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venerdì 26 ottobre 2012

SOLIDARIETA, SOSTEGNO E SICUREZZA

Sono le parole chiave con le quali meglio si può riassumere una giornata che in tutti i lucani ha fatto tornare alla mente immagini mai cancellate e risvegliato paure mai sopite. Massima solidarietà ai cittadini dei paesi dell’area del pollino, colpita dal sisma che si è registrato questa mattina, che hanno ancora una volta dimostrato grande senso civico e senso di responsabilità, frutto di una sensibilità oramai consolidata del popolo lucano dinanzi ad eventi critici come questi. 
L’intervento e le parole del Presidente De Filippo e del Capo della Protezione civile Gabrielli sulla qualità della risposta dei volontari e dell’intero sistema di protezione civile di Basilicata e Calabria, che si sono immediatamente attivati dispiegando sul territorio le diverse strutture operative per assicurare la necessaria assistenza alla popolazione e la verifica di eventuali criticità, anche se ci rassicurano per certi versi devono spingere fortemente la politica regionale e nazionale a non diminuire gli sforzi economici, legislativi e di pianificazione che servono a rendere concrete le parole sostegno e sicurezza a partire dai luoghi di frequentazione pubblica .
In Italia, la nuova legge n. 100 che ha ridefinito le funzioni della Protezione Civile concentrandole finalmente sul coordinamento degli interventi da effettuare in caso di calamità, potrà trovare adeguata applicazione ed esplicare i suoi effetti solo se si invertirà la tendenza, ancora in corso con il governo Monti, di ridurre a soli 139 Meuro i fondi da destinare alle Regioni Italiane in materia di sicurezza e prevenzione per un territorio ed una popolazione a rischio per oltre il 44 % della sua consistenza .
In Basilicata di fondamentale importanza sarà rendere obbligatoria e tempestiva la redazione dei Piani di protezione civile (oggi esistente in meno di 20 paesi) da integrare funzionalmente nella pianificazione urbana delle città (sarà opportuna una modifica alla legge urbanistica 23/2009), piani che non possono più solo essere considerata carta da esibire all’occorrenza, ma strumenti di gestione integrata del territorio, materia di studio nei luoghi di formazione e di completo dominio di ogni cittadino. 
Siamo contemporaneamente tra le regioni con i più alti livelli di rischio legati ai fenomeni calamitosi e la regione nella quale hanno sede le agenzie pubbliche (Agenzia Spaziale e CNR ed Università) e le aziende private (Tern, E-Geos e Createc) più importanti a livello mondiale nel settore del monitoraggio ambientale e dei sistemi di prevenzione, una coincidenza da utilizzare in maniera sistematica e strutturata a sostegno delle azioni di difesa e di prevenzione del territorio e delle popolazioni e come strategico volano economico in un settore ad altissima valenza tecnologica e professionale.
Il “sistema di protezione civile” è un virtuoso modello organizzativo che non può essere né considerato come un costo né delegato a nessuno in maniera esclusiva, ma rappresenta un investimento straordinario in cultura e senso civico che deve coinvolgere totalmente pubblico e privato a difesa del territorio , del patrimonio edilizio e della vita umana.

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