Industria - UGL:” FIAT, SU SATA NON DECIDA DA SOLA”
“Alla SATA di Melfi non vogliamo perdere neppur un solo posto di lavoro:da tempo l’UGL ha sostenuto che lo stabilimento FIAT di Melfi và considerato come sito a rischio,per tanto bisogna agire in maniera compatti ed uniti affinché tutte le sinergie utili si mettano in campo a salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, se a ciò aggiungiamo maggiorazioni allo stipendio dell'operaio della Basilicata,meglio ancora”.
Lo affermano congiuntamente il segretario regionale dell’UGL Metalmeccanici, Giuseppe Giordano e Donato Russo, segretario provinciale di categoria di Potenza.
“Non accetteremo decisioni prese da Fiat unilateralmente ed applicate nel nostro sito senza un minimo di analisi e valutazioni ,vogliamo condivisione e chiarezza dall’azienda: se si è rigidità per gli episodi avvenuti negli ultimi mesi e vuole penalizzare il nostro territorio, questa è la maniera meno adatta, l’UGL ritiene che la stragrande maggioranza degli operai non possono essere penalizzati e/o trattati in tale modo innocentemente,da subito tutti abbiamo dato la più completa disponibilità ad aprire un tavolo di confronto. Se Marchionne dichiara che "meno della metà dei dipendenti appartengono ad una sigla sindacale e solo il 12% e' iscritto alla Fiom Cgil che non rappresenta la maggioranza dei dipendenti,ciò vuol dire per noi UGL che per ripicche verso una sigla sindacale intende penalizzare tutta la parte buona dei lavoratori. Non possiamo accettare – continuano Giordano e Russo- che a Melfi ci sia stato un esempio di anarchia, non di democrazia. Responsabilmente possiamo garantire che SATA,azienda così grande,si può tranquillamente gestire e si è visto negli anni passati. Miglioriamo il sistema produttivo dell'azienda dando la capacità di competere con altri ma discutiamola, la comunicazione nello stabilimento di Melfi che ha portato a una riduzione di dieci minuti delle pause lavorative non può essere applicata unilateralmente da parte dell’azienda torinese,ma và discussa in un tavolo di concertazione con tutti i sindacali che rappresentano i lavoratori: in tali termini si potrebbe anche giustificare che non si tratta di nulla di eccezionale, ridurre l'orario di pausa al lavoratore con il tornaconto finanziario, potrebbe far parte degli sforzi per ridisegnare i processi di produzione ma il dipendente deve e vuole,giustamente ,essere informato e coinvolto altrimenti, non ha più senso la sigla e la rappresentanza sindacale. Tutti i grandi sacrifici sempre chiesti ai lavoratori lucani i quali sono solo ed esclusivamente loro a pagare il prezzo più alto ,non vorremmo che si portino a non poter contare su nessuna altra alternativa: chiediamo a Fiat urgente un incontro, l’UGL Basilicata non vuole uscirne delusa anche su tale questione.
Ci sentiamo di rivolgere un appello : fermiamo in tempo questo desolante sfaldamento dell’industria di San Nicola di Melfi dove ci sarebbero anche responsabilità dirette da parte di qualc’uno, evitiamo con preoccupazione che molti lavoratori rimangano senza lavoro perché licenziati. Non vogliamo picchiare l’unica realtà industriale che in Basilicata sta funzionando, che sta gestendo questo momento complesso, ma vogliamo vedere da FIAT – concludono i segretari Giordano e Russo – quale sarà il futuro dello stabilimento Lucano e ci piacerebbe disegnare il nostro destino lavorativo insieme,scongiurando strategie strane ,in poche parole FIAT sia chiara e ci dica cosa intende fare a Melfi. L'UGL Basilicata Metalmeccanici non vuole certamente far mancare la sua presenza e darà quel contributo costruttivo al fine di garantire la stabilità produttiva del sito, la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e di tutti gli occupati dell'indotto. Potremmo dare disponibilità ad accettare maggiore flessibilità a condizioni che intorno ad un tavolo,si focalizzi un'iniziativa utile di confronto con impegni precisi sull'incremento non solo sul numero di vetture da produrre ma – per l’UGL – è necessario aumentare gli organici e perché no' , dare maggiore riconoscenza economica :garantiamo ai lavoratori anche qualche soldino in più, FIAT ne' trarrà soddisfazione su tutto ricordando che se è ancora un grande colosso è perché c’è stato il metalmeccanico italiano a garantirlo".
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