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mercoledì 6 febbraio 2013

La Cisl chiede un incontro urgente al governo per affrontare l'emergenza. Senza nuove risorse si rischia un nuovo caso esodati

Il segretario generale della Cisl Basilicata Nino Falotico esprime forte preoccupazione per la decisione assunta dall'Inps di bloccare le anticipazioni sulla cassa in deroga e le liste di mobilità, con gli annessi sgravi contributivi per la ricollocazione, “situazione che sta determinando grande apprensione tra i lavoratori espulsi dai cicli produttivi, specie nei territori colpiti da processi di desertificazione industriale. Ci arrivano infatti numerose segnalazioni di lavoratori licenziati – spiega Falotico – che in queste settimane si sono visti respingere la domanda d'iscrizione alle liste di mobilità e con essa la possibilità da parte delle aziende di beneficiare degli sgravi contributivi collegati allo status di iscritto alle suddette liste”.
“Altrettanto grave è la decisione di estendere il blocco degli sgravi per l'assunzione dei lavoratori che sono già iscritti alle liste di mobilità, misura che rischia di compromettere – secondo Falotico – la ricollocazione di decine di miglia di lavoratori che si vedrebbero condannati alla disoccupazione perenne. Non meno preoccupante è la decisione del ministero del Lavoro e dell'Inps che con due circolari hanno bloccato le pratiche relative alla cassa integrazione in deroga del 2012 con la sostanziale interruzione dei pagamenti. Per quanto ci riguarda il monitoraggio dei flussi di spesa non può compromettere il futuro di chi ha perso il posto di lavoro e la sacrosanta aspettativa di trovare una nuova occupazione”.
“È evidente che alla base del blocco – spiega il segretario della Cisl lucana – c'è una sostanziale sottovalutazione da parte del governo delle dimensioni macro del fenomeno e la relativa sottostima delle risorse necessarie alla copertura di tutte le richieste, così come denunciato in tempi non sospetti dalla Cisl. La Cisl Basilicata chiede pertanto al governo uno sforzo ulteriore rispetto a quelli già messi in campo nei mesi scorsi e, da ultimo, rispetto a quanto stanziato nella legge di stabilità 2013. Si tratta di dare un immediato via libera all'Inps per mettere in pagamento le tranche di ammortizzatori in deroga a chiusura del 2012, nonché di recuperare le risorse necessarie per rendere i pagamenti possibili anche nelle Regioni che hanno denunciato l'insufficienza delle risorse”.
“Il monitoraggio e la selettività della spesa, pur ragionevoli in prospettiva futura nell'attuale contesto di finanza pubblica, non può essere scaricato sic et simpliciter sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie. A seguito delle pressioni sindacali il ministero del Lavoro nei giorni scorsi ha dato rassicurazioni circa la volontà di affrontare e risolvere il problema, ma per quanto ci riguarda consideriamo della massima urgenza la convocazione di un tavolo di confronto tra sindacato, Inps, Regioni e ministero del Lavoro per un esame della situazione e per adottare determinazioni utili alla risoluzione dei problemi aperti nelle singole realtà regionali. Intanto – conclude Falotico – sarebbe opportuno che i partiti impegnati nell'attuale campagna elettorale si esprimano in modo chiaro circa i propri intendimenti in proposito al fine di assicurare la necessaria copertura finanziaria”.

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