Oggi esponenti della maggioranza piangono lacrime di coccodrillo: Bradascio si dimette da Presidente della IV Commissione e Cifarelli annuncia di voler impugnare le autorizzazioni appena concesse dal governo. Il M5S Basilicata non sta con le mani in mano e, dopo aver spinto al massimo per la deliberazione sui quesiti referendari su art.35 Decreto Sviluppo e art. 38 Sblocca Italia (avremmo voluto di più con l’inserimento dei quesiti che abrogavano le norme pro inceneritori e gasdotti), propone al Consiglio Regionale di avviare un ricorso al TAR contro i due decreti che autorizzano la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Ionio settentrionale anche al di sotto delle 12 miglia marine. Dalle lacrime di coccodrillo si passi ai fatti e si metta in campo ogni azione utile a fermare questo attacco continuo alla nostra terra. Pittella, Cifarelli e lo stesso Bradascio abbiano il coraggio di reagire alle prepotenze dei loro diretti superiori. Il possibilista Bubbico merita una risposta immediata. La terra e le coste lucane non devono essere oggetto di un esperimento così drammatico e scellerato. Lo stesso Dario Franceschini (tra coloro che hanno concesso l’ autorizzazione a Shell), deve capire che i 28 milioni di Euro stanziati per Matera non sono certo un passpartout per distruggere il territorio della nostra regione. E dietro l’angolo c’è anche l’incubo del deposito unico di scorie radioattive subdolamente sponsorizzato da personaggi spuntati come funghi (atomici), dei quali non si sentiva assolutamente la mancanza. Il Consiglio Regionale si è preso una settimana per riflettere sulla mozione da noi proposta. Chissà, magari, questa volta ci stupiranno veramente e la mozione verrà approvata all’unanimità.
Qui testo mozione
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
M5S Basilicata - Gruppo Consiliare
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