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lunedì 28 febbraio 2011


MAZZEO: Milleproroghe è a danno delle popolazioni del Sud

In questi giorni il Senato ha definitivamente approvato la conversione in legge del “decreto milleproroghe”,  che sarebbe  scaduto  il 27 febbraio, anche se, su proposta del Presidente Napolitano, sono state apportate alcune modifiche, per evitare  elementi di incostituzionalità. 
Lascia esterrefatti che i cinque milioni di euro dovuti  per lo slittamento del pagamento per le multe delle quote latte, a carico degli allevatori soprattutto  del nord,  sarà finanziato con i fondi previsti per l’assistenza  degli  ammalati in  fase  terminale.
Il taglio di questi fondi, che la legge destinava a malati di patologie gravissime, - come il cancro-, saranno ora dirottati dal Governo a sanare la situazione di allevatori in arretrato con il pagamento delle multe sulle quote latte.
Promotore dell’approvazione di questa  norma  è stata  la Lega che pur di tutelare alcuni allevatori-evasori ha fatto in modo di decurtare le risorse stabilite per la cura di malattie gravissime come quelle oncologiche.
E’ bene, una volta per tutte,  che ci rendiamo conto della strategia, a danno dei cittadini, messa in campo dal Governo Centrale di destra con la Lega che riesce a condizionare scelte importanti  a favore, solamente, delle loro specifiche popolazioni ed a danno della collettività del Paese.
Basti ricordare che i nostri contadini, invece, senza sostegni adeguati sopportano le conseguenze della crisi che investe il settore. 
Come dire tutelare gli evasori mentre gli ammalati di cancro sono una zavorra privi di tutela che non hanno voce poiché non hanno alcuna rappresentanza che possa far valere le ragioni dei loro drammatici bisogni. 
Altra “chicca” del milleproroghe  è dato dalla possibilità offerta alle Regioni di aumentare alcune tasse in presenza di una catastrofe.
L’aumento dei tributi e delle addizionali, in presenza di gravi calamità naturali, così come la non tutela dei malati di cancro rientra in una visione miope ed egoistica  dello stare insieme che va rigettata e opportunamente combattuta. 
Si abolisce così,  nei fatti, il principio  di solidarietà e del reciproco sostegno che, fino ad ora, regolava la vita civile del paese.
Dobbiamo essere attenti difensori dei valori che sono parte importante dei nostri sentimenti e della nostra cultura affinché non vengano ridimensionati, per  favorire egoismi geografici.
E’ questa  l’ennesima dimostrazione di come il centro destra faccia scelte discriminatorie ed estremamente penalizzanti verso il mezzogiorno

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