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mercoledì 7 novembre 2012

Forestazione, verso lo sblocco del turn-over

Ma restano problemi di natura gestionale dopo il passaggio delle competenze alle aree programma. Fai, Flai e Uila sollecitano il pagamento delle spettanze arretrate Potenza, 7 novembre 2012 – Le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil esprimono soddisfazione per l'apertura delle procedure di rinnovo del turn-over nel settore dalla forestazione, ma esprimono ancora forte preoccupazione per i ritardi che si continuano a registrare nel pagamento dei salari arretrati ai lavoratori forestali. La Regione Basilicata ha pubblicato nei giorni scorsi gli elenchi, suddivisi per ex comunità montane, degli ammessi ai test di selezione per i corsi di formazione degli addetti al settore forestale, elenchi che sono consultabili sul sito della Regione. 
Per i segretari generali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello “lo sblocco delle procedure concorsuali per il turn-over è una buona notizia perché rispetta un preciso impegno assunto dalla giunta regionale con i sindacati e perché potrà offrire una dignitosa opportunità di lavoro a circa 300 disoccupati in un territorio che si conferma purtroppo particolarmente avaro di opportunità occupazionali. Il turn-over – continuano i tre sindacalisti – consente inoltre di ringiovanire una platea che negli ultimi anni si è andata notevolmente assottigliando e pone le basi di un modello gestionale che, per quanto ci riguarda, dovrà essere sempre più improntato a criteri di efficacia ed efficienza polarizzando gli interventi sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e sulla valorizzazione del patrimonio forestale regionale, anche in un'ottica di progressiva integrazione con le filiere produttive legate allo sfruttamento delle risorse legnose e al riuso in chiave energetica degli scarti di lavorazione forestale”. 
Secondo i segretari di Fai, Flai e Uila “la forestazione resta una fondamentale funzione pubblica, ma esistono notevoli margini per sviluppare una vera e propria filiera verde, imperniata sulla cooperazione pubblico-privato che faccia del patrimonio forestale della Basilicata una straordinaria opportunità di sviluppo e lavoro nei territori montani”.
Per Lapadula, Esposito e Nardiello “restano però da risolvere le problematiche di natura amministrativa che si sono venute a creare a seguito del passaggio delle competenze dalle comunità montane alle aree programma, passaggio che sta provocando notevoli disagi ai lavoratori per effetto dei continui ritardi nel pagamento delle spettanze”. Da qui la richiesta di Fai, Flai e Uila di “un momento di confronto con le aree programma e la Regione Basilicata per individuare i necessari correttivi al fine di rendere più fluida e tempestiva la gestione di tutto il settore forestale evitando asimmetrie amministrative e disparità di trattamento tra i lavoratori”.

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