Su tutto il silenzio, anche sulla proposta di rinunciare all’utilizzo del lavoro interinale presso la Regione Basilicata e negli enti sub regionali ma agire solo attraverso specifici bandi pubblici. Solo il Presidente Rocco Vita ha avuto il coraggio di ricordare che nella IV Commissione tenutasi a fine maggio il Presidente De Filippo prese l’impegno di non ricorrere a nuovi contratti a termine, onere subito disatteso dal raid dell’assessore Mastrosimone. La Sel, invece, come già fatto in passato ha richiesto il solito chiarimento interno che poi nella “dimenticanza” degli stessi esponenti di Vendola non avviene e nulla succede. I più informati riferiscono che il silenzio è conseguenza dell’ordine giunto dal Maniero di Viale Verrastro di serrare le fila e non intervenire, tutta la questione deve essere dimenticata al più presto.
Al collega Mollica, del quale abbiamo letto con interesse il suo intervento sui “10 precari”, rispondiamo che siamo entusiasti della sua ferma volontà di sfiduciare l’assessore Mastrosimone. Cogliamo l’occasione di lavorarci assieme sicuri che anche i suoi colleghi del Terzo Polo compreso Mancusi(UdC) e Mazzocco (Api) saranno ben pronti ad abbattere il “regno personale” della Mastrosimone (?). In quanto alle dichiarazioni dell’assessore Mastrosimone, lasciamole perdere come al solito sono incommentabili, segno di un’evidente difficoltà nel difendere la sue falle gestionali ed il suo personalissimo operato istituzionale. Reputiamo, viceversa, interessante la sfida lanciata dal Sen. Belisario a voler discutere sulla questione morale. Ben lieti di accettare la sfida in qualunque piazza, sala, televisione e luogo, con lui e con il segretario regionale dell’Idv e con Vitucci. Sarebbe interessante anche commentare con il sen. Belisario l’azione politica di Idv in Regione, affrontando come sia stata trattata la “farsa” dei tirocini formativi, del teatrino di compravendita del ridimensionamento scolastico, le difficoltà nell’attuare le work experience e il reddito ponte, e sui mancati fondi del bando Pari. Saremmo lieti che ci illuminasse lo stesso leader Belisario sulla totale inerzia del Dipartimento che l’IDV amministra da 4 anni. All’ex onorevole Lombardi, che continua la tradizione comunista della doppia moralità, deve spiegare ai tanti giovani lucani perché si è licenziata da Rifondazione Comunista per accettare un lavoro “meritato” quale precaria lucana. Deve anche illuminarci sulle sue dichiarazioni dell’aprile 2011 che da Roma si scagliava contro il centrosinistra lucano dichiarando: “Quelli che restano, sono i precari a ridosso della pubblica amministrazione sottopagati e costretti a svolgere mansioni che non rendono fecondi percorsi di istruzione e non liberano soddisfazione e desiderio. Una vera e propria fabbrica di produzione di consenso e morte di democrazia". Lo affermava e in contemporanea era attivata la procedura amministrativa per la sua assunzione tra i 10 interinali. Inoltre, ci dica riguardo al clima di antipolitica, la differenza tra le sue dichiarazioni di dirigente ed il suo operato di “interinale” nella P.A. Per quanto riguarda le dichiarazioni degli altri interinali, colpiti nella loro professionalità, compreso le minacce di ricorso alla magistratura, chiariscano a tutti i lucani quando hanno partecipato ad un concorso pubblico vincendolo indetto dalla Regione Basilicata. Chi opera nel campo della consulenza professionale conosce bene quali sono le differenze tra il rapporto autonomo e il rapporto subordinato anche attraverso una società di somministrazione. Per il resto, le conclusioni lasciamole ai lucani, specie ai giovani disoccupati che con tanto di professionalità e competenza continuano ad emigrare.
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