La maggioranza dei cittadini non sa ancora cosa ma soprattutto se andare a votare. I sondaggi realizzati in questo periodo, quindi, sono falsati da questo dato. Probabilmente tra di loro c’è anche chi ha partecipato alla straordinaria stagione di mobilitazione che tra il 2009 e il 2010 ha portato a manifestare milioni di persone, con piazze che chiedevano cose semplici: la risoluzione del conflitto di interessi, nessun bavaglio alla stampa e al web, la fine dei comportamenti lesivi della dignità delle donne, un futuro occupazionale sicuro per i giovani, lavoro per tutti. A questi dobbiamo aggiungere il “popolo dei referendum” che ha ribadito, col voto, che l’acqua deve restare bene comune, il rifiuto del nucleare e l’abolizione del privilegio legato al legittimo impedimento. Senza dimenticare il milione e duecentomila persone che hanno firmato contro il vergognoso Porcellum. In questo scenario, un nuovo progetto politico è possibile. Il Csail -Indignati Lucani – spiega il presidente Filippo Massaro – aderisce all’appello di Gianfranco Mascia (Popolo Viola) per utilizzare il metodo più partecipativo possibile in modo da dare la possibilità di mobilitare molti dei cittadini che hanno in mente di starsene a casa, piuttosto che andare a votare “turandosi il naso”. Un progetto politico che è destinato a scongelare dal freezer energie democratiche e civili rappresentate dai tanti movimenti popolari presenti in Basilicata destinati altrimenti a finire nell’astensionismo. Per noi del Csail-Indignati Lucani sono proprio i movimenti dei cittadini che devono contare di più nella squallida politica e nelle istituzioni regionali, locali e nazionali. L’appello di Mascia si basa su alcuni semplici “Basta”.
Basta al precariato ma più occupazione per tutte e per tutti e difesa
dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Basta ad una giustizia che consente a potenti e ricchi un trattamento
diverso rispetto agli altri cittadini umili e indifesi.
Basta alle discriminazioni di genere e di orientamento sessuale.
Basta alle spese militari ma ridistribuzione delle spese statali a favore del welfare.
Basta privilegi al Vaticano.
Basta alle leggi bavaglio ma incentivi a favore della rete e della diffusione di Internet.
Basta all’Europa della finanzia e dei finanzieri ma una politica europea dei e per i cittadini.
Basta alle grandi opere inutili ma investimenti a favore dell’ambiente e delle energie rinnovabili.
Basta alle interferenze religiose e statali sui diritti individuali e civili.
Basta ai privilegi della losca casta politica ma trasparenza, limite a stipendi, abolizione dei vitalizi, incompatibilità delle cariche e scelta partecipativa dei candidati per ogni elezione amministrativa e politica.
Basta alla classe politica ladra incapace cinica e collusa che ha governato per diversi lustri e ha condotto l’Italia sull’orlo del baratro.
Filippo Massaro,Csail-Comitato Indignati Lucani
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