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lunedì 5 novembre 2012

BENEDETTO, RITORNA L’ALLARME EROSIONE COSTA IONICO-METAPONTINA

“Con le mareggiate degli ultimi giorni lungo la costa ionico-metapontina, specie al lido di Metaponto, è tornato l’allarme erosione della costa che registra una situazione ancora più grave per effetto di smottamenti di terreno che si sono letteralmente “mangiati” tratti di strada”. E’ quanto afferma il vice presidente del Consiglio Regionale della Basilicata Nicola Benedetto (IdV) sottolineando “la necessità di interventi immediati da parte della Regione e soprattutto adeguati a fronteggiare le situazioni di maggiore dissesto idrogeologico lungo il litorale ionico della provincia di Matera”. “E’ passato più di un anno dalla firma di un Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per lo studio e la ricerca di interventi di mitigazione del fenomeno di erosione dell’arco costiero metapontino, firma avvenuta nel luglio 2011, delegando un ruolo importante a Metapontum Agrobios, ma – aggiunge – i risultati particolarmente attesi da operatori turistici, in primo luogo i titolari dei lidi, lasciano a desiderare, mentre sono proprio i titolari dei lidi a rilanciare l’SOS alla Regione perché senza spiaggia non si fa turismo balneare. 
Uno degli interventi urgenti previsti e finanziati con l’Accordo – ricorda Benedetto – riguardava in particolare il tratto di Metaponto Lido dove il fenomeno erosivo ha nuovamente mostrato maggiormente la sua incisività e quindi, il livello di rischio associato continua a presentarsi elevato.
Quell’accordo prevedeva interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico da effettuare, tra gli altri, con la collaborazione tecnico scientifica della Metapontum Agrobios che ha messo a disposizione le consolidate esperienze nel campo della difesa del territorio e le conoscenze nei diversi comparti ambientali quali aria, acqua, suolo. E’ anche questa la prova dell’affrettata e sciagurata scelta di “congelare” Metapontum Agrobios sino a “sdoppiare” la società in struttura tecnico-scientifica e struttura di servizio all’agricoltura, mettendola praticamente in una condizione di scarsa operatività.
Non si può più perdere tempo, anzi – continua – si deve guadagnare quello perduto per dare attuazione al “Progetto di stabilizzazione della costa mediante barriera soffolta” definito già da qualche anno per la costa jonica metapontina e attuato solo parzialmente”.

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