L’iniziativa che si è concentrata su un tema importante e di grande valenza prospettica, ha anche affrontato il ruolo che gli agricoltori del nostro territorio possono svolgere non solo come importante volano per il rilancio economico della Basilicata ma anche come “primi ed indiscussi” manutentori di un territorio, quello della nostra regione, che risulta caratterizzato da una naturale fragilità e che spesso viene colpito da avversità atmosferiche.
D' importanza rilevante sono state le istanze proposte dal presidente Coldiretti Piero Quarto e dai direttori Brillante e D'Alessandro al fine di accelerare le procedure di difesa e messa in sicurezza dei luoghi interessati dall'alluvione, utilizzando i 14,5 milioni di euro oggi a disposizione del commissario De Filippo.
Espliciti sono stati gli impegni assunti insieme al Presidente della Regione e all’assessore Mancusi sulla previsione di destinare risorse al ristoro delle imprese agricole colpite dalle calamità e sulla velocizzazione delle procedure amministrative.
Tali azioni, nello scenario nazionale, si integrano coerentemente con il Disegno di Legge della senatrice Maria Antezza intervenuta alla manifestazione, finalizzato, tra l’altro, alla gestione dei terreni demaniali da parte di giovani agricoltori che intendono svolgere questo nobile ruolo utile non solo al rilancio economico del settore ma anche ad avviare azioni importanti di salvaguardia e manutenzione del territorio in maniera efficace e sostenibile nel rispetto del principio della funzione sociale dell’impresa agricola e dell’agricoltura quale "bene pubblico" da salvaguardare e preservare.
Il rafforzamento e lo sviluppo del sistema agricolo della Basilicata è una delle strategie prioritarie del Partito Democratico e del gruppo PD in Regione Basilicata, testimoniato dall’attenzione prodotta all’interno della conferenza programmatica in corso da mesi sul territorio regionale .
Su tale settore il rafforzamento dell’iniziativa politica interistituzionale potrà contribuire concretamente a determinare scelte efficaci nella costruzione di quel nuovo modello di governance in agricoltura da tutti atteso.
