Il crollo dell’arcata del viadotto sulla strada Provinciale 176 che da Craco porta a Pisticci ha anticipato soltanto di poche ore la frana che ha bloccato la Provinciale 144 che da Montesano porta a Moliterno. Soltanto il caso ha evitato incidenti gravi, ma la situazione ora è davvero preoccupante perché in entrambe le situazioni ad essere coinvolte sono molte famiglie e tante aziende agricole che vedono allungarsi di molto i tempi di percorrenza per diverse destinazioni. Ad esempio, chi da Craco vuole raggiungere la Basentana o la Val d’Agri da Pisticci vede un percorso aumentato di almeno 40 Km, dovendo raggiungere prima la 106 Jonica. Lo stesso succede per la percorrenza tra Vallo di Diano e Val d’Agri, anche se questo problema è più facilmente risolvibile.
“La Provinciale 176 è solo un esempio dello stato di abbandono della viabilità locale e regionale” ha detto il Presidente della Coldiretti di Pisticci Franco Vitelli. “Rappresenta un’arteria che ha quasi un secolo di storia, con molti ponti in pietra del periodo fascista, e che raramente ha visto interventi anche soltanto ordinari di manutenzione. Spesso gli agricoltori hanno tamponato problemi intervenendo direttamente e a proprie spese sugli argini dei corsi d’acqua e sistemando tratti di strade impercorribili. Non ci può essere agricoltura ed economia in generale in questo stato di abbandono”.
“L’agricoltura non merita tutto questo, soprattutto in un momento storico che vede il settore primario farsi da traino per l’economia locale e caratterizzato da un ritorno alla propria cultura che è essenzialmente rurale”.
Il Presidente della Coldiretti Materana Piergiorgio Quarto così conclude: “La Coldiretti di Matera ha inviato una missiva agli enti preposti alla manutenzione della Provinciale 176, per invitarli a mettere in campo tutto quanto è necessario a risolvere il problema in tempi rapidi. La situazione delle arterie lucane, dalle statali alle provinciali fino alla piccola viabilità rurale, è davvero grave e necessita di una forte presa di coscienza da parte della politica nazionale e regionale. E’ una delle concause dello spopolamento della nostra regione. Soltanto una viabilità degna di questo nome può far uscire dall’isolamento molti comuni e un investimento in tal senso può dare risultati non misurabili in termini di mancato abbandono del territorio e stimolo alla intrapresa in campo artigianale e soprattutto agricolo”.
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