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martedì 12 febbraio 2013

Documento congiunto crisi edilizia, la Provincia di Matera solidale con le sigle imprenditoriali e sindacali

L’ulteriore aggravamento della crisi del comparto costruzioni deve essere contrastata adesso. Una priorità che risponde al grido d’allarme lanciato dalle sigle imprenditoriali e sindacali del settore che a un anno di distanza dalla manifestazione degli Stati generali delle Costruzioni tornano con un documento ancora più preoccupante. Uno status quo disastroso che la Provincia di Matera ha sempre denunciato e che è pronta a contrastare tutti insieme, così come richiesto dagli attori protagonisti degli Stati generali ai quali ha già inviato una nota di adesione.
“Oggi – ha dichiarato il presidente della Provincia di Matera – lo stato dell’edilizia lucana è decisamente peggiorato, i dati non lasciano ben sperare e al contrario fanno temere un tracollo definitivo. Tanto il mercato privato delle costruzioni quanto quello delle opere pubbliche continua a registrare valori con segno meno. Contrazione paurosa che ha comportato una caduta dei livelli produttivi e, di conseguenza, di quelli occupazionali di una regione già ostaggio di mutamenti economici e sociali non propriamente positivi.”
“Bene ha fatto il segretario della Feneal Uil Palma – ha proseguito Franco Stella - a evidenziare l’invecchiamento del settore che negli ultimi dodici anni non ha registrato l’ingresso di energie e professionalità nuove se non attraverso contratti atipici spesso rigorosamente non in regola. Una involuzione che ci è costato in questo primo trimestre oltre 13 mila perdite, tra dipendenti e stagionali, che non può proseguire.”
“Lo sviluppo di una regione non può prescindere da investimenti importanti nel settore delle grandi opere pubbliche. In particolare la Basilicata, - ha evidenziato l’assessore alle Reti e infrastrutture strategiche, Angelo Garbellano - anche per la posizione geografica e il conseguente ruolo da protagonista che potrebbe giocare nello scenario euro-mediterraneo, deve liberarsi dell’isolamento viario e dall’arretratezza strutturale in cui versano la stragrande maggioranza dei suoi edifici pubblici. La messa in sicurezza, tanto degli edifici scolastici quanto delle arterie viarie è la priorità sulla quale proviamo a concentrarci, ma il Patto di stabilità e i tagli statali ce lo impediscono. È necessario trovare nuovi canali di finanziamento, oltre che pensare seriamente a un allentamento del Patto o alla sua stessa cancellazione, che consentano agli enti di occuparsi della manutenzione ordinaria, di quella straordinaria, passando per le grandi opere sulle quali sono stati già registrati impegni ufficiali. Il raddoppio della Matera-Ferrandina, per esempio, non può limitarsi a dei piccoli interventi, serve una riqualificazione complessiva. Anche la Bradanica ha bisogno di riprendere i lavori.”
“Questa Provincia, tra circa due settimane ricorrerà l’anniversario dell’ultima emergenza, presenta una situazione infrastrutturale gravemente compromessa, - hanno concluso il presidente Stella e l’assessore Garbellano – una condizione che può essere estesa ad altri settori che interessano la vita delle comunità e dei singoli cittadini. Disagi sociali ed economici forti ai quali rispondere con azioni concrete, partendo dalle proposte che il documento programmatico ha rimesso alla responsabilità di tutte le istituzioni.”

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