Sanità - UGL : ”S. CARLO , FISIOTERAPISTI IN STATO D’AGITAZIONE”
“L’UGL Sanità dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza, annuncia lo stato di agitazione dei fisioterapisti della riabilitazione in quanto il piano di riorganizzazione del lavoro redatto dal direttore d’appartenenza dell’UO ed approvato di recente dalla direzione aziendale non garantisce criteri di trasparenza e di meritocrazia”.
A denunciare il tutto in un comunicato stampa è il segretario aziendale dell’UGL Sanità, Antonio Telesca.
“Ci siamo fatti carico delle numerose lamentele dei lavoratori interessati,nonostante alla direzione aziendale si è più volte ribadita la necessità di dialogo e confronto per trovare le giuste ed opportune soluzioni consone alla risoluzione di tale problematica dei fisioterapisti,ad oggi registriamo latitanza dei dirigenti dell’UO di Riabilitazione oltre a non giustificarci il perché di tale atteggiamento. Conseguenza di ciò, chiediamo – continua Telesca - la sospensione di tale piano così come predisposto, l’UGL Sanità ha già pronta una soluzione alternativa che tiene conto delle esigenze dei lavoratori interessati i quali sono loro in ‘primis’ e l’utenza ormai sempre notevolmente in aumento,a subire ed a pagare il prezzo più alto in termini di lavoro e salute. Metteremo in campo tutte le iniziative utili,assumendoci in pieno la responsabilità per reprimere l’atteggiamento autoritario del direttore dell’U.O. di riabilitazione: la nostra decisa,forte denuncia – prosegue il segretario UGL – è che evidentemente non è abituato al confronto democratico con i lavoratori il quale, pur di affermare il proprio volere, minaccia i dipendenti con provvedimenti disciplinari discutibili e pretestuosi i quali puntualmente la nostra o.s. ha da sempre e tutti positivamente contestati.
Sia chiaro e concludo – tuona ad alta voce il segretario UGL Sanità, Telesca - ,nel caso in cui non sarà ritirato il piano di riorganizzazione predisposto unilateralmente dal dirigente della UO di Riabilitazione, saremo pronti a qualsiasi forma di protesta non escludendo il ricorso allo sciopero dei fisioterapisti del “San Carlo” “.
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