Cento giorni di lotta per l’Ospedale di Tinchi
di Giuseppe Coniglio
TINCHI DI PISTICCI- Dura da cento giorni ormai il presidio permanente sul tetto più alto dell’ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi e non si intravedono ancora segnali concreti e tangibili di una benché minima soluzione del problema né risposte da parte delle istituzioni regionali agli impegni assunti con l’Ente comunale di Pisticci e con il Partito Democratico locale e regionale lucano. Ma i due comitati in lotta per la difesa ed il potenziamento dell’Ospedale, i Cittadini-Attivi di Bernalda ed il Comitato di Pisticci non demordono e continuano imperterriti la loro battaglia, non dimostrando segni di stanchezza o di cedimento e del tutto intenzionati a proseguire lo stato di agitazione. Per onorare la ricorrenza dei cento giorni di lotta è da segnalare la lodevole iniziativa dei Padri Maristi di Marconia di celebrare questa sera, alle ore 20,30 una veglia di preghiera nella Chiesa Parrocchia di S. Maria delle Grazie di Tinchi per i malati e per l’Ospedale locale, con la partecipazione di tutti i parroci del comprensorio Tinchi-Marconia-Pisticci. I Comitati, dal canto loro, intendono ancora una volta riaffermare contemporaneamente la fiducia nel buon senso degli amministratori pubblici e di quei politici che sono veramente sensibili al bene della collettività. E nello stesso tempo riaffermano la volontà decisa e irreversibile di continuare nella lotta per garantire al territorio più popolato della Basilicata il diritto alla salute ed a non essere privato di una struttura che si è dimostrata finora essenziale ed importante per la pubblica sanità e la sicurezza collettiva. Le prospettive future auspicabili sono o per una conciliazione generale con le istituzioni, oppure la ripresa immediata di iniziative estreme per la difesa di diritti comuni. Tinchi non può e né deve chiudere. E’ l’imperativo categorico e l’obiettivo principale della lotta. Se si pensa che in Calabria non viene chiuso un ospedale con appena venti posti-letto, allora la rabbia dei manifestanti cresce ancora di più.
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