Si è celebrato oggi a Matera, nella bella cornice di piazza Vittorio Veneto, il 160° anniversario della fondazione della Polizia. “Storia di coraggio e innovazione” è lo slogan a cui si ispira l’organizzazione degli eventi previsti in tutta Italia per l’anniversario di quest’anno. La storia della Polizia è una storia di impegno e di sacrificio a difesa dei valori democratici dello Stato, come dimostrano i martiri uccisi dalla mafia e dal terrorismo. E’ una storia di cambiamento per adeguare la propria organizzazione e la propria mentalità al passo coi tempi, con una società in continua trasformazione. Basti ricordare i primi sindacati delle forze dell'ordine, la smilitarizzazione e poi le donne in uniforme con pari diritti e doveri, le specializzazioni per fronteggiare un crimine sempre più complesso, sino ad arrivare agli accordi bilaterali con molti Paesi del mediterraneo e la collaborazione internazionale intensificata negli ultimi anni dal capo della Polizia Antonio Manganelli. La scelta di voler celebrare questa ricorrenza insieme ai cittadini è dettata a maggior ragione dalla difficoltà del momento storico, un momento in cui non deve mancare il contatto concreto tra le istituzioni e le persone. Vicinanza, dialogo e scambio tra la Polizia di Stato e i cittadini restano gli obiettivi che l’Istituzione promuove per realizzare una sicurezza sempre più “partecipata” nell’intero contesto sociale. Durante la cerimonia ci sarà un momento di raccoglimento per ricordare la giovane Melissa Bassi, vittima innocente di una vile mano omicida, e quanti hanno perso la vita a causa del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Il compimento di un anno di attività offre l’occasione per delineare un consuntivo di quanto svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia, a partire dai dati sulla lotta alla criminalità fino ad approdare alle frontiere multimediali della comunicazione che offrono, tramite il sito istituzionale della Polizia di Stato, un dialogo in tempo reale con la società civile. Accanto alla cerimonia ufficiale, attraverso gli stand dell’U.R.P., della Polizia Scientifica, della Polizia Stradale, della Polizia Postale, si apriranno spazi di vicinanza e di condivisione con i cittadini per far conoscere l’impegno dell’Istituzione, capace di rinnovarsi adeguandosi alle nuove frontiere della tecnologia. E per mostrare l’impegno di chi in silenzio, ogni giorno, svolge il proprio servizio per la comunità: la forza delle migliaia di uomini e donne in uniforme che, lontani dal clamore della cronaca, contribuiscono alla sicurezza del Paese.
DISCORSO DEL QUESTORE
Autorità, Signor Prefetto, eccellenze reverendissime Vescovo di Matera, qui rappresentato dal Vicario, e Abate del monastero di Picciano, onorevoli parlamentari, Signor Sindaco di Matera, Signor Presidente della Provincia, Signor Vice Presidente del Consiglio Regionale, Signori Sindaci dei Comuni della Provincia, signori e signore, studenti, cittadini, sento di dover rivolgere un riconoscente saluto a tutti coloro che con noi, oggi, sono presenti nella suggestiva cornice di questa storica ed artistica piazza per la celebrazione del 160° anniversario della Fondazione della Polizia.
Vorrei esprimere il cordoglio ed il più sincero dolore e solidarietà alla famiglia della giovane Melissa Bassi che, sabato scorso, in Brindisi, ha perso la vita in conseguenza di un nefando atto stragista, vittima innocente di una vile mano omicida. A lei, alle giovani compagne di scuola rimaste ferite, ai loro genitori e parenti, va il nostro commosso pensiero, nella certezza che l’autore o gli autori di tale inumano, ignobile e crudele gesto vengano presto assicurati alla giustizia.
Un commosso pensiero va anche alle vittime del terribile sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna. (Invito tutti ad osservare un minuto di silenzio.)
Ho ritenuto opportuno che questa ricorrenza venisse celebrata nel cuore storico della città e, soprattutto, con il coinvolgimento della cittadinanza, in quello spirito di prossimità che quotidianamente accompagna il nostro impegno, a salvaguardia delle Istituzioni e del libero esercizio dei diritti costituzionalmente riconosciuti, che sono l’essenza stessa della democrazia del nostro Paese.
Complessa e ardua è, dunque, la missione istituzionale della Polizia, che deve assicurare, con azioni di prevenzione e di contrasto, la creazione di un clima di serenità all’interno dell’ambiente in cui si vive, nonché la costruzione di rapporti di fiducia, che siano in grado di generare un tessuto sociale cooperativo, la cui trama è costituita anche dalla disponibilità a condividere fattivamente il sistema di vincoli ed opportunità, cioè di norme, che la comunità stessa ha assunto come proprio.
E, a tal proposito, non può non riconoscersi che il rapporto tra legalità e sicurezza implica senz’altro una corrispondenza biunivoca: la sicurezza è garantita da adeguate condizioni di legalità e, l’affermazione della legalità, richiede la presenza di sufficienti condizioni di sicurezza.
In tale contesto, una puntuale riflessione sulla legalità, deve tener conto della coerenza tra l’assetto normativo e l’evolversi dei valori e delle esigenze della società, dell’introduzione di nuove leggi, cui devono necessariamente accompagnarsi misure necessarie a garantirne l’applicazione, evitando che un’eccessiva produzione legislativa conduca di fatto all’elefantiasi del sistema normativo.
Da ultimo, deve essere esercitata una incisiva azione di controllo sui membri della comunità, per ridurre i livelli di collusione e/o indifferenza, nei confronti dei comportamenti illegali ed incrementare la consapevolezza del danno che tali comportamenti arrecano alla vita collettiva e, di conseguenza, al benessere dei singoli cittadini.
Per tornare al nostro quotidiano operativo, ritengo doveroso sottolineare i profili dell’attività di prevenzione, che si è realizzata a tutto campo, privilegiando le categorie sociali più vulnerabili: minori, anziani, donne ed imprenditori. Siamo stati, inoltre, molto vicini alle esigenze di specifiche categorie di utenti, quali gli operatori economici, soprattutto in questo particolare momento di crisi che ha investito l’intero Paese, con conseguenze devastanti su migliaia di piccole imprese in continua sofferenza e su un mercato del lavoro sempre più asfittico.
La situazione più disastrosa è stata avvertita, infatti, soprattutto sul piano occupazionale, con una perdita secca di numerosi posti di lavoro e con un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, compresa la cassa integrazione in deroga.
In tale preoccupante quadro, il rischio, in sostanza, è che si possano determinare le condizioni di povertà e di disagio, favorevoli ad una graduale, occulta e pericolosa pervasione del tessuto sociale ed economico, da parte di sodalizi delinquenziali, con un innalzamento del livello criminale ed una invasione di economia sporca.
E’ necessario, pertanto, seguire con attenzione ed equilibrio le tensioni sociali, che potrebbero essere ancor più sollecitate ed ampliate dalla situazione economica ed occupazionale cui ho fatto cenno, con potenziali ripercussioni ed incidenze negative sull’ordine pubblico, cercando di garantire, con il ruolo che la nostra storia ci ha affidato, il libero esercizio dei diritti costituzionalmente protetti, nell’ottica di un sempre più effettivo bilanciamento degli interessi confliggenti.
E’ altresì innegabile che, il delicato momento che viviamo, in un contesto di crisi fortemente avvertito dalla società civile, impone che l’azione di polizia preventiva e repressiva si veicoli su binari di ulteriore maggiore incisività, al fine di evitare il facile attecchirsi nel tessuto civile e socio-economico di fenomeni criminali a più elevato indice di pericolosità quali ad esempio l’usura o il racket delle estorsioni.
Allo stato, il nostro territorio provinciale appare refrattario al facile indisturbato insinuarsi di tali piaghe di illegalità, come anche, in ragione dei dati obiettivi, riferiti alle attività investigative e giudiziarie, risulta non contaminato da pericolose infiltrazioni di criminalità organizzata.
Ma non si può sottacere che le sfide lanciate, oggi, nel nostro Paese, dalla criminalità comune, organizzata ed eversiva sono poliedriche ed impegnative. Ed a tali sfide si dovrà rispondere, se necessario, con il massimo e totale impegno ed ancora maggiore sforzo operativo.
I fatti di cronaca, anche i più recenti, parlano da soli: pervengono segnali gravi di atti di violenza pura ed inaudita e, il fantasma del terrorismo e di epigoni della lotta armata, fa riemergere l’idra eversiva dai recessi più bui e dalle pagine più drammatiche della nostra storia.
Ma la nostra e, di questo, ne siamo consapevolmente orgogliosi e fieri, è una gloriosa Istituzione che da sempre, e soprattutto nei momenti più difficili, ha saputo raccogliere in sé lo sprone per rendere il suo servizio alla collettività in modo ancor più pregnante, con una incondizionata adesione e fedeltà ai valori democratici, consapevole del fondamento etico e dell’alto valore morale della propria missione civile, il cui assolvimento richiede la più scrupolosa osservanza dei codici deontologici, l’attuazione di condotte equilibrate e irreprensibili, ispirate, in ogni frangente, al senso della misura, dell’umiltà, al riserbo, al più rigoroso rispetto della legalità.
Il tema prescelto, per quest’anno, per la celebrazione del nostro anniversario di fondazione, è: “STORIA DI CORAGGIO E INNOVAZIONE”.
E’ il compendio di un autentico programma, che cementa il passato, il presente ed il futuro della Polizia di Stato, a testimonianza dello sforzo teso a rendere sempre più moderne ed efficienti le proprie articolazioni e ad innalzare sempre più la professionalità e l’impegno di quanti lavorano al suo interno.
Il coraggio che, invece, ricordiamo quest’anno è quello di donne e uomini che hanno saputo affrontare consapevolmente i rischi della loro missione.
Ma il nostro coraggio è anche quello dell’imparzialità, della terzietà, del non accettare la strada della convenienza e dell’opportunità, ma quella maestra della legge, con la convinzione che possiamo sempre migliorare. Non è un caso se le forze dell’ordine siano ancora oggi le Istituzioni su cui ricade la maggiore fiducia del Paese, perché la gente riconosce l’impegno e l’azione di chi lavora tutti i giorni in strada, affrontando rischi e responsabilità.
Siamo e saremo sempre presenti tra i cittadini, tra la gente e con la gente, pronti ad accoglierne la richiesta di sicurezza o il disagio, nei momenti più gravi di sofferenza, o di rabbia e di tensione, o nei momenti dello sconforto. Il nostro convincimento è che, in questo percorso, la nostra azione non potrà, ancora di più, prescindere dalla sinergia con i cittadini stessi e, con gli altri soggetti, istituzionali e non, pubblici e privati, per una sempre più stretta e diretta collaborazione, in un sistema di flussi decisionali più orizzontali ed inclusivi, per il concorso nell’attuazione degli obiettivi prefissati.
Il nostro quotidiano operativo, nell’ultimo anno, ci ha resi orgogliosi del lavoro svolto.
Matera è una città, una Provincia, che ha confermato il trend positivo che la caratterizza da qualche tempo, non solo per la percezione della sicurezza, ma anche per quella effettiva, a testimonianza anche della riconosciuta civiltà di questo popolo lucano, dignitoso, mite ed ospitale, sostanzialmente non incline alla violenza ed all’illegalità.
Il raffronto dei dati riferiti all’incidenza dei reati con l’anno precedente è rimasto pressoché inalterato, con una lieve flessione dei furti. In particolare i fenomeni criminali di maggiore allarme sociale, quali omicidi, scippi, lesioni gravi e violenze sono evidentemente diminuiti. Si è registrato, invece, un aumento di rapine, a cui, tuttavia, ha fatto riscontro un’adeguata capacità di risposta nell’attività repressiva.
Analogamente il bilancio ed i risultati operativi dell’ultimo anno sono stati particolarmente positivi nelle attività di prevenzione e di controllo del territorio, nel mantenimento della sicurezza e dell’ordine in occasione di una miriade di manifestazioni pubbliche, nelle risposte al fenomeno dell’immigrazione clandestina, nell’accertamento di violazioni amministrative, nell’adozione di misure di prevenzione nei confronti dei soggetti più pericolosi ed inclini a delinquere.
Sotto il profilo più strettamente giudiziario ed investigativo, di rilievo è stata l’attività della Squadra Mobile e degli uffici della Polizia giudiziaria dei Commissariati di Pisticci e Scanzano Jonico, della Sezione Polizia Stradale e Postale e delle Telecomunicazioni, nonché del Posto Polfer di Metaponto, in stretta simbiosi con l’attività specifica del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
Sono state condotte a termine importanti operazioni di polizia: ricordiamo per tutte quella denominata “Apple”, che ha consentito l’arresto di 11 soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, e l’operazione “Isola Felice”, che ha consentito di debellare un’associazione criminosa dedita al furto e riciclaggio di autovetture nel territorio di questa provincia e della vicina Puglia.
Ma tanti e diversi sono stati i risultati conseguiti dalla Questura, dai Commissariati distaccati e dalle specialità anche nel contrasto ad altre forme e tipologie di reati, come lo stalking, la pedopornografia, la ricettazione e il piccolo spaccio di stupefacenti.
La nostra azione si è anche estesa, in linea con le direttive del Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, alla promozione di iniziative di prossimità e di fattivo impegno nel sociale, partecipando ad incontri con studenti nelle scuole del capoluogo e della provincia, per sensibilizzarli sulla tematica della legalità e del rispetto dei valori civili e democratici, discutendo con loro di bullismo, violenza, dipendenza da alcol e droghe, di sicurezza stradale.
Così la missione della Polizia di Stato è risultata fortemente ampliata: non solo presenti per contrastare il crimine e garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, ma anche attenti e vigili nella prevenzione ed in più, direttamente coinvolti in un progetto di informazione ed educazione diretto ai giovani, che rappresentano il nostro futuro e la nostra più concreta speranza.
Nel nuovo anno professionale ci prefiggiamo di superare i soddisfacenti risultati sin qui raggiunti, con l’aiuto di tutti. Anche attraverso un’auspicabile ed incisiva azione di controllo sociale, manterremo alto il livello di guardia, per continuare a scongiurare il pericolo di attecchimento, in questa provincia, della criminalità organizzata e per respingere gli assalti di quella predatoria.
Accingendomi alla conclusione, desidero rivolgere i miei ringraziamenti ed i miei saluti alle autorità oggi presenti: al Sig. Prefetto, per la indispensabile, puntuale e preziosa azione di indirizzo e coordinamento; al Sig. Sindaco di Matera e al Sig. Presidente della Provincia, per la collaborazione sempre prestata e la vicinanza alla nostra Istituzione; ai signori parlamentari presenti, ai quali rinnovo l’augurio di buon lavoro, anche nell’interesse di questa meravigliosa terra di Lucania; alla Magistratura tutta ed in particolare al Procuratore della Repubblica, per l’illuminata azione di direzione della polizia giudiziaria e per il continuo e prezioso sostegno.
Rivolgo un particolare ringraziamento a S.E. il Vescovo, che non ha mai fatto mancare, a noi tutti, parole di riconoscenza e conforto spirituale.
Consentitemi di estendere, anche a nome di tutto il personale, il saluto più caro e riconoscente a tutte le altre Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria ed alle altre Polizie Provinciale e locali, nonché ai Vigili del Fuoco, che concorrono con noi, ciascuno nell’ambito delle specifiche competenze, con grande impegno e sacrificio, nella poliedrica attività tesa a garantire la legalità. Un forte abbraccio ai loro comandanti, dei quali apprezzo la fattiva collaborazione, le eccellenti doti di professionalità e l’indubbio ed incondizionato senso di appartenenza allo Stato.
Un caloroso grazie ai rappresentanti della stampa, per il loro supporto e l’attenzione sempre dimostrata verso le nostre esigenze di comunicazione.
Grazie per la loro presenza alle istituzioni scolastiche, agli educatori, agli studenti, alle associazioni, alle famiglie. Un caloroso saluto rivolgo alle associazioni combattentistiche e d’arma ed all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, che ci onora puntualmente con la sua gradita presenza, testimone nel tempo degli indissolubili valori della Polizia.
Un pensiero commosso rivolgo ai caduti della Polizia di Stato ed a quanti si sono immolati nell’adempimento del dovere offrendo la propria vita in difesa della libertà di tutti i cittadini: in particolare rivolgo il mio sentimento di riconoscenza ai figli della terra lucana: il Maresciallo Giovanni Saponara, gli Appuntati Giuseppe Viti e Francesco Conte e l’Assistente Walter Filippetti.
Un sentito e dovuto ringraziamento anche alle OO.SS. della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile, a cui rinnovo il mio apprezzamento per l’attività propositiva costantemente profusa ed inoltre al personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che quotidianamente collabora con noi tutti, per realizzare le alte idealità affidate alla nostra Istituzione.
Ma nel giorno della nostra Festa, il mio saluto ed i miei auguri più cari non possono che essere rivolti a tutto il personale della Polizia di Stato. Ciò che di buono la Polizia di Stato ha realizzato e realizza per l’ordine e la sicurezza di questa provincia, deve essere solamente ascritto alle donne ed agli uomini che ho il privilegio di guidare ed ai quali, soprattutto oggi, va riconosciuto un tributo di infinita gratitudine, anche per le difficili condizioni logistiche, economiche e strutturali in cui spesso si trovano ad operare, talvolta con piccoli ma importanti gesti, spesso con un lavoro oscuro, lontano dai riflettori mediatici, ma gravoso e vitale: vicini alla gente, per la salvaguardia dei diritti di ognuno e per garantire reali condizioni di sicurezza.
Il mio augurio - e al tempo stesso la mia più radicata certezza - consiste nel ritenere che l’incondizionata dedizione al servizio ed i sentimenti di lealtà e fedeltà alla nostra istituzione possano continuare a costituire il cemento di un forte senso di appartenenza.
Auguri a voi tutti, uomini e donne della Polizia di Stato, ed alle vostre famiglie, che condividono spesso con voi sacrifici ed ansietà.
Grazie per quello che fate e per quanto continuerete a fare.
Viva la Polizia di Stato, viva la Repubblica, viva l’Italia.
- ordini del Questore 64 40
- intimazioni a lasciare volontariamente l’Italia 5
- accompagnamenti a C.I.E. 8 8
- accompagnamenti alla frontiera 2 8
- intimazione del Prefetto (gg.15) 1
- riprese in servizi di ordine pubblico e di p.g. 61 50
- fotosegnalamenti 502 564
Novembre Domenica Questura Aperta. Domenica 13 novembre – si replica l’iniziativa, che ha avuto tanto successo soprattutto tra gli stranieri presenti sul territorio, che prevede l’apertura al pubblico di Domenica di alcuni uffici amministrativi della Questura. Oltre all’Ufficio Immigrazione, resta aperto anche l’Ufficio Passaporti. In questo modo si vuole venire incontro a coloro che per motivi di lavoro o altro hanno difficoltà a recarsi agli uffici pubblici nei giorni feriali.
L’elenco dei premiati:
Matera, 2 maggio 2011 – Operazione “RAME” (Squadra Mobile) Ispettore Capo GIASI Giuseppe ENCOMIO SOLENNE
Torino, 25 giugno 2010 – Operazione antipedofilia (Sezione Polizia Postale) Ispettore Capo SQUICCIARINI Filippo ENCOMIO SOLENNE, Assistente Capo CONTE Maria Antonella LODE, Assistente Capo ELETTRICO Antonio LODE
Bari, 25 marzo 2010 – soccorso ad una persona che intendeva suicidarsi Assistente Capo PETRARA Domenico ENCOMIO Uff. Gabinetto
Potenza, 2007 – operazione di p.g. contro organizzazione dedita a riciclaggio e truffa VQA Dr.ssa FASANO Luisa LODE Uff. Immigrazione
Matera, 10 marzo 2011 – operazione antidroga “Bad Boys”
(Squadra Mobile) VQA Dr. FUCARINO Nicola LODE
Scanzano e Policoro, 11 gennaio 2011 – arresto del pregiudicato Mitidieri Vincenzo (Squadra Mobile e Commissariato P.S. Scanzano J.) Sost. Commissario SANTORO Leonardo LODE S.M., Sovrintendente CASTANO Bernardino LODE, Assistente Capo GALLICCHIO Antonio LODE Comm.to Scanzano, Assistente Capo MALVASI Nicola LODE
Matera, 24 novembre 2010 – operazione contro falsificazione patenti di guida (Sezione Polizia Stradale) Ispettore SARDONE Michele LODE, Assistente Capo DILEO Renato LODE, Ass. C. SCALCIONE Leonardo LODE
Matera, 15 novembre 2010 – operazione di p.g. contro un’associazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (Squadra Mobile e Ufficio Immigrazione)
Sost. Commissario SANTORO Leonardo LODE SM
Sovrintendente CASTANO Bernardino LODE
Assistente Capo TORRACO Cosimo D. LODE Uff. Immigrazione
Assistente STASOLLA Vito LODE
Roma, 26 febbraio 2008 – operazione di p.g. nei confronti di un’associazione violenta di destra Ispettore FESTA Gianluca LODE Digos
Pisticci, 29 ottobre 2010 – arresto di 3 malviventi per furto e ricettazione (Commissariato P.S. Pisticci) Assistente Capo LA CASA Vito LODE
Nessun commento:
Posta un commento