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martedì 13 novembre 2012

SOGIN, PRESENTATI I RISULTATI 2011- 2012 E IL PROGRAMMA DI BONIFICA DEI SITI NUCLEARI PIEMONTESI


Incremento attività di smantellamento, nel 2011 miglior risultato da quando la Società è stata costituita trend in ulteriore crescita nel 2012: +10%. In Piemonte, nei prossimi quattro anni attività per 190 milioni di euro, 836 milioni fino al prato verde.

L’Amministratore Delegato di Sogin, Ing. Giuseppe Nucci, ha presentato oggi ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio i risultati economici 2011, l’andamento positivo del 2012 e il programma delle prossime attività di bonifica dei siti nucleari piemontesi. Sogin ha chiuso il bilancio 2011 con un risultato netto di 5,7 milioni di euro, rispetto ai 2,4 milioni del 2010, mentre i ricavi sono stati pari a 245,2 milioni di euro, contro i 201,5 milioni del 2010.

Il valore delle attività di smantellamento è stato di 55,5 milioni di euro (13,2 nei siti piemontesi) oltre due volte quello mediamente registrato nel periodo 2001-2010, il miglior risultato da quando Sogin è stata costituita. Nel primo semestre 2012 il valore delle attività di smantellamento è stato di 23,9 milioni di euro, contro i 22,1 milioni dello stesso periodo nel 2011. Nel 2012, si conferma l’accelerazione delle attività di smantellamento e l’andamento gestionale consente di prevedere una chiusura dell’esercizio 2012 con un volume di attività di smantellamento pari a oltre 60 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2011, dei quali 19 previsti in Piemonte, con un incremento del 30% rispetto ai valori previsionali del piano industriale 2011-2015. Per terminare le attività di bonifica dei siti nucleari e per la realizzazione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, il valore delle attività è di 6,5 miliardi di euro.
Complessivamente, il valore della bonifica dei siti piemontesi è pari a 836 milioni di euro: 234 milioni per la centrale di Trino, 570 milioni di euro per l’impianto Eurex di Saluggia e 32 milioni di euro per l’impianto FN di Bosco Marengo.
Nei prossimi quattro anni, Sogin realizzerà nei siti nucleari italiani lavori di bonifica per 508 milioni di euro, dei quali 190 milioni per gli impianti di Trino, Saluggia e Bosco Marengo.
In considerazione dei risultati conseguiti nel 2011 e delle previsioni per il 2012 la Società ha oggi come priorità il rafforzamento della struttura e una maggiore efficienza operativa per sostenere la progressiva crescita delle attività previste nei prossimi anni. Sogin negli ultimi due anni ha ridefinito la policy di committenza e rivisto le procedure riguardanti i sistemi di qualificazione in un’ottica di apertura al mercato. Al nuovo albo fornitori, diviso in servizi di ingegneria e lavori, può oggi iscriversi ogni genere di categoria professionale. Sono stati, inoltre, istituiti elenchi, su base locale, di operatori economici per concorrere ad affidamenti per importi non superiori ai 150 mila euro. Ad un anno dalla sottoscrizione dei protocolli d’intesa con le associazioni imprenditoriali locali, oggi sono 306 le aziende qualificate. Queste scelte intendono sostenere lo sviluppo economico dei territori nei quali Sogin opera.
Nel 2011, sono state contrattualizzate attività per 148 milioni di euro, con un incremento del 53% rispetto al 2010. La percentuale dei contratti assegnati tramite gara è passata dal 34% del 2010 all’80% del 2011, con un risparmio di 17,7 milioni di euro. Al 31 ottobre 2012, sono già state contrattualizzate attività per 146 milioni di euro, l’84% delle quali assegnate tramite gara. Il bilancio di sostenibilità per il 2011 e il primo semestre 2012, on line sul sito internet www.sogin.it, è stato predisposto per la prima volta secondo il livello di applicazione A+, raggiungendo il grado di trasparenza più alto nella rendicontazione agli stakeholder.
Principali attività nei siti nucleari piemontesi
§ Centrale di Trino: dopo l’approvazione del decreto di disattivazione della centrale è stato emesso il bando di gara per lo smantellamento del sistema primario dell’isola nucleare; continuano i lavori di adeguamento dei depositi temporanei esistenti e verrà demolito l’edificio ex additivazione chimica. Sono in corso le operazioni di rimozione dei componenti contaminati denominati Radwaste e le attività di supercompattazione dei rifiuti radioattivi presenti nel sito.
§ Impianto Eurex di Saluggia: si concluderanno nel 2013 i lavori di realizzazione del deposito temporaneo D2, che consentirà lo stoccaggio temporaneo in sicurezza dei soli rifiuti radioattivi solidi già presenti nell’impianto, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine della bonifica del sito, il deposito temporaneo verrà demolito. Entro l’anno, sarà aggiudicato il bando di gara per la costruzione dell’impianto Cemex, che consentirà la cementazione dei rifiuti radioattivi liquidi presenti sul sito in vista del loro conferimento al Deposito Nazionale. Nel 2013 sarà avviata la progettazione esecutiva dell’impianto Cemex e, per le attività di decommissioning, sarà realizzata la nuova cabina elettrica. Sarà inoltre ultimata la caratterizzazione dell’impianto e dei rifiuti radioattivi pregressi.
§ Impianto FN di Bosco Marengo: nel 2013, termineranno delle operazioni di trasferimento degli oltre 600 Overpack al deposito temporaneo BLD11 e saranno svolte le attività di supercompattazione dei rifiuti radioattivi presenti. Terminerà la bonifica del sito di Bosco Marengo, il primo impianto nucleare italiano ad essere decontaminato e smantellato.
§ Gestione del combustibile: proseguono da Saluggia e Trino le operazioni di trasferimento in Francia dell’ultimo 2% di combustibile nucleare irraggiato ancora presente in Italia, per il suo riprocessamento.
A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. Ogni anno, Sogin effettua sistematicamente, in tutti i siti, centinaia di misure sulle matrici alimentari e ambientali. Da sempre, i risultati delle analisi e i valori delle formule di scarico confermano impatti ambientali radiologicamente irrilevanti. “Sogin – ha affermato l’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci - dopo aver raggiunto nel 2011 il miglior risultato in termini gestionali ed economici, è impegnata nel dare continuità all’accelerazione impressa alle attività di decommissioning. Per smantellare gli impianti nucleari, la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese – ha continuato Nucci – riteniamo importante lavorare in sinergia con tutti i nostri stakeholder. Nel mondo, nei prossimi vent’anni, saranno chiuse molte centrali nucleari. Il settore del decommissioning è, dunque, in forte espansione. In tal senso – ha concluso l’Amministratore Delegato - un maggior coordinamento fra gli Enti, le Istituzioni e i diversi attori coinvolti nelle nostre attività potrà favorire la creazione di un ‘Sistema Decommissioning Italia’, che consentirà al nostro Paese di presentarsi da protagonista nel mercato internazionale di riferimento”.

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