Siti Unesco del Sud Italia alla Borsa turistica dei Paesi asiatici “Turismo lungo la via della seta”
Sarà il primo workshop Italia-Uzbekistan tematico, “Emozioni Unesco”, che si terrà nel padiglione dell’autorità Uzbektourism, per avviare una stretta cooperazione fra le destinazioni turistiche del Mezzogiorno tutelate dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità e quelle dell’Uzbekistan. Con 26 milioni di abitanti, l’Uzbekistan mostra due primati che devono interessare il turismo italiano: il Pil cresce a un tasso record dell’8-10 per cento annuo anche in periodo di crisi, come la Cina; gli italiani sono al primo posto tra i turisti a Samarcanda, un primato strappato allo storico flusso turistico francese. “In occasione del workshop – ha sottolineato l’assessore al Turismo, Angelo Garbellano - verrà presentato un catalogo delle destinazioni delle province che aderiscono all’Associazione e, tra queste, ampio spazio è stato dedicato anche al territorio di Matera.” “Per incentivare i flussi turistici nella nostra provincia – ha proseguito Garbellano – dobbiamo individuare nuovi sbocchi e intercettare nuova domanda. Un segmento quasi del tutto inesplorato dalle nostre politiche turistiche è rappresentato proprio dal mercato asiatico su cui dobbiamo cominciare a investire in maniera più continuativa. Un obiettivo a cui potremo cominciare a rispondere grazie ai primi rapporti, che saranno avviati durante il workshop, con i tour operator presenti alla borsa già accreditati, e provenienti da: Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Emirati Arabi, Turchia, Egitto, Repubblica Ceca, Cina, Thailandia, Malesia, India, Francia, Spagna, Svizzera.” Nel corso di questo evento il grande teatro accademico A. Navoi di Tashkent terrà il concerto “Mosaico Italiano” dedicato ai siti Unesco del Sud Italia. La delegazione Enit di Mosca sarà presente al workshop e fornirà la preziosa assistenza dell’ente turistico italiano. “L’associazione Province Unesco Sud Italia – ha evidenziato il presidente dell’Ente di via Ridola Franco Stella – è nata dalla volontà di fare impresa culturale nel Mezzogiorno valorizzando il marchio Unesco, brand la cui autorevolezza in campo della tutela delle eccellenze è nota appunto in tutto il mondo. Una visibilità che le Province Unesco stanno riuscendo a capitalizzare e a tradurre in progetti come questo a beneficio dello sviluppo delle varie economie locali.”
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