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martedì 12 febbraio 2013

OGGI SCIOPERO NAZIONALE DEI GINECOLOGI E DELLE OSTETRICHE

Stop alle attività programmate, agli esami e alle visite. Garantite solo le urgenze. La protesta contro il dilagare del contenzioso medico legale e le condizioni dei punti nascita a rischio dopo i tagli della spending review
Oggi sono in sciopero i medici dipendenti del SSN che operano nei punti nascita, nei consultori familiari e negli ambulatori ostetrici del territorio e tutti i medici e operatori delle professioni sanitarie che hanno voluto aderire, con la formula dello “sciopero di solidarietà”, che consente di partecipare allo sciopero a tutti i lavoratori che vogliono manifestare la loro solidarietà nei confronti delle rivendicazioni di altri lavoratori.
FESMED – Federazione Sindacale medici Dirigenti
AOGOI - Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani 
SIGO - Società italiana di ginecologia e ostetricia 
AGUI - Associazione ginecologi universitari italiani 
AGITE - Associazione ginecologi territoriali 
SIEOG - Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica e metodologie biofisiche 

AIO - Associazione italiana di ostetricia
hanno proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore, per la giornata del 12 febbraio, perché vogliono gridare: 
BASTA alla “medicina difensiva”, esercitata eccedendo nella prescrizione degli esami diagnostici, con un inevitabile incremento dei costi a carico del paziente e del S.S.N. che vengono stimati tra i 10 e i 14 miliardi di euro/anno. Questa piaga limita la sperimentazione, blocca l’innovazione, la scienza medica non progredisce e tutti ne paghiamo le conseguenze. 
BASTA alle polizze assicurative che hanno raggiunto prezzi insostenibili e tendono a crescere in maniera esponenziale. Un medico specialista in Ostetricia e Ginecologia, anche in attesa di occupazione, deve pagare prezzi elevatissimi per ottenere una polizza che lo assicuri per la responsabilità professionale e nessuno vuole assicurare i medici hanno già subito dei sinistri.
NON ACCETTIAMO le sentenze come quella della Corte di Cassazione, del 2 ottobre 2012, che ha riconosciuto un indennizzo ad una neonata affetta da Sindrome di Down, perché la sua è una “vita che merita di essere vissuta meno disagevolmente”. E’ forse il medico il responsabile della sua anomalia congenita!
NON VOGLIAMO assumerci i supplementi di rischio dovuti alla mancata messa a norma dei punti nascita, come previsto dall’accordo Stato/Regioni del 16 dicembre 2010. In molti punti nascita si continua lavorare in regime di pronta disponibilità, senza le dovute garanzie di pronto intervento medico a salvaguardia della madre e del bambino. 
CONSIDERIAMO insufficienti e confuse le modifiche alla normativa introdotte dal cosiddetto “Decreto Balduzzi”, convertito nella legge 189/2012, che lungi dal contribuire alla soluzione del problema, hanno aggiunto ulteriori complessità alla materia. 
Nonostante la vastità e la gravità del problema abbiamo constatato, con vivo rammarico, che le forze politiche ripongono uno scarso interesse nella questione e ad eccezione di alcune promesse generiche, ignorano questo problema o la evitano, come se non fosse di rilevanza sociale ed economica nazionale, per il vulnus che porta al rapporto medico/cittadino e alle finanze pubbliche.
Chiediamo 
ai partiti politici di inserire nei rispettivi programmi elettorali, per le prossime elezioni politiche, i seguenti problemi:
la messa in sicurezza dei punti nascita in tutto il territorio nazionale il contenzioso medico-legale in campo sanitario, avanzando proposte per il suo superamento da adottare immediatamente dopo la formazione del nuovo Governo. In occasione della giornata di sciopero, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi di quanto previsto all’articolo 1 della Legge 146/90 e successive modificazioni e negli Accordi sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero della dirigenza medica e veterinaria del SSN sottoscritto il 26 settembre 2001. 
Hanno aderito alla protesta le seguenti OO.SS. e Società scientifiche: AAROI-EMAC - Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani; CIMO ASMD - Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri; SUMAI ASSOPROF - Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana; CIC - Collegio italiano dei chirurghi; CECOS Italia - Terapia della sterilità e Fecondazione assistita; SIOS – Società italiana ospedaliera sterilità; Associazione Scientifica ANDRIA; SIFES e MR - Società italiana di fertilità e sterilità e Medicina della Riproduzione.
Regione Basilicata:
PUNTI NASCITA: L'accordo stato regione del 16/12/2010 recepito dalla dgr 449/2011con la quale la regione riorganizzava la rete dei punti nascita in Basilicata, stabiliva la chiusura dei punti nascita al di sotto dei 500parti/anno. Quindi Villa D'agri ( <300 .="" accordo="" al="" alla="" attraverso="" avanzate="" avrebbero="" aziende="" br="" carenza="" chiudere="" chiusure="" comitato="" cosa="" dall="" dalla="" dalle="" degli="" deroghe="" di="" dovuto="" e="" ed="" enormemente="" espressamente="" il="" in="" ma="" nascita="" non="" normativa="" o="" ossequio="" palese="" parti="" percorso="" personale="" policoro="" prevista.="" previsti="" proroghe="" regionale.="" regione="" richieste="" rilevati="" sanitarie="" solo="" sono="" sotto="" standard="" state="" strutture="" tali="" vengono="" vi=""> Chiediamo quindi di dare atto alla piena attuazione di quanto previsto dalle normative adeguando,tra l'altro, tutti i punti nascita agli standard previsti.
AUTOASSICURAZIONE: 
Manca un quadro completo e dettagliato sugli errori e i relativi casi di contenzioso nella sanità: “Forse troppe le fonti e pochi i dati aggiornati e attendibili su quella che viene definita “malasanità”. Il difficile rapporto tra assicurazioni e sanità che negli ultimi anni ha visto profilarsi una frattura sempre più netta tra i due mondi, e ha portato le compagnie assicuratrici a vedere ospedali e professionisti del settore come soggetti troppo rischiosi e difficili da assicurare. Il risultato è che lo strumento dell’autoassicurazione è sempre più utilizzato per garantire il rischio sanitario delle proprie strutture. 
NELLA NOSTRA REALTA’:
Con D.G.R. n. 983 del 24 luglio 2012 la Regione Basilicata ha istituito il Dipartimento Interaziendale per la gestione diretta dei sinistri RCT nella sanità lucana quale modello gestionale del rischio per responsabilità civile. Il Dipartimento sarà supportato da un esperto in materia assicurativa e da un loss adjuster esperto nella liquidazione del danno e nell’estimo assicurativo. 
L’ASM ed l’ASP sono passati al modello dell’autoassicurazione dal 1° luglio 2012, il CROB dal 1° dicembre 2012 e l’A.O.R. San Carlo dal 1° febbraio 2013.
Con l’autoassicurazione aziendale nulla cambia per i dipendenti in termini di garanzie, in quanto saranno le Aziende, con le risorse di bilancio appositamente accantonate, a risarcire gli eventuali danneggiati, fatti salvi i casi di dolo o colpa grave, così come previsto anche in presenza di una copertura assicurativa. 
Manca in Regione un sistema di standard definiti come criteri di eccellenza. Fesmed propone di avviare e consolidare un sistema di accreditamento delle strutture ospedaliere partendo da un rating per ogni reparto specialistico,ovvero un processo secondo cui si valuta che una determinata organizzazione sanitaria rispetti standard specifici a garanzia degli operatori e dei pazienti.
Urge un Tavolo tecnico tra assicurazione e sanità e la funzione di Risk Management in tutti gli Ospedali (Gestione integrata del rischio con riconoscere l’errore come una opportunità di miglioramento)con riduzione della medicina difensiva e dei costi in sanità.

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