Da un lato Gabriele Acquavia sulle cui doti canore c’è poco da aggiungere se non l’invito a seguirlo il sabato sera nella trasmissione “Ti lascio una Canzone” in onda su Rai Uno e condotta da Antonella Clerici. Sabato sera 27 ottobre Gabriele oltre ad aver incantato con le ormai acclarate doti melodiche, ha fatto piangere tutti per aver incontrato il fratello Davide durante la trasmissione.
Potrebbe sembrare una sciocchezza ma quella scena ha ricordato l’integrità morale che domina le scelte della nostra vita e che governa ancora i rapporti nelle nostre famiglie. Pezzi sani di una società che vede questi valori arretrare dinanzi all’avanzare del moderno.
Grande Gabriele con una grande famiglia che lo sostiene.
Si sta vivendo un altro sogno a Picerno. Meno noto forse perchè meno interessante per i media.
A Picerno quindici anni fa è nato Nicodemo Matturro. Sconosciuto ai più, Nicodemo con la stessa umiltà di Gabriele e che contraddistingue i campioni -quelli veri non quelli costruiti a suon di soldi- è un piccolo pilota di motociclette. Ha iniziato anche lui sotto la guida del papà. Donato, operaio, ha messo Nicodemo sulle mini moto da piccolissimo. Il bambino dava soddisfazione anche se aveva a disposizione mezzi esigui se non insignificanti. Nicodemo è cresciuto con pane moto e rinunce, ma è cresciuto. A fine settembre, a meno di quindici anni e con alcune gare di anticipo si è aggiudicato il campionato italiano Kawasaki SP2 250. Già, piano piano Nicodemo si è aggiudicato il titolo Italiano del campionato Monomarca. Ma non finisce qui, a metà ottobre è dovuto andare in Spagna per le prove del campionato Moto 3, i prototipi per intenderci, ma aldilà dei risultati la cosa finisce così. Si finisce lì perché Nicodemo non ha 120 mila Euro per potersi iscrivere e disputare tutte le prove di quel campionato. Così adesso Il Campione Italiano del trofeo 250 è in attesa di trovare sponsor che gli consentano di poter disputare il prossimo campionato. Nicodemo si allena sotto casa con la bicicletta. Non è un errore di battitura, Nicodemo si allena proprio con la bicicletta. Non ha una moto per allenarsi, non ha una pista dalle nostre parti e se ci fosse non potrebbe permettersene l’uso.
La carriera di Nicodemo potrebbe continuare se troverà degli sponsor oppure potrebbe essere finita qui. Speriamo con tutto il cuore che tra chi legge queste righe ci siano imprenditori disposti a sponsorizzare il coraggio e le doti di un SUD che vuole riscattarsi dalla camicia di forza della corruzione e delle clientele, confidando sulle forze delle sue eccellenze, sui suoi talenti, sul coraggio di genitori eroi che hanno messo in primo piano le aspirazioni dei figli anzicchè il proprio “IO”.
C’è sano entusiasmo nella contrada e senso di riscatto, che le continue conferme dell’eccellenza delle prestazioni di Gabriele e di Nicodemo regalano a tutti noi.
Il Comitato BOSCOTRECASE – PICERNO, segnala agli organi di informazione perché ne sia data ampia divulgazione, nella speranza di assicurare ai piccoli campioni la speranza per un futuro migliore.
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