Movimento politico, nè di centro, nè di sinistra e nè di destra
In questi ultimi giorni a Matera si è assistito al processo di smembramento del centrodestra e del Pdl in particolare. Logica conseguenza, ovviamente, delle diatribe oramai in atto in un governo nazionale che si avvia alla sua traumatica conclusione. Aspre e risentite sono apparse le esternazioni provenienti da parte Pdl che, comunque, può contare, a livello locale, su di una rappresentanza piuttosto scarna, in considerazione del recente fallimento della Giunta Buccico e dei risultati ottenuti nelle ultime amministrative a Matera. Inconsistenti, sul piano politico, quelle espresse in occasione della presentazione del nuovo movimento Fli, nato anche a Matera sull’onda del dissenso di Fini nei riguardi di Berlusconi. E’ il quadro di una interpretazione orami vetusta ed anche obsoleta della maniera di far politica. Parole, parole, parole…. che altro non conducono se non alla ricerca di aggregazioni politiche con le quali “dialogare”, magari esulando dalla pari dignità invocata da ciascuno di essi. Appare oramai più che scontato che il ventilato bipartitismo e bello e morto, oltre che sepolto, mentre per il bipolarismo sono in atto oramai da tempo le esequie e non è più pensabile che si possa tornare indietro. Sorge così la necessità di ricorrere ai tanti “cespugli” che si affacciano sulla scena politica locale. In queste condizioni nella Città dei Sassi una cosa appare certa: l’ex-centrodestra si prepara a nuove cocenti sconfitte sul piano elettorale. Malgrado si sia in presenza di un centrosinistra sterile e capriccioso, affamato più di ”poltrone”, lontano dai seri problemi che affliggono la politica locale e con all’interno una serie di “appetiti” frazionati e oltremodo pretenziosi. Diventa difficile , in tal senso, credere alle dichiarazioni sentite alla presentazione del Fli, tra cui quella di non voler contare sui cosiddetti ex della politica, dal momento che sia il medesimo neo partito che le altre formazioni politiche alle quali rivolge la sua attenzione e riportate sulla stampa(Udc, Api, PeR o la stessa Io amo la Lucania) comprendono nei loro organici diversi “fuorusciti” o “rimossi” dalle più diverse formazioni politiche da quello scenario politico che fa riferimento ai partiti tradizionali. Viene da chiedersi, allora: in cosa consiste la novità annunciata dal neo Fli a Matera, se anche gli stessi fautori del novello partito altro non sono che personaggi in cerca di una rivalsa, sul piano politico, e certamente non possono considerarsi come una nuova classe dirigente, in quanto già sperimentata in altre occasioni e che non è stata in grado di rjsolvere con concretezza le esigenze del territorio?
Il segretario cittadino de “La Grande Lucania”(Nino Rocco Grilli)
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