Confapi Matera, senza voler entrare nel merito della vicenda giudiziaria del sig. Castellano ancora in fase cautelare e pre-processuale, e ribadendo quanto già evidenziato all’ENI, rileva che oggi tutte le aziende del gruppo, amministrate da un nuovo management, sono pienamente operative ed in grado di garantire la continuità nella gestione e la regolare erogazione dei servizi oggetto delle specifiche attività d’impresa.
L’Associazione precisa che un “blocco” delle attività sui contratti in corso con l’ENI avrebbe ripercussioni drammatiche su tutte le aziende del Gruppo Castellano, aggravando la già precaria situazione occupazionale della nostra regione, atteso che il Gruppo Castellano medesimo, con un fatturato di oltre 34 milioni nel 2012, sviluppa oltre il 70% del proprio volume dei ricavi verso lo stesso gruppo ENI, dando occupazione a circa 200 dipendenti.
Del resto, l’indagine penale in corso attiene ad un’attività specifica che non ha nulla a che vedere con le attività svolte per conto dell’ENI.
Per questi motivi Confapi Matera, per il ruolo di responsabilità rivestito dall’ENI all’interno della nostra regione, chiede di valutare con attenzione i riflessi di tali provvedimenti di sospensione che colpiscono delle strutture produttive, con nuovi organi di gestione, per vicende giudiziarie personali ancora in fase di indagine e tutte da dimostrarsi.
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