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lunedì 19 novembre 2012

“BASILICATANET” NON PUO’ ESSERE IL GIOCATTOLINO DOC DEL DIRETTORE RIVELLI INGIUSTIFICABILI I SILENZI DEL GOVERNATORE DE FILIPPO.

LETTERA APERTA
  • AI PRESIDENTI Vito De Filippo Regione Basilicata
  • Ordine dei Giornalisti BASILICATA
  • Assostampa Basilicata 
  • Sez. Reg. CORTE DEI CONTI Basilicata
  • CORTE DI APPELLO TRIB. DI POTENZA
  • Procura della Repubblica di Potenza
  • AI DIRETTORI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE
  • AI COLLEGHI GIORNALISTI
  • Agli Editori della Basilicata 
  • Ai Sindacati di Categoria
  •  Agli Organi d’Informazione 
L O R O S E D I

“BASILICATANET” NON PUO’ ESSERE IL GIOCATTOLINO DOC DEL DIRETTORE RIVELLI INGIUSTIFICABILI I SILENZI DEL GOVERNATORE DE FILIPPO.

L’ultima “querelle” apparsa sul sito Istituzionale della Regione Basilicata, tutta personale, senza alcuna finalità informativa per la comunità regionale ed internazionale, e che non avrà appassionato più di tanto gli abituali visitatori, (il riferimento è alle notizie pubblicate in rete dalle 19.10 di ieri 17 novembre, fino alle 9.46 di stamane, con ben 6 take tra note, accompagnate da repliche, controrepliche, tra il Direttore Responsabile della testata Giovanni Rivelli e il presidente del Cseres Pietro Simonetti), devono indurre a chi di dovere, ovvero, al Governatore Vito De Filippo, a prescindere dal limitarsi a constatare dove stanno le ragioni della verità, a pretendere così per altri casi, sempre il rispetto della persona, delle Istituzioni, di chi li rappresenta, con conseguenti comportamenti etici, morali e professionali per chi è stato chiamato a ricoprire incarichi che vanno al di sopra delle tifoserie delle parti. La dura polemica divampata ancora una volta in maniera stucchevole sulla autoritaria e arbitraria gestione di “Basilicatanet”, che andrebbe anche analizzata, discussa e giudicata nei comportamenti morali, professionali, economici, nelle giuste sedi competenti (Giunta Regionale, Ordine dei Giornalisti, Assostampa, Sindacati, Corte dei Conti, Palazzo di Giustizia e quanti altri), è solo l’ultima in ordine di tempo, dopo le polemiche riportate dalle pagine del quotidiano “La Nuova del Sud”, o quelle apparse per settimane su “Controsenso”, ed altri Organi.
Le tante segnalazioni e le continue polemiche, su un’agenzia di informazione ed un sito Istituzionale, nati con lo spirito, almeno queste erano le vere ragioni, “di essere un servizio pubblico di sostegno aggiuntivo e complementare agli organi di informazione privati”, che sembrano essersi trasformati, almeno dalle parole ma anche dalle direttive del collega Rivelli, in un sito prettamente commerciale, in forte concorrenza agli altri Organi, da cui si pretende addirittura che le news debbano uscire prima rispetto agli altri, senza quindi alcun aspetto informativo, qualitativo e di pubblica utilità, ma prettamente esclusivo della notizia. Se fosse vero come sostiene il direttore Rivelli e non dovrebbe essere così, appare ancora più strano e censurabile, come una nota diramata dall’UDC Basilicata, lo scorso 13 novembre ed inviata alle redazione di Basilicatanet, intorno alle ore 18, (per averne direttamente ricevuto lamentela dallo stesso segretario Sacco) sia stata poi pubblicata sul sito Istituzionale, dal titolo “Dimissioni Mancusi, interviene il segretario UDC Sacco”, solo alle ore 10.10 del 14 novembre, dopo che la notizia era diventata già di dominio pubblico poichè pubblicata sui quotidiani ed altri organi d’informazione. Per cui caro presidente De Filippo, il suo fidato direttore Rivelli, censurabile e smentibile in ogni circostanza, farebbe bene a misurare le parole senza offendere chicchesia ed adoperarsi per utilizzare “Basilicatanet” non come il suo giocattolino personale, salvaguardando le finalità per cui è stato concepito e soprattutto nel massimo rispetto dei collaboratori “interni ed esterni”, (e ne sono, forse, tanti anche nella logica della spending review, viste poi le critiche mosse da più parti anche sulla qualità del servizio reso), che lamentano da troppo tempo e non solo nei corridoi di Palazzo, un clima di timore e di mancanza di serenità. Così’, come sarebbe anche il caso, Presidente De Filippo, sempre nella logica della massima trasparenza della P.A., che dia indicazioni al suo Rivelli, quando non sussistono giustificabili motivi di discrezionalità, di attingere per la selezione e la individuazione degli eventuali collaboratori “esterni” al lungo e dettagliato elenco dei colleghi Professionisti e Pubblicisti dell’Ordine della Basilicata, che lo stesso direttore Rivelli dovrebbe conoscere, per essere stato per anni rappresentante dell’ASSOSTAMPA di Basilicata, ed evitare che facili e guidati percorsi per alcuni, possano evitare le lunghe liste del precariato giornalistico lucano. Al Governatore De Filippo, tra l’altro, giornalista-pubblista come me e tanti altri colleghi, che dovrebbe conoscere l’etica e far rispettare la deontologia professionale, appare palese, come anche la polemica di ieri con il presidente Simonetti e quelle precedenti, di cui dovrebbe essere a conoscenza, dimostrino come lo “sbarbatello”* direttore Rivelli, abbia il senso di una gestione prettamente personale del servizio pubblico, discutibile, ma non certamente condivisibile da me, né spero dal Governatore De Filippo, né dagli altri organi competenti, dai colleghi e ne tanto meno dai fruitori del servizio.
Le questioni o le polemiche personali, possono essere sicuramente affrontate, sempre con il massimo del rispetto della persona, sui siti, sui blog, sui social network, ma non credo, Presidente De Filippo, assolutamente sui siti Istituzionali. Abbiamo ormai toccato il fondo del ridicolo, sia con i comunicati ufficiali, con i tanti chiacchiericci di Palazzo e di Via Pretoria e credo, che non essendo più giustificabili i suoi silenzi, occorre assumere decisioni anche a malincuore come per altre vicende, non solo a decoro della Sua persona ma soprattutto, a tutela dell’autorevole Ente che Lei rappresenta e che noi tutti rispettiamo. Mi auspico che tale decisione sia assunta in tempi brevi, magari tanto da battere il “record” che vanta il “Quotidiano della Basilicata”, sulle “tempestive” per alcuni e, invece, a mio avviso sempre più “strane” dimissioni del suo Vice, per come sono maturate nei Palazzi nei giorni antecedenti, con i comunicati, guarda caso, già predisposti dal solito fidato Rivelli, di dimissioni e quello dell’Interim, diramati dopo appena 120 secondi da quello, del “disgraziato”* comune amico Mancusi.
La mia lettera-aperta viene pubblicata su Lucanianews24, sulla mia pagina Facebook, Twitter e diramata a tutti gi Organi di informazione alle ore 17.35 di domenica 18 novembre. Per cui, solo da questo momento inizia il conto alla rovescia, pur sapendo che quello del “Quotidiano della Basilicata” è un record rispettabile, difficilmente superabile dalla modesta vicenda odierna, non solo per la giornata festiva ma, soprattutto, per non essere stato volutamente pilotato. 

GIANLUIGI LAGUARDIA
Direttore Lucanianews24.it

*sbarbatello (significato da Google ragazzo immaturo e inesperto che si atteggia da adulto);
*disgraziato (sempre da dizionario su Google bersagliato dalla malasorte, caduto in disgrazia);

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