Si è tenuto ieri l'importante incontro con la stampa per presentare il comitato promotore di Matera 2019, per svelare il logo vincitore della gara e per approfondire ulteriormente la situazione attuale e gli impegni che la città di Matera dovrà affrontare per presentare la candidatura a capitale europea della cultura nel 2019.
-Il logo: "Viva Matera, Matera viva"
Cunicoli scavati nel tufo che diventano una W (la rete), e una M (Matera).
Un segno primordiale per il marchio abbinato al lettering raffinato del logotipo, i colori della terra e del cielo.
Un'immagine elegante ed essenziale per rappresentare l'evoluzione di un territorio: dalle strade scavate nella roccia alle strade virtuali.
-Comitato Matera 2019, il consiglio di amministrazione
Il Consiglio di amministrazione del Comitato Matera 2019 è composto da:
- per la Regione Basilicata: il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il consigliere regionale Romeo Sarra;
- per il Comune di Matera: il Sindaco, Salvatore Adduce, il consigliere comunale, Manuello Doriano e Raffaello De Ruggieri, espressione autorevole del mondo culturale della città;
- per la Provincia di Matera: il Presidente Franco Stella;
- per la Provincia di Potenza: il Presidente Piero Lacorazza;
- per il Comune di Potenza: il Sindaco, Vito Santarsiero;
- per la Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura di Matera: il Presidente Angelo Tortorelli;
- per l'Università della Basilicata: il Rettore Mauro Fiorentino.
-Dichiarazione De Filippo
La costituzione del Comitato non rappresenta un traguardo, ma l’ufficializzazione di un cammino che le diverse realtà sedute a questo tavolo avevano deciso di percorrere da tempo. La convergenza su Matera di enti diversi non è legata al solo fattore di appartenenza territoriale e a limiti geografici, ma ad un’appartenenza culturale. Per questo siamo convinti tanto che la candidatura di Matera sia forte, quanto del fatto che l’elenco delle realtà che la sostengono si allargherà.Riconoscersi culturalmente in Matera vuol dire aver compreso quell’esigenza di un ponte tra Europa e Mediterraneo che l’attualità ci pone come evidente. E su questo scenario Matera capitale della Cultura è Matera capitale d'Italia, d'Europa, del Mediterraneo, di una serie di territori e culture di cui è il cuore, di cui nei secoli ha riportato le contaminazioni. E la Basilicata si torna a proporre quale punto di incontro, in quella strategia di crescita e di sviluppo che vede il Sud Italia quale ponte verso il Mediterraneo, incrociando per l'Italia e l'Europa quelle che sono le nuove rotte dello sviluppo e che transitano per il Mediterraneo. E Matera, con la bellezza dei suoi paesaggi e con le emergenze storico-antropologiche, ma anche con i mille fermenti culturali, sociali e produttivi, è uno snodo importante di questo processo.
-Dichiarazione del sindaco di Matera, Salvatore Adduce
Con la formalizzazione, davanti al notaio, della nascita del Comitato istituzionale di sostegno alla candidatura di Matera a Capitale europea 2019 si apre una nuova pagina per la nostra città, per la nostra regione.
Per la prima volta, forse, nella storia della Basilicata tutti i massimi enti incrociano i propri interessi in un unico, fondamentale obiettivo: portare l’Europa nel cuore del Mezzogiorno d’Italia e nel cuore del Mediterraneo. Si tratta di una scelta strategica che crediamo possa incidere positivamente, a prescindere dall’arrivo al traguardo, sullo sviluppo della nostra regione e del Sud. Mi preme innanzitutto oggi ringraziare tutti gli enti che hanno aderito a questo percorso condividendo le ragioni di base presenti in tutta evidenza nello statuto del comitato, a partire dal presidente della Regione Basilicata, Vito de Filippo, che ha sempre sostenuto concretamente questo percorso continuando al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ai presidenti delle due province, Lacorazza e Stella, ai rispettivi Consigli comunali e provinciali, al presidente della Camera di commercio, Tortorelli, e al magnifico rettore dell’Università di Basilicata, Fiorentino.
E’ evidente che, in questo percorso, occorre coinvolgere quanto più possibile i privati, dalle piccole alle grandi imprese presenti nella nostra regione. E’ necessario che tutti si muovano in questa direzione. Insieme al presidente De Filippo ci stiamo adoperando per condividere la sfida che abbiamo lanciato con il mondo privato. Sappiamo che non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta.
Il traguardo è difficile, ma è soprattutto importante costruire il percorso. E in questo cammino abbiamo chiamato personalità di spicco a livello internazionale, a partire dal direttore, Paolo Verri, che con il suo sguardo innovativo e le sue relazioni lunghe saprà aprire un orizzonte di fiducia. Il comitato tecnico scientifico è composto da personalità illustri, dal prof. Bianchini, al dott. Calbi, al dott. Versace, a Pietro Laureano e Rossella Tarantino. Tutte personalità scelte tenendo conto della loro competenza oggettiva e ben conosciuta in tutto il mondo. Lo stesso metodo che è stato usato per scegliere questo logo.
Sono convinto che se continueremo in questo modo, non solo avremo fatto cose buone per la nostra città e per la nostra regione, ma ci avvicineremo ancora di più al traguardo di diventare Capitale europea della cultura 2019.
-Dichiarazione di Stella
Una sfida per cambiare, un traguardo per cambiarci. Questi i due principali obiettivi che la prospettiva Matera 2019 ci impone di raggiungere. Siamo impegnati in un progetto che potrà promuovere lo sviluppo di una intera regione, ma che potrà realizzarsi solo se nel frattempo noi stessi sapremo modificare le nostre abitudini intellettuali e operative. Credo che candidarsi a diventare Capitale Europea della Cultura imponga un serio e concreto passo di umiltà che sappia porre le basi per la costruzione di un progetto condiviso che ponga al centro il concetto di una crescita seria, valida e consapevole. Non avremo possibilità di ripiegarci su scuse e pressappochismi, dovremo fare squadra e spingere oltre le nostre ragioni. Scopriamo le nostre idee, diamo gambe ai nostri intuiti e Matera cambierà le sorti del futuro della Basilicata.
-Dichiarazione di Lacorazza
La candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019 è una grande opportunità per la Basilicata, non solo per l'ambizioso ma realistico obiettivo che si pone, ma anche per il cammino di cooperazione e di promozione che segnerà le tappe di avvicinamento al traguardo.
E' una grande opportunità all’interno di un’Europa che sta definendo le sue scelte, le sue politiche, le risorse e gli strumenti. E' una grande opportunità di modernizzazione e di innovazione. Potremo stare meglio e fare la differenza sulla sostenibilità, la solidarietà e la cultura. Europa 2020 deve essere la strategia per la quale le istituzioni lucane devono continuare ad operare”.
Una strategia i cui pilastri principali sono: la crescita intelligente, attraverso la promozione della conoscenza, dell’innovazione, dell’istruzione e della società digitale, la crescita sostenibile, rendendo efficiente l’uso delle risorse e rilanciando la nostra competitività e la crescita inclusiva, incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l’acquisizione di competenze e la lotta alle povertà.
Ed è in questa strategia che si inserisce la candidatura di Matera a capitale della Cultura 2019. Candidatura che non a caso la Provincia di Potenza ha voluto promuovere con decisione aderendo, attraverso il voto unanime del Consiglio provinciale, al Comitato promotore e dimostrando di voler convogliare ogni energia a sostegno dell’unità delle due Province e delle due città. Simbolico e significativo in tale ottica è il consiglio solenne, congiunto tra Potenza e Matera, svoltosi in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario del consiglio provinciale e che ha rappresentato il luogo nel quale raccogliere la forza del passato per metterla a disposizione del futuro, e dunque, anche per dar forza all’idea di Matera Capitale della Cultura 2019.
-Dichiarazione di Santarsiero
“La Città di Matera a giusto titolo si propone quale Capitale della cultura per l’anno 2019 con un programma di iniziative e attività culturali rappresentative della propria storia e delle proprie antichissime tradizioni. La città di Potenza sostiene tale candidatura ed intende con tale adesione, collaborare, attraverso proprie proposte e contributi, al raggiungimento di tale obiettivo, mettendo a disposizione il proprio patrimonio artistico e culturale. La nostra è un’adesione convinta per raggiungere il traguardo di Matera Capitale europea della cultura che rappresenta un’enorme opportunità per tutta la Regione.
Quella di Matera rappresenta inoltre, per lo straordinario patrimonio artistico e naturale, per il riconoscimento dell’UNESCO, per le autorevoli adesioni e per le capacità organizzative messe in campo, una occasione per l’intero Paese di offrire una sede prestigiosa in grado di esprimere al meglio il valore della Provincia Italiana.”
-Dichiarazione di Tortorelli
La nascita del Comitato interistituzionale per supportare, con azioni comuni, la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 rappresenta per la Camera di commercio un ulteriore stimolo a rafforzare impegno, risorse e confronti su un obiettivo che può accrescere visibilità e presenza a livello internazionale dell’ offerta culturale e turistica ‘’ Città dei Sassi’’ e della Basilicata. C’è un legame ideale e concreto che lega questo impegno, sancito con un atto ufficiale, ai risultati e alle attestazioni raggiunti in passato da Matera nei settori della cultura, dell’ambiente, delle arti e di quanto abbiamo saputo fare e potremo fare ancora nell’economia e in settori dinamici come il turismo. Sono certo che la politica delle sinergie e delle adesioni di singoli ,associazioni, enti e territori, a cominciare da quelli limitrofi ed estensibili all’intero Mezzogiorno, possa contribuire a rafforzare un progetto di promozione difficile ma non impossibile da raggiungere. La ‘’ candidatura a capitale europea della cultura per il 2019, è anche questo . fare sistema con il Mezzogiorno come abbiamo saputo fare all’interno del sistema camerale del Sud, in settori come il turismo e l’agroalimentare. Da oggi ci aggiungiamo la cultura e la Camera di commercio Matera accrescerà la propria azione per rafforzare impegno, consensi e sinergie.
-Matera 2019, intervento di Paolo Verri
PERCHE’ MATERA?
Matera e la Basilicata hanno in sè i caratteri della sostenibilità dell’abitare: pedonalizzazione, rapporto mimetico con il paesaggio, isolamento termico ed energetico, risparmio d'acqua, poliedricita' paesaggistica. Caratteri che riescono a simboleggiare l’archetipo contemporaneo della dinamica costruttiva e del modus abitativo.
Il rapporto Censis 2020 che disegna gli scenari demografici, sociali dell’Italia nel 2020 prospetta una Basilicata in forte declino demografico. In tal senso, la candidatura di Matera 2019 deve porsi il problema di come rispondere in modo anticiclico a tale decrescita demografica, fungere da enzima per prevenire il calo demografico.
Lavorando necessariamente sulle persone.
Ecco perché Matera si candida come città. Per applicare le proprie ragioni e le proprie radici e farne una base per lo sviluppo sociale, economico e tecnologico del proprio territorio come simbolo di come dovrebbe essere il sistema urbano europeo e mondiale nei prossimi decenni.
Ma al concetto di sostenibilità ambientale ed insediativa/costruttiva deve essere abbinata la sostenibilità culturale. Partendo da un’analisi di quelle che sono le tendenze presenti e prospettiche: nel settore culturale, cambieranno i luoghi della cultura (non più Beaubourg o grandi Teatri stabili, ma luoghi a bassa intensità, che non necessitano alti costi manutenzione e gestione), cambieranno i finanziamenti, cambieranno le forme di far cultura.
La cultura, secondo Confindustra, dovrrà essere uno dei motori dello sviluppo dei prossimi anni, in particolare nel sud Italia. Se così non accadrà, sarà uno svantaggio non solo per il sud ma per tutto il sistema paese
Matera si candida ad essere un esempio per il Paese a moblitare I giovani e gli anziani, le famiglie e le imprese, gli abitanti stanziali e I turisti. E a mettersi in gioco come esempio per l’Europa nell’attrarre e scambiare competenze, talenti, buone pratiche e idée culturali innovative.
COME MATERA?
Nei prossimi tre anni, con la collaborazione di tutti gli enti che hanno costituito iI Comitato, si lavoreràper raggiungere questi due obiettivi esemplari con tre tipi di azioni molto semplici e concrete:
partecipazione della cittadinanza nella costruzione di un progetto condiviso (considerando cittadinanza anche I turisti, gli abitanti temporanei, I materani e I lucani all’estero)
promozione a livello nazionale del brand di Matera e costruzione di eventi unici ed esemplari di quello che potrebbe accadere se Matera diventasse capitale per il 2019
promozione a livello internazionale, in particolare modo a Bruxelles, di Matera e della Basilicata come esempio di cultura sostenibile a livello economico, sociale e ambientale.
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