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lunedì 19 settembre 2011

Comitato Terre Joniche. Invito alla manifestazione del 20, mentre c'è l'ordinanza solo per il Piemonte in seguito all'alluvione di marzo




Ai  parlamentari eletti nelle circoscrizioni di Puglia e Basilicata, invito a partecipare  alla manifestazione in Piazza Montecitorio per i diritti degli alluvionati
Ai Capigruppo al Senato ed alla Camera
Alle forze politiche

Il giorno 20 settembre, come potete vedere dall’allegato, si terrà una mobilitazione in Piazza Montecitorio per rivendicar i diritti degli alluvionati di Puglia e Basilicata ma, anche, delle altre regioni italiane colpite da eventi calamitosi dopo l’entrata in vigore del decreto mille proroghe del 2011 che, di fatto, ha inibito fin qui la possibilità di avere risposte da parte delle istituzioni territoriali e dei cittadini delle aree colpite.
Lça manifestazione è indetta dai Sindaci delle Aree colpite del Tarantina e del Materano e dalle Province di Taranto e Matera, insieme al Comitato unitario dei cittadini per la Difesa delle Terre Joniche (costituito all’indomani delle alluvioni di Marzo) e da una serie di Associazioni ed organizzazioni sociali.

In particolare chiediamo:
-          che si dia attuazione alla mozione approvata a Luglio in Parlamento per modificare il decreto mille proroghe nella direzione di garantire i diritti dei cittadini e del territorio
-          che si istituisca un tavolo di confronto fra Governo e Regioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per trovare una mediazione che permetta una deroga per le alluvioni di marzo e dei mesi successivi
e proponiamo
-  di dare vita ad una campagna unitaria di tutte le Regioni colpite di sensibilizzazione rivolta al Presidente della Repubblica perché si torni a garantire i diritti fondamentali della messa in sicurezza ed ai risarcimenti per le aree coinvolte da calamità naturali

La Presidenza dell’ANCI Regionale di Basilicata ha inviato tre richieste di incontro per la giornata del 20 a Roma. Una al Presidente della Repubblica per consegliargli le firme già raccolte della petizione a lui rivolta, una alla Presidenza del Consiglio per consegnare un documento che chiede l’istituzione di un tavolo con le regioni per trovare un accordo che permetta una deroga al decreto milleproroghe e, dunque, consenta l’emissione dell’ordinanza attesa da 7 mesi, una al Presidente della Camera per esprimere il sostegno alla mozione già approvata all’unanimità dal Parlamento a Luglio che impegna il Governo a cambiare il decreto milleproroghe

Vi invitiamo a partecipare all’incontro che terremo durante il Presidio alle ore 18,30 (al ritorno delle delegazioni che avranno tenuti incontri istituzionali) per discutere e confrontare le proposte dei sindaci, delle istituzioni territoriali e dei cittadini.

Sul’ultima Gazzetta Ufficiale è pubblicata la decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri di emettere l’ordinanza che gli alluvionati del Piemonte attendono dal 17 Marzo scorso, di nominare il Commissario e di attribuire risorse (vedi allegato)
Dunque si può. Si può fare l’ordinanza anche in presenza del decreto mille proroghe, si possono attribuire risorse, si può nominare il Commissario come si dimostra da questo provvedimento.
Si possono anche mettere a disposizione finanziamenti nazionali come dimostra il provvedimento di 7 milioni di Euro stanziato dall’ultima manovra per le aree alluvionate della Basilicata.
Ora non c’è più nessun motivo per non procedere. “E’ evidente” ha dichiarato Gianni Fabbris a nome del Comitato per la difesa delle Terre Joniche “che la norma catenaccio voluta dal decreto mille proroghe per evitare di investire risorse nazionali non regge e che, come si dimostra con questi due ultimi atti, il Governo non può ritrarsi dalle responsabilità di dover dare risposte in termini di solidarietà della comunità nazionale in caso di calamità naturali. Si dimostra, dunque, come assolutamente corretta e giusta la linea seguita fin qui dal comitato: si riveda il decreto mille proroghe e si trovi nel frattempo un accordo di mediazione fra le Regioni ed il Governo per permettere le deroghe necessarie e, adesso, assolutamente possibili e dovute. Mediazione possibile e praticabile soprattutto di fronte alla disponibilità delle Regioni di intervenire con proprie risorse. L’importante è che si faccia presto e che, soprattutto, si decida una linea chiara per evitare le misure dei figli e figliastri e delle linee privilegiate, a questo punto, intollerabili e che vedrebbero reagire i cittadini e tutti noi con la forza e la determinazione necessarie”.
Sempre più importante, dunque, il passaggio che si consumerà domani a Roma. Previsti dalla Basilicata almeno sei autobus e diverse autovetture. Saremo in Piazza Montecitorio con l’obiettivo di tornare con certezze dopo 7 mesi di rinvii e di piccoli passi

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