“Solo qualche giorno fa – continua - siamo riusciti a sollecitare insieme, istituzioni, associazioni datoriali e sindacati, un punto di svolta sull’annosa questione dell’ex Club Med di Pisticci, richiedendo alla fine un crono-programma delle attività fino alla stagione 2013, tempo in cui la struttura, come ha promesso il direttore generale di Italia Turismo, De Romedis, dovrebbe entrare a regime. Mi auguro che questo accada, ma non mi limiterò agli auguri: è mia responsabilità di consigliere regionale vigilare sulle diverse fasi del progetto e delle azioni a tutela del territorio, delle sue imprese e dei lavoratori”.
“Il Distretto Turistico – prosegue il consigliere - si presenta dunque come un’opportunità purché non lo si consideri un contenitore vuoto. Piuttosto riempiamolo di contenuti, a partire dai servizi di trasporto, logistici, commerciali di cui ha bisogno. E credo che tra le priorità ci sia il completamento in tempi brevi dell’aeroporto Mattei a Pisticci senza il quale pensare di accrescere i flussi turistici specie del Nord ed esteri è impossibile. Solo in minima parte e in via transitoria il servizio bus-navetta di collegamento costa ionica-aeroporto di Bari può aiutarci ad intercettare nuovi turisti che rinunciano alla vacanza sullo Jonio lucano proprio per a mancanza di una struttura aeroportuale, per non parlare dei servizi ferroviari”.
Secondo Benedetto inoltre “la trasversalità del turismo ad altri settori economici del territorio che hanno bisogno di ossigeno è più che una buona ragione per portare avanti seriamente questa iniziativa coinvolgendo le Amministrazioni Comunali e tutti i soggetti sociali. Il turismo può far molto per supportare l’agro-alimentare regionale, valorizzando prodotti e luoghi di produzione in tutti i ‘contesti dell’accoglienza’, e viceversa anche l’agro-alimentare è una straordinaria pista di lancio per lo stesso turismo. E questo perché i nostri prodotti tipici e di qualità – grazie alle politiche di marchio e di tracciabilità – sono espressione di una precisa identità territoriale. Ma sappiamo anche che l’artigianato è una efficace ‘scorciatoia’ per raggiungere i tanti luoghi della nostra cultura e della nostra storia, oltre che un tessuto connettivo fra il turismo e l’agroalimentare, dove l’arte di far bene dà il meglio di se”.
“La Cultura tiene insieme tutto questo. Le tradizioni locali – continua - non ci mancano e vanno comunicate nel contesto nazionale e globale seguendo un percorso omogeneo. E’ su questo che il Distretto deve impegnarsi e lavorare. E’ un modo per innovare l’economia appellandosi all’originalità dell’offerta e quindi spostando la competizione fra imprese ben oltre il fattore prezzo. Il nostro territorio ha risorse ambientali e naturali importanti. Ha la gastronomia, ha l’artigianato. Ha quindi tradizioni e valori locali da proporre e promuovere al meglio in chiave globale, affinché ne possa trarre vantaggio l’intera comunità.
Condivido – conclude Benedetto – l’indicazione di Giuseppe De Rita, presidente del Censis: il problema oggi non è solo quello di sostenere le aziende nel mettere in atto strategie di mercato innovative per trovare mercati sempre più lontani , ma è anche quello di riorganizzare gli equilibri interni dei territori".