MARUGGI: DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE POLMONARE, UN PROGETTO INCLUSIVO CHE COINVOLGE IL SISTEMA SANITARIO E LA SOCIETÀ CIVILE

"Sarebbe bello smettere di fumare. Intanto, però mi controllo". E’ bello e chiaro lo spot della campagna “10 secondi per la vita” realizzato in pochi giorni grazie alla generosa disponibilità di Rocco Papaleo – con la sua cifra di understatement e autoironia - per divulgare Cosmos 2, il progetto di ricerca per la diagnosi precoce del tumore dei polmoni, promosso dall’Istituto europeo di Oncologia di Milano e che vede tra i sei partner nazionali anche il San Carlo di Potenza. Mille cittadini lucani, di età compresa tra i 55 e i 75 anni, accaniti fumatori o ex, parteciperanno a questa attività che punta, con una tac a spirale a bassa radiazione e un esame genetico del sangue, a individuare tumori asintomatici ai polmoni. Con il risultato, ha spiegato la direttrice del progetto, la chirurga toracica Giulia Veronesi, di moltiplicare le possibilità di sopravvivenza dal 15 al 70%. 
Il progetto è stato presentato stamattina, in un affollato auditorium del San Carlo, alla presenza dei tanti partner che hanno già aderito: dalla Prefettura alla Uil, dal Tribunale dei diritti del Malato alla Federfarma, dall’Ordine dei Medici e dei Farmacisti all’Università della Terza età, dalla Fidapa all’associazione Freedom. E del resto una campagna volontaria di prevenzione richiede il sostegno di un’ampia rete sociale e territoriale: il direttore generale Maruggi, nell’introdurre il meeting, ha avuto un saluto e un ringraziamento per tutti. “Non è propriamente uno screening – ha spiegato il dg del San Carlo – ma un’indagine significativa su una patologia legata a un vizio su cui, contro ogni aspettativa, l’intervento legislativo si è rivelato efficace, modificando in modo rilevante comportamenti ben radicati. Una buona iniziativa che si connette a una salda tradizione regionale in tema di screening e che vede il San Carlo unico partner per il Mezzogiorno”. 
“Abbiamo scelto – precisa il dg Maruggi – di coinvolgere la società civile in un progetto inclusivo, secondo una modalità multicanale ma in cui è fondamentale il supporto della Regione e del sistema sanitario lucano. La presenza dell’Asp e del Crob non è quindi un semplice atto di cortesia ma il segno forte di una condivisione del progetto. Così come è fattore strategico per il successo dell’iniziativa il contributo e la capillare partecipazione dei medici di famiglia”. “Altrettanto forte e ampia – ha concluso Maruggi – la condivisione all’interno dell’Azienda ospedaliera, con la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, che coinvolge oncologia, pneumologia, chirurgia toracica, le psicologhe, il dipartimento dei servizi diagnostici, la fisiopatologia respiratoria di Pescopagano. Siamo attrezzati per coprire l’intera filiera del progetto: infatti, a partire dall’accordo con il Regina Elena di Roma e l’urologo Gallucci, abbiamo avviato il percorso per munirci del robot per la chirurgia mininvasiva, uno strumento multidisciplinare i cui risultati importanti nel campo dei tumori ai polmoni sono stati ben evidenziati dalla dottoressa Veronesi. Devo ringraziare, infine, in modo particolare, i due medici che sono promotori dell’iniziativa, Scarano e Maroscia. Il loro entusiasmo è stato contagioso e, si sa, i progetti marciano sempre sulle gambe degli uomini”. 
Possono prenotarsi per partecipare all’iniziativa i cittadini lucani con più di 55 anni che hanno fumato per 30 anni almeno 20 sigarette al giorno. La prenotazione va effettuata al n. 0264107700.