PISTICCI: Chiusa la scalinata di rione Terravecchia. MAGGIORE ATTENZIONE AL CONSOLIDAMENTO DELL’ABITATO
di Giuseppe Coniglio
Se la storia di Pisticci è stata sempre costellata di eventi franosi a causa della particolare natura argillosa del sottosuolo, è un preciso dovere di tutti gli amministratori di rimanere sempre vigili e di dare il giusto risalto alla salvaguardia ed al consolidamento dell’abitato, per evitare il ripetersi delle tristi conseguenze del passato. Ma l’impressione è che si sia abbassata la guardia negli ultimi tempi, dando spazio e maggiore rilievo ad altri settori della vita pubblica. La chiusura, nei giorni scorsi, della scalinata che collega i rioni Terravecchia e Dirupo, a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Matera, prontamente intervenuti, è emblematica in tale ottica e pone inquietanti riflessioni. L’imponente scalinata, infatti, presentava lesioni e crepe nel cemento armato, i sostegni in ferro da cui fuoriusciva ruggine, calcinacci ed uno stato generale di fatiscenza e di abbandono. Nelle ore notturne, poi, era diventata ricettacolo di sporcizia e di rifiuti, per cui percorrerle era davvero impresa ardua. Un itinerario, dunque, estremamente pericoloso, per il collegamento tra i due importanti rioni del centro storico, aggravato anche dalla carente illuminazione e dalla situazione igienica precaria. Negli ultimi tempi, il problema della scalinata, peraltro, era stato già sollevato da molti abitanti e dal sito rioneterravecchia.com. In attesa degli urgenti interventi di solidificazione e ripristino i due ingressi della scalinata sono stati intanto chiusi e transennati. La scalinata fu costruita subito dopo la frana del 1974 che causò il crollo parziale del piazzale della Terravecchia, con la navata sinistra della Chiesa Madre che rimase miracolosamente intatta, a conferma delle solide fondamenta del tempio e del consistente materiale edile impiegato per la sua costruzione, che proveniva dalla vicina cava della località Petrolla.
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