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giovedì 22 dicembre 2011

Dopo la Finanziaria 2012 più coraggio nelle riforme, per reagire alla crisi


Prendendo spunto dalla relazione sul Bilancio del presidente De Filippo , ritengo utile sottolineare l’azione di rigore messa in campo sin dall’inizio da questa maggioranza e quella importante concertazione con le parti sociali, rese ben evidenti nella preparazione della sfida lanciata con l’iniziativa di Basilicata “Obiettivo 2012”.
Scelta, quella del rigore, che si è rivelata premonitrice di un lavoro che, solo adesso, il nuovo governo Monti ha messo in campo per vincere le sfide di una crisi lacerante ed imbarazzante, per come è stata presentata alla nazione agli inizi dei suoi effetti da quel governo di centro destra alleato con la lega che, dopo aver arrecato danni irreparabili, vuole lavare i suoi peccati cercando maldestramente di ricostruire una ormai andata verginità ergendosi a difensore delle fasce deboli, pensionati e lavoratori da loro umiliati e ridotti a povertà.
Ci ritroviamo anche quest’anno a guardare in faccia la realtà ed a gestire , nel bel mezzo di una crisi economica europea, un altro taglio dal governo nazionale di ben 112 milioni di Euro di trasferimenti . Ci tocca fare i conti, oggi come non mai, la Basilicata ed assieme il Governo nazionale, con tre parole chiave che dovranno caratterizzare le scelte politiche dell’anno che verrà : rigore, equità e crescita - vocaboli entrati nelle case di tutti gli italiani, commensali anche loro delle nostre vivande, che mescolandosi alla crisi, si traducono in una alchimia che neppur il Medioevo aveva mai conosciuto. E’ il momento della tenace volontà, del sostegno all’iniziativa politica adeguata, responsabile e coraggiosa, della condivisione piuttosto che della divisione e per dirla con le parole del nostro inno evocate più volte da De Filippo è giunto il momento del “stringiamoci a Coorte”
L’equità sociale ed il rigore, in un ultimo sondaggio, sono tra le urla più altisonanti per tanti italiani; a mio giudizio lo sviluppo diviene la risposta più efficace per connotare il nostro cambio di rotta, per riaccendere le luci sia del nostro PIL (prodotto interno lordo) , soffuse dalla congiuntura generale estremamente negativa, ma soprattutto puntando a quell’indicatore che, credo, in futuro dovrà sempre più caratterizzare le nostre sfide e che prende il nome di B.I.L. (Benessere Interno Lordo) che nelle filosofie orientali misura la crescita delle persone e delle organizzazioni e che ritengo possa essere assunto ad obbiettivo per una piccola e splendida regione come la Basilicata.
Task force sburocratizzazione come priorità d’intervento, ed ormai ne è prossimo l’avvio dei provvedimenti del governo regionale); utilizziamo le leve della Green Economy come sponda per un progresso globale dei nostri territori: è la lezione che ci ha lasciato il grande luminare Jeremy Rifkin, già pienamente consapevoli del potenziale delle risorse ambientali e culturali che imperlano la nostra regione. Acqua, sole, vento, risorse da idrocarburi fanno già un invidiabile paniere con uno straordinario potenziale serbatoio di risorse economiche da rendere disponibili non più solo per il sostegno ad un welfare che dovrebbe diventare finalmente produttivo ma per uno sviluppo finalemnte sostenibile ; turismo e agricoltura, con le iniziative messe in campo nei mesi scorsi, completano uno quadro che ci lascia ben sperare.
E’ necessario pure riporre fiducia sulle misure messe in campo sino ad oggi: l’istituzione dei fondi di garanzia, il credito d’imposta, il micro-credito come sostegno a categorie svantaggiate per piccole iniziative imprenditoriali, l’avventura del “Venture capital”, il processo di aggregazione delle imprese per esaltare le sinergie al servizio dell’internazionalizzazione; stiamo mettendo in campo iniziative pregevoli che, a mio avviso, meritano la fiducia dei lucani.
Monitoriamo i risultati delle nostre politiche per superare le criticità, valutiamo i potenziali effetti ancor prima di partorirle (azione controfattuale) per quelle che verranno. Questa, difatti, sarebbe una vera rivoluzione , tra l’altro a costo zero. Introdotta già nel 2007 con la “Carta di Matera”, firmata nella città dei Sassi da tutti i presidenti del Consiglio Regionale d’Italia e fortemente voluta dall’allora presidente Maria Antezza, oggi senatrice . Princìpi irrinunciabili che dovrebbero ispirare i nostri comportamenti ed essere assunti nel redigendo nuovo statuto regionale come strumenti virtuosi e non mezzi generatori di giudizi da cui fuggire.
Utilizziamo la forza del “memorandum sul petrolio” per infrastrutturare la Basilicata e difendere anche un settore strategico come quello dei trasporti, sosteniamo la vertenza con il rinnovato Governo centrale avviata da Ferrosud, Ansaldo Sts e Firema per recuperare un mercato che può rilanciarci a livello nazionale ed intenzionale. Non distraiamo risorse dalle Aree programma, anzi, acceleriamone i processi , chiediamo conto dell’intesa con l’Agenzia Spaziale (ASI) affinchè, facendo partire gli investimenti promessi, possa riportare linfa vitale ad un tessuto imprenditoriale di contenute dimensioni ma con un enorme potenziale tecnologico ed un know how di spessore che garantiscono, anche in questo caso, competitività finanche a livello mondiale.
Dobbiamo crederci, così come dobbiamo credere nel Welfare per correggere le debolezze sociali e nella tutela dell’ambiente per non indebolirne le ricchezze; la legge finanziaria 2012 destina considerevoli poste economiche per gli interventi a sostegno. Mi auspico, dunque, l’approvazione dell’ emendamento alla manovra finanziaria relativo alla rimodulazione del ticket sanitario, per poter riaffermare quel concetto di progressività della tassa che ripristina l’equità degli interventi: chi ha di più può e deve, in questa contingenza, dare di più.
Una nota in conclusione: talvolta mi avete visto scrivere messaggi di speranza, altre volte mi avete visto sfumarli con note “romantiche”, altre volte ancora ovattarli con la retorica, di rado ci avete visto pure sbaionettare sentenze; sempre, lo abbiamo fatto con la voglia (immensa e sincera) di rilanciare questa terra; noi continuiamo a volerlo fare…please, join us! In tema di UE…

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