROGETTO DI SVILUPPO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE” per la provincia di Potenza e per l’intera regione, progetto che offre varie possibilità di attuazione del piano di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di svolgere un servizio, fondamentale e non più prorogabile,  all’insegna della efficienza, efficacia ed economicità;
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con Decreto n.  0000146 del 22/12/2009, nel recepire l’annuario dei dati ambientali anno 2008 realizzato dall’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (I.s.p.r.a.) dal quale emergeva che alcune regioni italiane, fra le quali la Basilicata, avevano raggiunto tassi di raccolta differenziata inferiori al 10%, di gran lunga inferiori agli obiettivi annualmente prefissati, stabiliva, per l’anno 2009, i criteri e le modalità di ripartizione delle disponibilità del FONDO PER LA PROMOZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIDUZIONE  E PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI  E PER LO SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE DI RICICLAGGIO, da assegnare alle Regioni che avevano registrato un tasso di raccolta differenziata inferiore al 10%;
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il 29 dicembre 2010 con decreto 1067/TRI/M/DI/SP, nel recepire i dati ISPRA, per l’anno 2009, dai quali emergeva che regioni italiane, Basilicata compresa, avevano raggiunto livelli di raccolta differenziata inferiori al 10%, stabiliva, nuovamente, i criteri di ripartizione delle disponibilità del Fondo per la promozione degli interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio, sempre a favore delle regioni inadempienti, Basilicata compresa;
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il 16 maggio 2011, con decreto 1484/TR/Bi/B, approvava l’Accordo di Programma, sottoscritto in data 31 marzo 2011 tra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Basilicata ( f.to Mancusi ), ed il CONAI, per complessivi 8.822.175,72 euro, di cui 2.000.000,00 di euro a carico della Regione e 6.822.175,72 euro a carico del governo, avente come oggetto e finalità ( art. 2), la corretta ed efficace gestione dei rifiuti di imballaggio e delle frazioni merceologiche similari nella regione Basilicata, nonché lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, provenienti sia da superficie pubblica che da superficie privata, finalizzata a privilegiare l’avvio al riciclo ed al recupero secondo i principi comunitari di prossimità e per garantire una maggiore tutela ambientale anche mediante la riduzione della quantità dei rifiuti avviati allo smaltimento con l’impegno per la Basilicata di promuove ed incentivare lo sviluppo di sistemi di raccolta differenziata secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza;
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il 19 luglio 2011, con atto n. 23125/TRI, comunicava, alla Regione Basilicata ed al CONAI, l’avvenuta registrazione presso la Corte dei Conti in data 13 giugno 2011 Reg. N. 10 Fog. 107, dell’accordo di programma sottoscritto il 31 marzo 2011;   
 nel gennaio-febbraio c.a., allo scrivente risulta che la Regione Basilicata abbia affidato al Prof. Masi della UNIBAS un incarico di consulenza per uno studio cognitivo sulle discariche in Basilicata da consegnare entro la primavera 2011;

Per sapere:

se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
quali siano le reali intenzioni del governo regionale circa il conferimento dei rifiuti in Basilicata considerato che, da una parte, è beneficiaria, in maniera gratuita, degli studi realizzati dal CONAI, dall’altra non utilizza i fondi ( circa 7 milioni di euro ) messi a disposizione dal Governo;
quanto sia costato alla Regione l’affidamento dell’incarico al Prof. Masi e se siano stati affidati altri studi  a titolo oneroso;
se corrisponda a verità quanto dichiarato dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Matera, in un recente incontro pubblico, di voler affidare  un incarico oneroso ad un consulente per la redazione del Piano Provinciale dei rifiuti senza tener minimamente conto di quanto già realizzato gratuitamente dal CONAI”
i motivi per i quali, considerata la grave crisi economica e sociale che affligge l’intera regione, la giunta, ostinatamente, continui a sperperare il danaro pubblico.



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