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lunedì 17 ottobre 2011

Matera, presentazione della nuova stagione teatrale 2011/2012




L'Italia è il paese delle cento città e dei molti teatri. Nell'anno delle celebrazioni dei 150 anni dall'Unità della Nazione, Matera lancia un nuovo progetto, un nuovo modo di concepire una stagione teatrale. Teatri Uniti d'Italia - Le città della scena a Matera è il titolo della stagione teatrale 2011/2012: non si tratta di una ordinaria stagione teatrale ma di un progetto vero e proprio, articolato e ambizioso, inedito per Matera, che impagina il cartellone di spettacoli in percorsi ben distinti e si rivolge a un pubblico allargato. Il suo "cuore",a sua peculiarità è nell'ospitalità in ciascuna stagione di una città italiana teatralmente vivace, ecco le ragioni del titolo: a un secolo e mezzo dalla nascita della Nazione, Matera si fa palcoscenico del miglior teatro prodotto nelle nostre città, privilegiando il meglio della tradizione e con un'attenzione speciale al teatro contemporaneo. Protagonista di questa prima edizione è Milano, la città del Teatro alla Scala e del Piccolo Teatro, la capitale italiana dello spettacolo dal vivo.
Teatri Uniti d'Italia è un ulteriore contributo alla promozione della Candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, che rappresenta un importante volano per lo svilluppo della città e dell'intera regione.
La nuova "stagione a progetto" è realizzata con il sostegno del Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Regione Basilicata, l'Apt della Basilicata e si avvale nel ruolo di "suggeritore" di Antonio Calbi, mentre Francesca Lisbona, presidente dell'Associazione In Compagnia, è responsabile dell'organizzazione generale.

35 spettacoli, 55 appuntamenti complessivi, raccolti in 8 sezioni, 7 mesi di programmazione, 3 teatri coinvolti, numerosi appuntamenti collaterali: questi i numeri di una stagione che nella sua nuova forma a Matera e in Basilicata non si era mai vista.

Milano a Matera propone 15 spettacoli; 4 le proposte di Teatro e musica, 2 i fuori programma di Extraordinario, 1 spettacolo di Danza, Quartetto lucano invece presenta altrettanti artisti nati in regione, Il teatro ricomincia dai bambini offre 6 divertenti appuntamenti, così come 6 sono le esperienze di Teatro nelle case, per finire con 4 proposte di compagnie amatoriali attive in regione raccolte nella sezione Teatro per passione e per diletto. Alcuni titoli sono condivisi da più percorsi. Un simile cartellone di ben 35 proposte non si era mai visto a Matera.

Per Milano a Matera arrivano in città compagnie quasi tutte al loro debutto nella Città dei Sassi, con spettacoli di repertorio o novità fresche di debutto e una attenzione particolare alle nuove generazioni in scena e in platea: dalla Bella addormentata nel bosco per le celebri "teste di legno" della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli al Nabucco di Giuseppe Verdi ridisegnato per piccoli e grandi spettatori, dal memorabile Arlecchino servitore di due padroni, con Ferruccio Soleri, diretto da Giorgio Strehler, al cabaret tragico della Nave fantasma, con Renato Sarti e Bebo Storti, allo sconquasso di un interno domestico di Fine famiglia di Animanera, ai giovani scatenati di The history boys di Alan Bennet, con Elio De Capitani e Ida Marinelli, di Educazione fisica, opera prima di Manuela Lo Sicco e Sabino Civilleri per il Crt, ai giovani senza lavoro e senza futuro di Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese... di Aldo Nove e Teatro i, al Romeo e Giulietta di Atir, fino alla poesia cui dà voce Carla Chiarelli (Alda Merini, Elio Pagliarani, Leonardo Sinisgalli, Alfonso Guida, in recital nelle case), e Federica Fracassi (Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga).

Teatro e Musica propone un recital di poesie e musica di Sergio Rubini, una appassionata Cantata di Giovanna Marini, l'insolito tuffo nell'avanspettacolo di Sorelle d'Italia, con Isa Danieli e Veronica Rivetti e la musica di Alessandro Nidi, ma anche un classico di Neil Simon, Stanno suonando la nostra canzone, con Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli. Due le chicche di Extraordinario: La verità fa male si sa, con Massimo Dapporto e Antonella Elia, copione appena scritto da un trentenne autore francese, e il celeberrimo Questi fantasmi! di Eduardo, con Carlo Giuffrè. Per la Danza arriva in regione Certe notti, creato da Luciano Ligabue e Mauro Bigonzetti.
Nelle trame di Quartetto Lucano s'intrecciano gli spettacoli di Nadia Casamassima, Egidia Bruno, Massimo Lanzetta, Ulderico Pesce: quattro esempi di teatro di qualità prodotto in Basilicata e apprezzato al di fuori dei confini regionali. Sei gli appuntamenti per i bambini: dalle celebri fiabe ripensate per il teatro, La bella addormentata o Cappuccetto Rosso, a un Nabucco che finisce con bambini nonni maestre genitori a cantare tutti insieme, alla Pimpa di Altan. Infine, la stagione offre spazio anche a quattro spettacoli di compagnie locali con una sezione a loro dedicata, Teatro per passione e per diletto: Talia Teatro, Senzateatro, Sipario e Skenè, fra rivisitazioni di classici e impegno nella memoria dell'emigrazione.
La novità fra le novità di questa stagione è il teatro negli appartamenti per un incontro a tu per tu con lo spettatore, nel segno in particolare della poesia.

Dal Nord al Sud della penisola: è già partito il lavoro per la prossima stagione, dedicata a Napoli, ai suoi artisti, teatri, compagnie. Seguiranno Roma, Torino, Palermo...

Per Antonio Calbi "Teatri Uniti d'Italia - Le città della scena a Matera è un progetto che impagina linguaggi e generi diversi, attento tanto alla tradizione tanto al nostro presente, e che bene restituisce, crediamo, la molteplicità e le migliori pulsioni del teatro delle nostre città, a cominciare dalla capitale italiana dello spettacolo, Milano".

Francesca Lisbona conferma: "La stagione di quest'anno rappresenta per tutti noi un importante cambiamento, con il ripensamento delle formule e l'estensione delle proposte verso ambiti finora inesplorati. Confidiamo che le scelte di quest'anno incontrino i favori del pubblico e confermino la nostra aspirazione di portare a Matera il meglio del teatro italiano affinché anche qui possa maturare ulteriormente una identità e una tradizione teatrale".

Accanto al nutrito cartellone di spettacoli, sono in programma anche incontri, seminari, laboratori che coinvolgeranno studenti, bambini, adulti. Diverse le formule di abbonamento previste e che vanno incontro alle differenti esigenze degli spettatori, con costi Abbonamenti da 50 a 355 euro  -  Biglietti da 5 a 30 euro. www.incompagnia.com 

PresentazioneTeatri Uniti D'Italia 
di Antonio Calbi 

E che cos'è mai l'uomo
se l'impiego del suo tempo
è soltanto nel dormire e nel mangiare?
Non più che una bestia.
Certo colui che ci creò con largo giudizio,
atti a guardare avanti e indietro,
non ci largì questo divino dono
perché ammuffisse inoperoso.

Shakespeare, Amleto, IV, 4


La molteplice unità del teatro, a Matera

 "Se guardo a volo d'uccello nel suo insieme e ingenuamente l'istituzione teatro, osservo questa stranezza: degli uomini, che tutto il giorno partecipano alla vita, tutte le sere, a migliaia, si radunano per vedere com'è la vita, per vedere quel che loro avviene". È l'ungherese Béla Balàzs, nato nel 1884, ad annotare questo pensiero sul senso del teatro, tanto semplice e vero quanto valido tutt'oggi. Il teatro è dunque arte sociale per eccellenza, esperienza da condividere, rito cui prendere parte, inalienabile occasione di incontro e dialettica di una comunità. Mai come oggi, nell'epoca dei nuovi media, il rito laico e antico del teatro recupera la sua specificità e il suo valore più profondo. Quando è gran teatro, naturalmente, quando è "teatro d'arte per tutti", per dirla con Giorgio Strehler e Paolo Grassi, i fondatori nel 1947 del Piccolo Teatro di Milano, primo teatro pubblico italiano, che nella nuova stagione teatrale approda per la prima volta a Matera.

Non ci sono mai piaciute le stagioni teatrali composte di spettacoli pescati alla rinfusa dal mercato, rincorrendo la fama degli attori del momento e titillando i gusti più ordinari del pubblico. Matera, poi, non vanta una tradizione teatrale forte, una condizione resa ancora più fragile dall'assenza in Basilicata di un teatro stabile pubblico (siamo purtroppo una delle poche regioni che ancora non l'ha) e di un circuito teatrale attivo (da quando ha chiuso le attività l'Abs, l'Associazione Basilicata Spettacolo). Eppure un pubblico di spettatori ampio e curioso esiste ancora, ed è in potenza ancora più ampio, diffuso, diversificato, proprio perché a digiuno da troppo tempo di occasioni di pregio.
È per queste ragioni che abbiamo deciso di provare a volare ancora più in alto, insieme a voi spettatori cittadini di Matera e della Lucania, disegnando una stagione fuori dall'ordinario, non un semplice cartellone ma un progetto vero e proprio. Un progetto che recuperi per Matera un ruolo da protagonista anche nello spettacolo e che avvii un nuovo Rinascimento culturale della città e della Regione.
Teatri Uniti d'Italia - Le città della scena a Matera vuole accogliere qui, ogni anno, una città teatralmente vivace del Paese. Non è solo un omaggio al 150° dell'Unità della Nazione, è anche rappresentare sui diversi palcoscenici di Matera la migliore identità delle nostre città, quella culturale e artistica, e in particolare del teatro, con le loro aspirazioni e tensioni, le lingue che parlano, le storie che raccontano. Matera si fa dunque Teatro di una Italia che si specchia sui suoi molteplici palcoscenici, dove riverberano poesia e bellezza, drammi e disperazione. Così com'è la vita stessa.
Sono otto i capitoli o i percorsi che compongo la stagione 2011/2012, che è possibile vivere nella sua interezza o attraversandola in gran libertà (grazie anche a biglietti dai costi contenuti e alle diverse formule di abbonamento).
Il cuore della stagione è dedicato quest'anno a Milano, la capitale dello spettacolo italiano per numero di teatri di produzione, per la quantità di spettatori, per la varietà e la qualità delle proposte. Milano a Matera presenta ben quindici spettacoli prodotti da una bella rappresentanza di teatri e compagnie del capoluogo lombardo, dal Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa al Teatro i, dal celebre Arlecchino di Goldoni e Strehler, interpretato da un magnifico Ferruccio Soleri, protagonista da mezzo secolo di questo magico spettacolo che continua a girare il mondo (Soleri è entrato nel Guinness dei primati come l'attore che ha recitato più di tutti nella storia lo stesso ruolo), a Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese... tratto dall'omonimo libro dello scrittore Aldo Nove che racconta la precarietà di intere generazioni cui è stato "rubato" il futuro e nella quale molti giovani spettatori di Matera e della Basilicata purtroppo si identificheranno. Passando per le storiche marionette della famiglia Colla, un Nabucco riscritto per i bambini (che alla fine cantano, insieme a genitori nonni maestre, l'opera verdiana), a un Romeo e Giulietta vero e appassionato giocato da una banda di attori scatenati, come lo sono gli studenti protagonisti di The history boys dell'inglese Alain Bennet, o quelli di Educazione fisica, ma anche i due figli in fuga dai genitori di Fine famiglia, divertente e acido ritratto di un interno domestico la notte di Natale.
Ma da Milano arrivano anche Bebo Storti e Renato Sarti con il loro cabaret tragico La nave fantasma nel quale, coinvolgendo a più livelli gli spettatori, ricostruiscono uno dei più drammatici naufragi nel Mediterraneo, quello del battello 174 carico di 283 migranti disperati e che invece di un futuro da noi troveranno tutti la morte per annegamento nel mare di Sicilia. Per finire in bellezza con la poesia di un bel gruppo di autori dei cui versi si appropriano due brave interpreti: Carla Chiarelli e Federica Fracassi. La prima fa proprie le scritture di Alda Merini, Elio Pagliarani, dei lucani Leonardo Sinisgalli e Alfonso Guida (in recital da farsi nelle intimità delle case). La seconda restituisce con impressionante adesione i versi furiosi e lancinanti di Patrizia Valduga che in Corsia degli incurabili ci sbatte in faccia la violenza della vita e il declino dell'Italia, in un intreccio di pubblico e privato che tocca tutti.
Teatro e musica propone invece quattro creazioni dove la musica e la canzone sono protagonisti, dal viaggio appassionato nel canto popolare di Giovanna Marini al recital poetico di Sergio Rubini alla commedia musicale diretta da Gianluca Guidi (figlio di Johnny Dorelli) al singolare avanspettacolo dedicato all'Italia con Isa Danieli e Veronica Rivetti e la musica di Alessandro Nidi. Extraordinario presenta due commedie: Questi fantasmi! di Eduardo con protagonista quel monumento nazionale che è Carlo Giuffrè e La verità fa male si sa di Florian Zeller, un copione appena scritto dal trentenne autore parigino, con Massimo Dapporto diretto dal milanese Maurizio Nichetti. Anche alla Danza abbiamo voluto dare spazio, con una proposta anche questa non scontata: Certe notti, un viaggio nella dimensione notturna degli uomini e delle donne e delle loro esistenze musicato dal rocker Luciano Ligabue.
Quartetto lucano accende i riflettori su altrettanti artisti nati o attivi in regione, già affermati o in ascesa: Ulderico Pesce, Massimo Lanzetta, Egidia Bruno, Nadia Casamassima, protagonisti di proposte originali e interessanti. Il teatro ricomincia dai bambini è il cartellone per i piccoli spettatori con ben sei diversi appuntamenti divertenti, fantastici, sempre nel segno della qualità: dalle marionette dei Colla impegnate a raccontarci a modo loro La bella addormentata nel bosco alla celebre Pimpa, nata dalla matita di Altan, alla figlia del re Nabucodonosor protagonista del Nabucco di Verdi ripensato apposta per platee di bimbi.
Abbiamo poi deciso di accogliere nel cartellone anche chi il teatro lo fa per diletto, prima che per professione, proprio perché ci guida il principio dell'inclusione oltre alla fiducia che anche Matera possa un giorno avere un numero maggiore di artisti di teatro. Teatro per passione e per diletto alza il sipario sulle proposte di quattro compagnie regionali che si avvicinano al teatro per amore, palestra per possibili futuri protagonisti e per un nuovo pubblico, impegnati in riscritture di copioni già celebri, magari in lingua locale, o in un viaggio nella memoria di una delle prime condanne alla sedia elettrica nell'America dell'immigrazione, il caso di Maria Barbella, giovane emigrata a Manhattan da Ferrandina.
Inoltre, se è vero che il teatro pervade la vita e che Matera è realmente una città-palcoscenico come poche al mondo, allora - in attesa di realizzare gli immaginati "paesaggi teatrali" sulla gravina creati dai più grandi maestri internazionali del teatro e del cinema - questa stagione il teatro esce dai teatri e entra nei luoghi della vita, a cominciare dagli appartamenti. Sono tre gli artisti della sezione Teatro nelle case - A tu per tu con lo spettatore per sei diverse proposte, dalla poesia frequentata con sapiente militanza dalla già citata attrice milanese Carla Chiarelli (Pagliarani, Merini, Sinisgalli, Guida), al racconto di Moby Dick, la balena bianca rincorsa da Melville di cui s'appropria Massimo Lanzetta, alle donne del teatro di Eduardo osservate da Lello Chiacchio.

Teatri Uniti d'Italia - Le città della scena a Matera è un progetto dunque che impagina linguaggi e generi diversi, attento tanto alla tradizione tanto al nostro presente, ai grandi della scena e alle nuove generazioni, e che bene restituisce, crediamo, la molteplicità e le migliori ambizioni del teatro delle nostre città.. La comunicazione di ciascuna stagione adotterà le opere di un artista della città ospite: cominciamo da Milano con Arnaldo Pomodoro, il celebre scultore del quale vorremmo, come si sa, realizzare a Matera una grande personale delle sue sorprendenti opere che coinvolga anche altri siti della regione. Progetto che diventa oggi ancora più necessario, dopo l'annuncio di questi giorni della chiusura della sua Fondazione. Il disvelamento dell'intimità della materia, della sua struttura interna messa a nudo nei suoi celebri dischi e sfere in bronzo, nelle sue superfici ruvide di segni, sono in assoluta sintonia con la Città dei Sassi, opera gigante scolpita nel ventre della terra, lungo i millenni, dalla natura e dagli uomini. La campagna della stagione 2011/2012 accosta l'opera Sfera n. 1, del 1963, a uno scatto di una cava di tufo realizzato da Mario Cresci, artista che ha vissuto e amato Matera, e al quale è dedicata una bella personale in questi mesi a Palazzo Lanfranchi. Due tondi, dunque, due pianeti che dialogano fra loro specchiando le rispettive nature, quella metropolitana e quella rupestre.
Teatri Uniti d'Italia vuole accogliere a Matera nei prossimi anni le città di Napoli (stagione 2012/2013, città già rappresentata anche in questa stagione da Carlo Giuffrè e Isa Danieli, ma anche dal napoletano ormai materano Massimo Lanzetta), Roma, Torino, Palermo e così via, componendo un viaggio ideale e reale, attraverso i teatri e le compagnie dei capoluoghi della penisola, nella nostra identità, nella nostra storia, nel nostro presente.

Il nostro sogno e il nostro impegno è quello di gettare concretamente le fondamenta per la rinascita del teatro in città e in regione, posando attraverso questa "stagione a soggetto" i primi mattoni del futuro Teatro Stabile della Lucania, che vorremo avesse proprio nella città dei Sassi, patrimonio Unesco, candidata a Capitale Europea della Cultura 2019, la propria prima sede. Una fondazione che consideriamo non più rinviabile, e che rappresenti in particolare l'occasione di un ripensamento totale del rapporto fra teatro, arte, cultura e società, e che, considerata la specifica collocazione della Città dei Sassi al centro del Mediterraneo, possa ambire a diventare un vero e proprio centro di culture, non soltanto della scena, del Mediterraneo, che sia anche una factory della formazione interdisciplinare, della sperimentazione, della ricerca, della creazione dedicata alle nuove generazioni. Ecco perché intorno agli appuntamenti scenici abbiamo costruito un programma di attività, a cominciare dai laboratori di teatro per bambini, giovani, studenti universitari fino agli incontri con i protagonisti.

Se è vero che il teatro è arte della condivisione non ci resta, infine, che invitarvi a condividere con noi questo anno di teatro, a prendere parte all'articolato cartellone che abbiamo preparato per voi e che confidiamo incontri il vostro plauso.

Buona stagione a tutti.

Antonio Calbi

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