L'esito dei consigli comunali di Potenza e Matera sul riordino delle province era scontato. Infatti, dopo ore di discussione, Potenza ha deliberato che in seno al capoluogo di regione permanessero la Provincia unica di Basilicata, la Prefettura e tutti gli organi periferici dello Stato. Potenza ha fatto la voce grossa, mettendo in imbarazzo l'intera regione e sconfessando la giunta regionale e la maggioranza di centro sinistra. Il rischio, concreto, è che la Basilicata imploda e realizzi quanto auspicato, venti anni fa, dalla Fondazione Agnelli: lo smembramento regionale. Ebbene, nonostante la gravità della situazione, il Consiglio Regionale, assenti i consiglieri del Partito Democratico, mezza giunta e Presidenti, si avviava alla solita noiosa giornata di lavoro. All'apertura della seduta ho, pertanto, richiesto la presenza di De Filippo e sollecitato una seria discussione sul futuro della Basilicata. Perchè di questo si tratta e la massima assise regionale doveva prendere atto di tale emergenza. Nel mio discorso ho invitato, il Presidente De Filippo, ad intervenire urgentemente sul sindaco Santarsiero per convincerlo a far recepire al suo consiglio comunale la necessità di salvaguardare l'integrità regionale al di la dei campanili. In caso di fallimento le conseguenti dimissioni di un Presidente di una regione che, di fatto, non esiste più. Sospesi i lavori del consiglio regionale, ampia discussione in conferenza dei capi gruppo, con la prevedibile conclusione di un nulla di fatto. Nè assunzione di responsabilità nè dimissioni.
Ma può la Basilicata continuare ad essere governata in questo modo?
Si può continuare con il teatrino della politica? È giusto attendere, inermi, lo sfascio della regione? Comprendo le ragioni del Sindaco di Potenza e, certamente, qualsiasi sindaco avrebbe agito in modo analogo.
Ma mi permetto di fare appello a Lui ed ai suoi consiglieri, da lucano convinto. Signor Sindaco, almeno Lei difenda l'integrità regionale. Riconvochi, urgentemente, il consiglio comunale e rielabori una proposta più equilibrata che tenga conto anche della Storia, della valenza e delle potenzialità di Matera. Non è in discussione la centralità di Potenza ma, come ben sa, l'integrità della nostra amata Basilicata. Dia uno schiaffo morale ad un consiglio regionale oramai incapace di decidere ed entri a far parte della Storia della Basilicata. La mia proposta, non compresa dai colleghi consiglieri, se accolta avrebbe dato dignità alla Regione, evitato una guerra fra poveri, impedito dannose e pericolose contrapposizioni, bloccato concreti tentativi secessionistici. Sarebbe stata la risposta forte e decisa al governo nazionale da parte di una Regione più matura dei suoi governanti.
Mario Venezia
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