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venerdì 30 novembre 2012
PISTICCI: IL COMUNE OTTIENE DALLA PROVINCIA 200.000 EURO PER LA VIABILITA' E 60.000 EURO PER L'ALBERGHIERO DI MARCONIA
PROVINCE. IDV: GOVERNO IN CONFUSIONE. BELISARIO: “DECRETO PASTICCIATO”
Né schermaglie né giochi sulla pelle della Provincia di Matera
Se si trattasse di schermaglia politicistica sarebbe gravissimo perché si giocherebbe sulla pelle di una provincia a rischio di estinzione e si contraddirebbe lo spirito della paziente ricerca di unità delle istituzioni lucane, che già ha registrato troppe distrazioni, silenzi, quando non vere e proprie divaricazioni, e che, tuttavia, avevamo cercato di recuperare con la manifestazione dei Consigli Provinciali e comunali di Matera di domenica 11 novembre e col voto unanime del Consiglio Regionale del 13 novembre.
Se, invece, si trattasse della reale volontà di coordinare l'azione dele istituzioni lucane, non si capisce perché non lo si sia fatto in vista dell'audizione.
D’altronde, nella direzione di una concertazione unitaria va l’apprezzabile e condivisibile emendamento unitario dei senatori lucani che consente, in una regione dove vi fosse dopo il riordino una sola provincia, il mantenimento in vita di quelle Province che abbiano almeno uno dei due requisiti fissati dal Governo, che farebbe così salva la provincia di Matera (che possiede il requisito dimensionale).
La difesa della provincia di Matera non può essere occasione per tatticismi e furberie. E’ un banco di prova dell’unità regionale e della capacità della sua classe dirigente di salvaguardarla.
Chi si sottrae a questo impegno – con dichiarazioni equivoche, comportamenti reticenti, condotte omissive, acquiescenze sospette – si assume una gravissima responsabilità.
I rappresentanti delle istituzioni lucane si coordino sempre e comunque, senza recriminazioni e tatticismi, evitando anche solo l’apparenza di una divisione che potrebbe essere esiziale per l’integrità stessa della regione.
giochi ed esperimenti scientifici
Il Presidente Ass. di Strada Giovanni Moliterni
UGL BASILICATA
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, commentando il tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat che risulta essere il più elevato da gennaio 2004, cioè dall’inizio delle serie mensili.A tal scopo, per Centrella “è altrettanto indispensabile agire sul fisco con un vero alleggerimento della pressione fiscale su buste paga e pensioni, nonché a favore di aziende sane e di quelle nuove che dimostrino di voler realizzare progetti validi. Ma, tra fiscal compact, tagli alla spesa pubblica e il caos che si sta manifestando in Parlamento su materie che incidono direttamente sulla nostra economia e sullo sviluppo, persiste il timore ormai più che fondato che si stia andando nella direzione diametralmente opposta”.
Con l'avvicinarsi del mese di dicembre si entra nel vivo della discussione per il rinnovo dei Contratti metalmeccanico e FIAT
Per quanto riguarda il CCSL per i lavoratori FIAT riteniamo che sia sbagliato e controproducente continuare le trattative seguendo la scia del tavolo di FEDERMECCANICA, si rischierebbe in tal caso, di non fare cogliere le opportunità presenti al tavolo FIAT e di negare la possibilità di sviluppare la specificità necessaria che abbiamo individuato fin dalla firma del CCSL.
Nonostante la perdurante crisi economica che grava sul Paese, riteniamo che ci siano le condizioni per una rapida chiusura del CCSL FIAT, anche tenendo conto dell'opportunità che viene offerta ai lavoratori dall'accordo sulla produttività, che consente di definire aumenti gravati solo del 10% di tassazione. La FISMIC, UGLM ed ACQF propongono pertanto di accelerare il confronto sui seguenti punti:
rinviare la parte normativa ad una Commissione che dovrà concludere i suoi lavori entro la fine della vigenza contrattuale, anche tenendo conto che il CCSL è stato scritto solo un anno fa e limitandoci a recepire le novità legislative intervenute;
conglobare i 103 € in paga base dal 1/1/2013;
definire un aumento legato alla produttività a partire sempre dal 1/1/2013, che rispetti le linee del recente accordo da Governo e Parti Sociali e garantisca ai lavoratori di percepire lo stesso importo del premio pagato nel luglio 2012. Inoltre tale aumento, in virtu’ dell’intesa, sarebbe gravato solo al 10% di tasse;
stabilire due tranches di aumento dei minimi per il 2014 e 2015 in grado di adeguare le retribuzioni all'andamento previsto del costo della vita.
Attraverso questi punti è possibile, ad avviso della FISMIC, UGLM ed ACQF, realizzare rapidamente una buona conclusione del CCSL che consenta ai lavoratori ed alle lavoratrici FIAT di non vedere penalizzate ulteriormente le loro retribuzioni, già pesantemente segnate dalla CIG.
Un rinnovo rapido su queste basi, inoltre, migliorerebbe il clima delle relazioni sindacali con l'Azienda facendo un ulteriore passo in avanti sulla via della partecipazione dei lavoratori, in un momento assai critico, ma nel quale stanno partendo gli investimenti tanto attesi, a cominciare da Grugliasco, Melfi e Maserati di Modena e che interesseranno tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo nei prossimi due anni.
In questo quadro FISMIC, UGLM ed ACQF si adopereranno anche per la rapida e positiva conclusione della procedura di mobilità per 19 dipendenti aperta dalla FIP di Pomigliano, che si deve concludere senza nessun esubero. Le tre Organizzazioni Sindacali ritengono la sentenza del Tribunale di Roma particolarmente discriminatoria, in quanto se pienamente applicata, vedrebbe un’organizzazione non firmataria favorita nell’assunzione alla FIP rispetto agli iscritti dei Sindacati che hanno sottoscritto l’accordo e ai non iscritti a nessun sindacato. FISMIC, UGLM ed ACQF agiranno in tutte le sedi qualora l’applicazione della sentenza penalizzasse i propri iscritti. Infine FISMIC, UGLM ed ACQF ribadiscono il rispetto integrale dell'accordo di Pomigliano, che prevede l'utilizzo di tutta la forza lavoro esistente nello stabilimento G.B. Vico al 15 giugno 2010.
Roma, 30 novembre 2012 Le Segreterie Nazionali FISMIC, ACQF E UGLM
UGL BASILICATA
UGL BASILICATA
Per il sindacalista, “possiamo dire che i lavoratori del Don Uva di Potenza avanzano una somma pari a quattro stipendi mentre ai loro colleghi di Bisceglie ciò non accade. L’Ospedale Don Uva, fornisce un servizio altamente importante per l’assistenza socio sanitaria con i suoi reparti di Unità Alzheimer, Centri di Riabilitazione Intensiva e Estensiva, Centro Diurno Polivalente, Residenze Sanitarie e Centro Socio Sanitario di Riabilitazione, e che richiede enorme professionalità. Come UGL non possiamo sottacere – prosegue Tancredi -, esprimiamo la massima ed incondizionata solidarietà ai lavoratori del Don Uva di Potenza che per l’ennesima volta si ritrovano nella precaria situazione esistente tra cui la mancata percezione degli stipendi, causa la crisi finanziaria del suo gestore ovvero, la Congregazione delle Suore ‘Ancelle della Divina Provvidenza’. Più volte – continua il sindacalista – l’UGL Basilicata è intervenuta sia sulla stampa che attraverso l’attività istituzionale: una mozione è stata presentata in Consiglio regionale con la quale si proponeva di impegnare la Giunta regionale a presentare all’Assise una concreta proposta tesa a salvaguardare i servizi forniti dalla struttura sanitaria e i livelli occupazionali ma, non hanno ritenuto fosse un argomento da inserire negli ultimi Consigli regionali, rimandando la questione a data da destinare. Purtroppo, invece, la difficoltà finanziaria della struttura potentina si sta rilevando in maniera sempre più drammatica, colpendo proprio i lavoratori che nonostante tutto ed in maniera esemplare, continuano la loro attività con professionalità, dignità e spirito di sacrificio. Da segretario regionale – conclude il massimo esponente dell’UGL lucana, Tancredi - lancio ancora una volta un pubblico appello al presidente De Filippo affinché la Regione intervenga senza indugio per salvaguardare l’esistenza del centro riabilitativo e di tutte le risorse umane lì impegnate. Professionalità che da anni si dedicano al lavoro con spirito di sacrificio e dedizione”.
Rivelli (Sel): da Sel un voto per Bersani
UGL BASILICATA
Nel messaggio dei sindacalisti si legge che, “la vita di Francesco è stata stroncata in situazioni drammatiche. Come colleghi, desideriamo esprimere il nostro profondo cordoglio ai familiari e partecipiamo al loro dolore con umana solidarietà. La morte violenta di Francesco – concludono Giordano e Russo - a causa di una fatalità assurda, ci rattrista e ci colpisce perché, e' un altro lavoratore, giovane metalmeccanico che a soli 29 anni perde la vita svolgendo il proprio lavoro. In questi casi, purtroppo, riteniamo noi dell’UGL ch’e' impossibile trovare le parole giuste e non rimane che testimoniare un profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia Zaccaria colpita da questo grave lutto''.
Convegno petrolifero: domani volantinaggio di Bolognetti in Piazza Mario Pagano
Mancherà anche l’ottimo Scaroni, che ad ottobre, di fronte alla Commissione Industria del Senato, chiedeva “una semplificazione del quadro regolatorio, in modo da consentire le attività estrattive in particolare in quelle zone del Paese che risultano ricche di idrocarburi”.
Eppure in Basilicata a ben vedere abbiamo già semplificato moltissimo, consentendo alle fu sette sorelle di trivellare in prossimità di invasi, in zone sismiche, a rischio frana, a ridosso di centri abitati.
Ma non basta. Non bastano i circa 170mila barili al giorno che a regime estrarranno Eni-Shell e Total; l’appetito, come si suol dire, vien mangiando. E allora, mostrando qualche altro specchietto, qualche pettine e qualche perlina, e confidando sulla collaborazione di Unibas, del Gast e del fascio partitocrato-corporativo si può sempre ottenere di più. Quanto di più? E’ presto detto. Basta farsi un giretto sul sito dell’Unmig per verificare che in questo momento sono state avanzate 17 richieste di permesso di ricerca, una richiesta di concessione di coltivazione e una richiesta di concessione di stoccaggio. Se tutto dovesse andare a buon fine, la percentuale di territorio lucano coperta da attività estrattive ammonterebbe a 6160 Kmq, su una superficie totale di circa 10mila kmq. Tradotto il 62%.
Ma visto che non vogliamo farci mancare niente, nel frattempo si è aperto anche il fronte marino con le richieste riguardati la fascia jonica.
Dal 24 ottobre, come è noto, sto sostenendo l’iniziativa nonviolenta condotta da Rita Bernardini e Irene testa finalizzata a ribadire la necessità di un provvedimento di amnistia che ponga subito fine all’illegalità in cui versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria. A questo obiettivo ne aggiungo un altro: la richiesta alla Regione Basilicata di onorare quanto previsto dalle leggi della Repubblica e segnatamente dal “Decreto Ronchi” e dal codice per l’Ambiente: la creazione di una “Anagrafe dei siti da bonificare” e la messa in rete della stessa, affinché ne venga favorita la conoscenza.
Intanto, domani a partire dalle ore nove, proverò a “patrocinare” il convegno sullo sviluppo e l’utilizzo delle fonti fossili, attraverso un volantinaggio fuori all’ingresso del Teatro Stabile di Potenza. Spero di poter consegnare una copia del volantino al Ministro Clini. Notoriamente non posso contare sulle fondazioni campan-palermitane che hanno sponsorizzato il “Manifesto per il sud” del Ministro Passera, ma spero che almeno mi sarà consentito di manifestare il mio dissenso rispetto a quanto qualcuno vorrebbe prefigurare quale futuro di una regione che era e resta una delle più povere d’Italia.
Da domani a domenica a Matera la II Conferenza Economica della COPAGRI
La relazione del presidente Franco Verrascina darà il via a due giorni di approfondimenti, dibattito e proposte. Dopo i saluti delle autorità, interverranno il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il coordinatore della Commissione Politiche Agricole, Dario Stefàno, l'assessore regionale all'agricoltura, Rosa Mastrosimone ed il Commissario straordinario di AGEA, Guido Tampieri. Le conclusioni saranno del Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania. Domenica 2 dicembre sarà incentrata su una Tavola Rotonda sul tema “Il sistema creditizio ed assicurativo in agricoltura”. Ad introdurre i lavori sarà il vicepresidente vicario della COPAGRI, Alessandro Ranaldi. A seguire gli interventi del vicepresidente dell'Europarlamento, Gianni Pittella, del Presidente della Commissione agricoltura della stessa Assise, Paolo De Castro, dei Presidenti delle Commissioni agricoltura del Parlamento italiano, Paolo Scarpa Bonazza Buora e Paolo Russo, del Presidente di ISMEA, Arturo Semerari, del Presidente di Agriventure, Federico Vecchioni, e del Direttore Generale di Mediocredito Italiano, Carlo Stocchetti. Modererà il caposervizio del TG1 Rai, Attilio Romita.
Nella mattina di sabato è in programma a Pomarico (Mt), alla presenza del Ministro Catania, l'inaugurazione di un impianto di cogenerazione di energia elettrica da biomassa vegetale realizzato da un'azienda associata alla COPAGRI.
Dalla relazione del Presidente della COPAGRI, Franco Verrascina, giungeranno importanti stimoli per dibattere sull'attuale quadro economico e finanziario nazionale ed europeo, su come si colloca il settore dell'agricoltura in tale quadro, sull'evoluzione delle politiche agricole a livello europeo.
Il giorno dopo, l'attenzione si sposta su un piano più dettagliato, più squisitamente economico e finanziario per l'importanza basilare che il rapporto tra imprese agricole ed agroalimentari ed i settori del credito ed assicurativo riveste nell'ambito di un qualsivoglia disegno di ripesa e di sviluppo. Il tutto avendo l'obiettivo di dare alla discussione un carattere concreto, pragmatico.
La scelta di Matera, e in generale della Basilicata, non è casuale, ma vuole essere simbolica rispetto all'incontro di culture, storie e tradizioni del mondo produttivo dello spazio rurale sia italiano che mediterraneo, seppure sempre in un'ottica europeista.
L'autorevolezza di chi interverrà, tanto sabato quanto domenica, garantirà all'Organizzazione un confronto costruttivo e la possibilità di arricchire la propria analisi e le proprie proposte.
Lacorazza: il miglioramento dei servizi ai cittadini è un’opportunità per la crescita
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza, riferendosi alla pubblicazione, in concomitanza con il primo congresso dei geologi di Basilicata che si apre in questi giorni nel capoluogo, sulla rivista dedicata a GMES - un complesso programma di osservazione satellitare della Terra lanciato nel 1998 dalla Commissione Europea che crea opportunità per Regioni e Città europee, ricoprendo un ruolo importante relativamente all’osservazione dei cambiamenti climatici, alla protezione civile e allo sviluppo sostenibile. Il programma vede il protagonismo dell’Agenzia spaziale italiana e un contributo rilevante della nostra regione, grazie alla società Telespazio, centro spaziale di Matera specializzato nei servizi di osservazione della terra. “Fare meno con meglio' - ha continuato - deve essere un programma d'azione e non un semplice slogan. Piedi a terra e nella crisi e testa nel futuro. Con i piedi a terra e nella crisi, del resto, abbiamo attivato dal 2009 ad oggi investimenti per circa 100 Meuro sulle strade di competenza ed altrettanti ne metteremo in campo sino al 2014, arrivando a 200 Meuro di investimenti.
Le risorse non bastano mai e le richieste superano le disponibilità. Nei prossimi anni, tra l’altro, il rischio è quello di avere sempre minor risorse per le manutenzioni della viabilità. Già da luglio 2012 i tagli progressivi ai trasferimenti statali hanno azzerato il capitolo delle manutenzioni. E' necessario quindi mettere la testa nel futuro e non rassegnarsi all'inevitabile dequalificazione dei servizi, causata dal peso del debito pubblico italiano.
La pubblicazione sull'importante rivista “Window on GMES” della nostra azione (frutto di una convenzione con Università e Cnr nell’ambito dell’Accordo di programma per la tutela e la salvaguardia della viabilità provinciale firmato nel 2009 con la Regione Basilicata) dimostra che siamo sulla strada giusta per riorganizzare nel tempo il sistema delle manutenzioni della nostra viabilità con sistemi tecnologicamente più avanzati, capaci di offrire un quadro conoscitivo necessario a garantire una più flessibile ed efficace capacità di governo e un miglior utilizzo delle risorse investite, ad esempio, sulle manutenzioni idraulico-forestali. Attualmente si spendono circa 60 Meuro per Forestazione e progetto Vie Blu. In futuro, per una maggiore efficacia e sostenibilità degli interventi, sarà necessario innovare il servizio, per alcuni aspetti, e, per altri, posizionarlo sul settore della filiera energetica.Ma veniamo al punto della pubblicazione. Entro la fine dell'anno porteremo in Consiglio la definitiva classificazione delle strade provinciali, un atto senza precedenti che assume un grande significato per la certezza e la puntualità non solo della ricostruzione storica ma anche perché ci consente di avere una vera base di riferimento dalle quale partire per una programmazione più adeguata.
Nel frattempo in queste settimane si sta procedendo all'aggiudicazione definitiva del servizio di realizzazione del catasto delle strade, rilevante non solo per obbligo di legge ma anche per una gestione innovativa e tecnologica della manutenzione viaria. Uno strumento straordinario che, unito al lavoro in corso con Cnr ed Università, prova a costruire una vera e propria “cartella clinica” della nostra viabilità, un’opportunità per fare una diagnosi corretta e per mettere in campo una cura mirata, efficace per interventi e priorità. Una via da seguire, questa, anche per la relazione rilevante con i piani di Protezione Civile, dal momento che le strade provinciali rappresentano il principale collegamento per i comuni del territorio.
E' solo il caso di sottolineare come dentro queste scelte ci sia la realizzata idea di partire da una competenza storica della provincia, quella della costruzione e manutenzione delle strade, per mettere insieme ricerca ed innovazione finalizzandole ad investimenti e al miglioramento dei servizi per i cittadini.
In tale ottica i 28 Meuro, derivanti dalla riprogrammazione dei fondi Cipe ed investiti in interventi di tutela e salvaguardia della viabilità provinciale, sono il frutto più evidente di questa strategia costruita grazie alla condivisione ed alla collaborazione con la Regione Basilicata”. “Una scelta - ha concluso Lacorazza - che rende chiaro come sia possibile costruire le condizioni del “fare meglio con meno”, provando a migliorare i servizi e a generare opportunità per ricercatori, mondo delle professioni ed imprese. Credo che il rapporto tra cambiamenti climatici, sicurezza, prevenzione e manutenzione del territorio possa aprire grandi ed importanti scenari anche per la nostra regione. Gli attuali tagli, eccessivi ed iniqui, ci mettono in grande difficoltà anche nel tracciare le sole strisce bianche di segnaletica orizzontale sulle strade. Proviamo, tuttavia, oggi a fare lo stesso la nostra parte per rispondere a queste richieste. Nel frattempo, però, non rinunciamo a guardare lontano, lavorando ad una strategia capace di evitare negli anni ulteriori e più rilevanti problemi. Ci possono aiutare, in questa sfida, strategia, ricerca, innovazione e concretezza, temi questi che ci vedono impegnati in maniera strategica su settori quali l’energia, dal programma “Scuole ecologiche in scuole sicure” al Patto dei Sindaci sino alla partecipazione a progetti integrati come “Smart cities e communities””.
Petrolio, bugie e videotape
“Ricerca, sviluppo ed utilizzo delle fonti fossili”, questo il titolo di un convegno che si svolgerà tra Potenza e Marsiconuovo sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Assomineraria, di Confindustria Basilicata e della Fondazione Enrico Mattei. Una tre giorni che può vantare sponsor quali Medoil Italia S.p.a, Apennine Energy srl, Fiumano Toma Trivellazioni e la Reale Mutua Assicurazioni. La location, decisamente appropriata, sarà il Teatro Stabile di Potenza. Tra coloro che si alterneranno nei vari panel non una voce seriamente fuori dal coro e di certo qualche macroscopico conflitto d’interessi. Insomma, un convegno dove si fa davvero fatica a non intravedere l’ombra nera rappresentata da coloro che vorrebbero trasformare la Lucania Fenix in Hub petrolifero. Tra i panel più interessati troviamo di certo quello intitolato “Politiche attive di tutela e prevenzione ambientale. Innovazione nella gestione ambientale. Formazione professionale”. Un dibattito, quest’ultimo, che vedrà seduti allo stesso tavolo l’illustre rappresentante di Assomineraria Giuseppe Tannoia, il direttore dell’Agenzia per l’ambiente Raffaele Vita, il magnifico rettore dell’università degli studi di Basilicata Mauro Fiorentino e il senatore Filippo Bubbico firmatario di un appello pro d’Al-Eni, pardon pro D’Alema. Senatore Bubbico che tra l’altro è autorevole membro di quella commissione industria del Senato, che giorni fa ha raccolto il grido di dolore dell’Amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni, il quale a gran voce ha richiesto “una semplificazione del quadro regolatorio, in modo da consentire le attività estrattive in particolare in quelle zone del Paese che risultano ricche di idrocarburi”. Non mancherà la presenza del Presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, che ha subito nei giorni scorsi l’affronto di vedersi bocciare la cosiddetta moratoria petrolifera varata ad agosto. Ci sarà - e come sarebbe potuto mancare – anche il Ministro dell’Industria, pardon dell’Ambiente, Corrado Clini. Il titolo stesso del panel suona come uno sberleffo nei confronti di chi da anni denuncia gli effetti collaterali sull’ambiente e sulla salute umana prodotti dalle attività di estrazione idrocarburi nella Valle dell’Agip e nella valle del Sauro. Questo avviene in una regione dove da 15 anni non c’è traccia alcuna di quella “anagrafe dei siti da bonificare” prevista nel 1997 dal Decreto Ronchi”, dove nel 2000 venivano censiti oltre 400 siti contaminati dalle attività di estrazione e trasporto idrocarburi e dove chi denuncia l’inquinamento di un invaso finisce sotto processo in barba alla Convenzione di Aarhus. Chissà se in uno dei vari panel, che possono vantare l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e di Assomineraria, qualcuno ci parlerà della sorgente Acqua dell’Abete o del Pertusillo, dei Fanghi di Corleto o di trivellazioni effettuate a ridosso di centri abitati. Di certo non sarà presente nessuno degli esperti che in questi anni hanno sottolineato i rischi connessi ad attività estrattive, effettuate in una regione che è un unico bacino idrico di superficie e di profondità. Assente, non sappiamo quanto giustificato, l’attore lucano Rocco Papaleo reduce dai successi dello spot Eni e del film “Basilicata coast to Coast”, sponsorizzato da quei mecenati della Total. Peccato, ma a farci ridere - ne siamo certi - provvederanno quelli del GAST(Gruppo di ascolto su attività estrattiva idrocarburi), al quale qualche tempo fa abbiamo risposto con il nostro CATSI(Centro di ascolto territori sfruttati e inquinati).
E proprio noi del CATSI(amari) denunciamo che nel corso del 2011, e precisamente in data 30 settembre, l’Arpab comunicava alla Regione Basilicata e al Comune di Viggiano l’emissione di inquinanti oltre i limiti soglia provenienti dal Centro Oli Eni. Rilievi di sicura attendibilità in quanto segnalati dalla stessa Eni all’Arpab e che nessuno ha ritenuto di dover far conoscere ai cittadini. Ennesimo esempio nella Basilicata Saudita di informazioni trattate come materiale “top Secret”. W l’Italia, W Scaroni, W Cefis!!! P.S. Agli obiettivi dello sciopero della fame in corso aggiungo la richiesta alla Regione Basilicata di porre immediatamente fine all’ultra decennale assenza dell’anagrafe dei siti da bonificare, prevista fin dal lontano 1997 dal “Decreto Ronchi”.
LAVORO. BELISARIO (IDV): DATI ISTAT CARTINA DI TORNASOLE DI PROVVEDIMENTI SBAGLIATI
"I dati Istat sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, sono certamente il risultato della crisi, ma anche la cartina di tornasole di provvedimenti di politica economica fatti con i paraocchi, senza alcuna cognizione di causa". Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a palazzo Madama, che ha aggiunto:"Se si continua con questa idea di sviluppo e di lavoro arriveremo, tra breve, ad una vera e propria disoccupazione di massa. E' un dato incontrovertibile che l'operato del governo dei tecnici sia stato fallimentare sotto vari punti di vista: dalla controriforma del lavoro, che è servita solo a smantellare le tutele dei lavoratori, alle scarse risposte sulla previdenza, sugli esodati e sui temi dell'innovazione della grande industria e delle Pmi. I fautori del libero mercato convinti che forme di lavoro precario possono garantire ai giovani un'occupazione successivamente stabile, hanno miseramente fallito e con loro chi continua a perorarne la causa. Adesso è il momento di ricostruire un'idea di lavoro molto diversa, volta ad eliminare le iniquità e a dare ai cittadini una vera prospettiva futura. E' chiaro che Monti, e tutti quelli che la pensano come lui - ha concluso Belisario - non saranno mai in grado di dare risposte adeguate al Paese reale".
La Provincia di Matera su nomina Olivieri
Il presidente della Provincia Franco Stella e il presidente del Consiglio Aldo Chietera si uniscono alla soddisfazione e all’orgoglio dei tanti rappresentanti istituzionali che in queste ore si stanno congratulando con il neo presidente per il prestigioso incarico. “Una scelta che premia il talento e l’impegno del direttore Olivieri sostenendo le ragioni della eccellenza lucana.”
Riconoscimento all’associazione La Pacchianella
L'onorevole Nicola Cataldo ritorna sul TRIBUNALE di PISTICCI.
la decisione del Giudice di Pinerolo che ha accolto la eccezione di incostituzionalità, sotto il profilo dell’eccesso di delega, mi ha sollecitato a rileggere il Vostro ricorso al TAR, anche in ordine all’eccezione di incostituzionalità .
Il merito della Gazzetta è quello di aver pubblicato la notizia, ma non è da condividere l’entusiasmo per il giudice di quel distretto, perché la questione come da lui risolta, è stata da noi proposta ben tre mesi or sono ( è vero che i pisticcesi amano i forestieri). Ho letto sullo stesso giornale, anche altre notizie in ordine alla inammissibilità di altri ricorsi alla Corte della regione Basilicata, dichiarati inammissibili per genericità. Conseguentemente ho pensato se non sia il caso, in sede di comparizione per il giorno 5 dicembre di puntualizzare l’eccezione già proposta, ma limitata alle sezioni distaccate, lasciando fermo il resto e magari nei seguenti termini già da me proposti nelle note precedenti:
Usare una delega generica ed ampia per la soppressione totale delle 220 sedi distaccate di tribunale, significa violare l’art. 76 della Costituzione Repubblicana per eccesso di delega. Vi è inoltre violazione dell’art. 3 della Carta Costituzionale, e cioè del principio di uguaglianza, perché si fa lo stesso trattamento a sezioni distaccate che trattano qualche decina di affari civili e penali all’anno ed a sezioni, come quella di Pisticci e tante altre, che trattano migliaia di affari all’anno. La legge di delegazione è carente di principi e criteri direttivi, per quanto riguarda le sezioni distaccate dei tribunali. Due sono le linee esplicative che possono ritenere delimitati i poteri del Ministro nella facoltà di sopprimere le sedi distaccate. Criteri di produttività in assoluto; criteri di produttività per magistrato; inoltre dotazioni organiche, bacino di utenza, conseguenze di carattere economico in ordine allo sviluppo e alla coesione sociale.
Al contrario ci troviamo difronte ad una delega assoluta di soppressione totale delle sezioni distaccate.
In materia la legge di delegazione ha concesso una delega troppo ampia e generica. Mancano i principi e i criteri direttivi della legge di delegazione che svolgono prima di tutto il ruolo di fondamento e limite all’esercizio della funzione legislativa delegata. Costituiscono inoltre criterio ermeneutico , perché la norma delegata possa essere interpretata nel significato compatibile con i parametri contenuti nella legge di delegazione. Nel nostro caso viene meno il fondamento giuridico della legge di delegazione , per cui è stato eluso il necessario procedimento democratico di formazione della legge, che quando si delega la funzione legislativa prevede appunto che ciò avvenga con la predeterminazione precisa di criteri e principi direttivi. Il ricorso nel caso a questo strumento normativo risponde ad opportunità meramente politica e quindi insindacabile e conseguentemente illegittima. Alla luce di tali criteri va interpretato l’art. 76 della Costituzione. Sosteniamo quindi l’eccezione di incostituzionalità così come proposta perché si è avuto certamente un eccesso di delega, per violazione dell’art. 76 Cost. . Quando si legifera dicendo che il Ministro poteva a sua libera scelta, decidere sulla soppressione di tutte le sezioni distaccate di tribunale, si offriva allo stesso una delega in bianco senza indicazione di alcun principio e criterio direttivo. Trattasi quindi di delega in bianco, tanto AMPIA E GENERICA, SOPRATTUTTO NELL’ALTERNATIVA CONCESSA dal Parlamento il Ministro ha scelto l’opzione della soppressione del tutto , scelta per la quale non era stato indicato alcun criterio o principio direttivo.
Tanto trova i suoi precedenti nella giurisprudenza della Corte Costituzionale a cominciare dalla sentenza 16.04.2003 n. 125 , in giurisprudenza costituzionale 2P003, fascicolo 3 della Giuffrè con nota esplicativa del Prof. D’Elia a finire con l’ultima da noi conosciuta la 293/210. La delega inoltre è in aperta violazione dell’art. 15 cpv legge 400/1998 che stabilisce che il Governo non può attraverso decreto legge conferire delega legislativa. Vi è anche violazione dell’art.3 Cost. e quindi violazione del principio di uguaglianza perché si è adottato lo stesso trattamento per situazioni completamente diverse.
Tanto ai soli fini di una costante collaborazione.
Cordialità
Nicola Cataldo
Petrolio, bugie e videotape
Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani(In sciopero della fame dal 24 ottobre, a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Rita Bernardini e Irene Testa per ribadire la necessità di un provvedimento di amnistia per porre subito fine all’illegalità in cui versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria).
“Ricerca, sviluppo ed utilizzo delle fonti fossili”, questo il titolo di un convegno che si svolgerà tra Potenza e Marsiconuovo sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Assomineraria, di Confindustria Basilicata e della Fondazione Enrico Mattei. Una tre giorni che può vantare sponsor quali Medoil Italia S.p.a, Apennine Energy srl, Fiumano Toma Trivellazioni e la Reale Mutua Assicurazioni. La location, decisamente appropriata, sarà il Teatro Stabile di Potenza. Tra coloro che si alterneranno nei vari panel non una voce seriamente fuori dal coro e di certo qualche macroscopico conflitto d’interessi. Insomma, un convegno dove si fa davvero fatica a non intravedere l’ombra nera rappresentata da coloro che vorrebbero trasformare la Lucania Fenix in Hub petrolifero. Tra i panel più interessati troviamo di certo quello intitolato “Politiche attive di tutela e prevenzione ambientale. Innovazione nella gestione ambientale. Formazione professionale”. Un dibattito, quest’ultimo, che vedrà seduti allo stesso tavolo l’illustre rappresentante di Assomineraria Giuseppe Tannoia, il direttore dell’Agenzia per l’ambiente Raffaele Vita, il magnifico rettore dell’università degli studi di Basilicata Mauro Fiorentino e il senatore Filippo Bubbico firmatario di un appello pro d’Al-Eni, pardon pro D’Alema. Senatore Bubbico che tra l’altro è autorevole membro di quella commissione industria del Senato, che giorni fa ha raccolto il grido di dolore dell’Amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni, il quale a gran voce ha richiesto “una semplificazione del quadro regolatorio, in modo da consentire le attività estrattive in particolare in quelle zone del Paese che risultano ricche di idrocarburi”. Non mancherà la presenza del Presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, che ha subito nei giorni scorsi l’affronto di vedersi bocciare la cosiddetta moratoria petrolifera varata ad agosto. Ci sarà - e come sarebbe potuto mancare – anche il Ministro dell’Industria, pardon dell’Ambiente, Corrado Clini. Il titolo stesso del panel suona come uno sberleffo nei confronti di chi da anni denuncia gli effetti collaterali sull’ambiente e sulla salute umana prodotti dalle attività di estrazione idrocarburi nella Valle dell’Agip e nella valle del Sauro. Questo avviene in una regione dove da 15 anni non c’è traccia alcuna di quella “anagrafe dei siti da bonificare” prevista nel 1997 dal Decreto Ronchi”, dove nel 2000 venivano censiti oltre 400 siti contaminati dalle attività di estrazione e trasporto idrocarburi e dove chi denuncia l’inquinamento di un invaso finisce sotto processo in barba alla Convenzione di Aarhus. Chissà se in uno dei vari panel, che possono vantare l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e di Assomineraria, qualcuno ci parlerà della sorgente Acqua dell’Abete o del Pertusillo, dei Fanghi di Corleto o di trivellazioni effettuate a ridosso di centri abitati. Di certo non sarà presente nessuno degli esperti che in questi anni hanno sottolineato i rischi connessi ad attività estrattive, effettuate in una regione che è un unico bacino idrico di superficie e di profondità. Assente, non sappiamo quanto giustificato, l’attore lucano Rocco Papaleo reduce dai successi dello spot Eni e del film “Basilicata coast to Coast”, sponsorizzato da quei mecenati della Total. Peccato, ma a farci ridere - ne siamo certi - provvederanno quelli del GAST(Gruppo di ascolto su attività estrattiva idrocarburi), al quale qualche tempo fa abbiamo risposto con il nostro CATSI(Centro di ascolto territori sfruttati e inquinati).
E proprio noi del CATSI(amari) denunciamo che nel corso del 2011, e precisamente in data 30 settembre, l’Arpab comunicava alla Regione Basilicata e al Comune di Viggiano l’emissione di inquinanti oltre i limiti soglia provenienti dal Centro Oli Eni. Rilievi di sicura attendibilità in quanto segnalati dalla stessa Eni all’Arpab e che nessuno ha ritenuto di dover far conoscere ai cittadini. Ennesimo esempio nella Basilicata Saudita di informazioni trattate come materiale “top Secret”. W l’Italia, W Scaroni, W Cefis!!! P.S. Agli obiettivi dello sciopero della fame in corso aggiungo la richiesta alla Regione Basilicata di porre immediatamente fine all’ultra decennale assenza dell’anagrafe dei siti da bonificare, prevista fin dal lontano 1997 dal “Decreto Ronchi”.
FINALMENTE SI PARTE…?
Si “ri-comincia da tre”, un ritorno al calcio maschile a 11, dopo l’esperienza del ‘96 con gli allora Allievi che approdarono alla finale (forse unica della categoria) regionale. Pisticci Ghetto Ultrà 1982: la squadra, allenata da mister Gino Gioia, colma di fatto, ora il vuoto lasciato a luglio di quest’anno, dopo che la Polisportiva Pisticci è passata al calcio a 5, potendo contare su una ampia rosa di atleti soprattutto locali e giovani . La rosa ufficiale della Pisticci United – Ghetto Ultrà 1982: Luca Spani ’96, Emmanuel Quinto ’96, Federico Losenno ’95, Cosimo Panetta ’95, Domenico Calandriello ’95, Giuseppe Lorenzo DiGiulio ’95, Alberto Arocha Leyva ’95, Carmine Calandriello ’95, Cesare Spani ‘94, Giuseppe Sergio ’93, Cosmiano D'onofrio ’93, Michele D'onofrio ‘93, Luca Barbalinardo ’93, Gianluigi Giorgini ’93, Pietro Fuina’ 93, Francesco Stefano D'alessandro ’92, Celeste Grieco ’91, Ambrogio Fabio Radesca ’91, Fabio Rizzi ’90. Veterani: Alberto Coscia, Piero Lo Senno, Vincenzo Falotico, Cesare Parlati, Luigi Florio, Antonio Laviola, Leonardo Galeazzo, Massimo Di Stefano, Marco Vito Calciano, Antonio Di Giulio. Dopo molte o poche chiacchiere, l’estate è passata, l’autunno sta passando e con l’inverno parte definitivamente il campionato di terza categoria, quello che per la società, per i ragazzi e per i tifosi, conta.
Vi aspettiamo numerosi!
CCIAAAMT, PARTECIPAZIONE AZIENDE LUCANE A FIERA ARTIGIANATO MILANO
SCANZANO JONICO (MT): SEQUESTRATO DAL COMANDO STAZIONE FORESTALE DI SCANZANO J. UN’OFFICINA ABUSIVA CHE GESTIVA ILLEGALMENTE RIFIUTI SPECIALI E RIFIUTI PERICOLOSI PROVENIENTI DALL’ATTIVITA’ DI AUTORIPARAZIONE DI VEICOLI
Si sono inoltre posti sotto sequestro amministrativo molti veicoli privi di certificato assicurativo in corso di validità.
Tale operazione rientra in una più vasta attività inserita nella direttiva operativa dettata dal Comando Provinciale del Corpo Forestale di Matera per prevenire e reprimere attività illecite che producono inquinamento in spregio delle norme poste a salvaguardia dell’ambiente.
Il Comandante Provinciale
Dr. Raffaele Pio Manicone
giovedì 29 novembre 2012
Sagra dei formaggi a favore della fondazione Terra Madre.
Oltre alla sagra di beneficenza, si aggiungono altre attività di animazione per adulti e bambini: sabato dalle 18.00 alle 20.00 circa, un laboratorio sui formaggi, una dimostrazione per realizzare trecce e scamorze, a cura di Antonio Di Gilio dell’omonimo caseificio di Ferrandina; laboratori artistici con Babbo Natale per i piccoli.
L’appuntamento per la beneficienza è 1 e 2 dicembre 2012, presso il garden center Dichio di Matera (s.s. 99 km 12,700, centro comm. Venusio). Per info 331-9891338 o su vivaidichio.it.
Programma
Ore 17.00-21.30. Sagra dei formaggi per beneficenza.
Ore 17.00-21.30. Mostra mercato con aziende di qualità con degustazione.
Ore 17.00-21.30. Laboratori per bambini con Babbo Natale.
Ore 18.00-20.00. Laboratorio sul formaggio.
Ore 17.00-21.30. Sagra dei formaggi per beneficenza.
Ore 17.00-21.30. Mostra mercato con aziende di qualità con degustazione.
Ore 17.00-21.30. Laboratori per bambini con Babbo Natale.
MARUGGI: Lauree sanitarie. Le ragioni del successo della partnership con la Cattolica.
Iscritti
Laureati
Iscritti 2007/ laur. 2009
245
77
Iscritti 2008/ laur. 2010
238
79
Iscritti 2009/ laur. 2011
262
84
Anche sul versante occupazionale il riscontro è positivo: nonostante le misure restrittive per il turnover, in vigore da anni, è ancora consistente la domanda di lavoro nel sistema sanitario.
“La partnership tra una Università prestigiosa come il Sacro Cuore – ha dichiarato il direttore generale dell’Aor San Carlo – e una grande azienda ospedaliera come la nostra ha indubbi benefici per gli allievi. Nelle professioni sanitarie il peso curriculare delle attività di tirocinio è assai rilevante. Poterle svolgere nella sede stessa delle attività accademiche è cosa rara in Italia. Poterlo fare disponendo di un ospedale dall’elevato capitale umano e tecnologico è un ulteriore rafforzamento della qualità dell’esperienza. Anche questo spiega le crescenti adesioni e l’elevato successo universitario degli iscritti”.
Venerdì 30 Novembre 2012, ore 11:30 sala Giunta Comune di Matera
A dicembre torna a Matera VIVAVERDI MULTIKULTI 2012, prestigioso festival di musica strumentale,organizzato da Arterìa, Associazione d’ Arte e Cultura di Matera. Dopo il successo delle due date estive del festival, che ha esordito nel mese di agosto con il Trio Andaluso di danza e musica e con la produzione in prima esecuzione de “il Sogno e la Ricerca”, ViVaverdi presenta un ricco calendario di appuntamenti per la stagione invernale.
Un lungo viaggio europeo attraverso un repertorio variegato e unico per la città di Matera. Da Margola a Mozart, dalle intavolature del ‘500 per chitarre, ai recital lirici di musica francese, dalla musica armena di Manukyan a quella di Janacek, per finire al Melologo, quindi al Teatro in Musica scritto da Strauss, per lasciarsi incantare dal racconto di Enoch Arden a fine rassegna nel mese di gennaio.
Il primo appuntamento si svolgerà Sabato 1 Dicembre presso la Casa Cava, nel Sasso Barisano, con gli artisti Jacopo Francini al violoncello e Monica Cattarossi al piano, che eseguiranno un omaggio alla musica strumentale italiana dell’ Ottocento.
L’edizione di quest’anno prevede la presenza di artisti materani che rappresentano delle eccellenze europee nel mondo del Teatro, dell’Opera e del Cinema. Un esempio è Anna Maria Sarra, giovane soprano del “THEATRE AN DER WIEN “ di Vienna.
Non solo spettacoli dal vivo, Vivaverdi Multikulti 2012 promuoverà anche una serie di eventi collaterali come la Masterclass a cura di Alessandro Moccia, 1° violino Orquestre des Champs Elysèes di Parigi. Il valore aggiunto dell’edizione di quest’anno è la progettazione del nuovo Festival Internazionale Multimediale delle Arti firmato come “Festival dei Paesaggi del grano”. Un importante gradino, all’insegna del progetto condiviso dal Comitato Matera 2019 per la Candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, verso la diffusione e l’acculturazione reciproca dei sistemi culturali europei.
presso la sala Giunta del Comune di Matera.
Simonetta Guarini, Assessore alle Politiche Sociali Comune di Matera
Loredana Paolicelli, Direttore artistico Vivaverdi Multikulti 2012
Sit-in Potenza 1 dicembre :il petrolio sostenibile non esiste.
Nell’arco jonico lucano non abbiamo dimenticato poi i geologi come Paolo Scandone, l’uomo che cercò di rifilare ai lucani il cimitero di scorie nucleari a Terzo Cavone, cacciato da centomila lucani e che ora è riaccolto dalle istituzioni locali .
La cultura e la scienza devono essere al servizio dell’umanità e del suo benessere, e non di pochi individui che intendono realizzare profitti in nome di uno sviluppo che collettivo non è.
Ballottaggio Primarie Centrosinistra: Comitato Società Civile x Bersani
"Il vero rinnovamento si costruisce tutti i giorni a partire da modelli di competenza e meritocrazia che esulano da un contesto prettamente anagrafico. Va ricordato - conclude la coordinatrice- che chiunque abbia giá votato al primo turno non deve versare alcun contributo, ma presentarsi al seggio con documento di identità, certificato di elettore di centrosinistra e tessera elettorale"
ILVA. BELISARIO (IDV): GOVERNO CAOTICO E CONTRADDITORIO. NON SFUGGA A RESPONSABILITA'
APERTI I “CANTIERI” PER IL MARCHIO DEL PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA. IL 4 DICEMBRE IL PRIMO TAVOLO TECNICO APERTO AD AZIENDE E ASSOCIAZIONI.
Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Parco Cesare Veronico che, al termine dell’incontro, ha raccolto i pareri favorevoli dei presenti: “Il nostro obiettivo primario è quello di stringere un patto tra l’Ente Parco e le aziende che lo abitano e lo animano; questo sodalizio deve essere finalizzato a una reciproca promozione all’insegna della qualità della nostra offerta. Sono lieto di aver riscontrato, in questo primo tavolo tecnico, la volontà condivisa di valorizzare il nostro patrimonio partendo dall’identità del territorio del Parco. In un momento critico come quello che sta vivendo la nostra economia, dobbiamo puntare decisamente sulla qualità della nostra offerta. Adesso attendiamo il confronto con i primi protagonisti di questo processo: le aziende agricole e i soggetti che operano sul territorio”.
Il protocollo generale prevede, infatti, la predisposizione di disciplinari specifici che diano diritto alla concessione del marchio: il “MarchioLAB” intende, in questo senso, coinvolgere tutte le realtà imprenditoriali e le capacità tecnico-scientifiche presenti sul territorio.
A questo scopo è stata annunciata la convocazione del prossimo tavolo tecnico che si terrà il prossimo 4 dicembre, alle ore 15,30 a Ruvo di Puglia, presso l’ex Convento dei Domenicani. Al tavolo tecnico sono invitate tutte le aziende operanti nel parco, le associazioni e i cittadini che intendano contribuire alla redazione dei disciplinari dei singoli prodotti, beni e servizi. Per fornire contributi scritti e richiedere ulteriori elementi è stato istituito un indirizzo email specifico: marchiolab@parcoaltamurgia.it
L’Ugl polizia penitenziaria, unitariamente ad altre 4 oo.ss. di categoria, è stata ricevuta dal Capo Gabinetto della prefettura di matera, dott. Francesco D’Alessio dove sono state esposte le motivazioni che li hanno indotti a manifestare.
Presenti all’incontro, oltre al segretario provinciale della UGL polizia penitenziaria, Giovanni Tarantino, anche il segretario generale della UGL di Matera, luigi D’Amico e Giuseppe Giordano della segreteria confederale regionale UGL Basilicata. Sono state illustrate le problematiche che affliggono la casa circondariale di Matera, prima fra tutte l’atavica carenza di personale acuita ancora di più dalla decisione di aprire dal 3 dicembre p.v. tutta la struttura del reparto penale 2. Tutto ciò – hanno affermato i sindacalisti UGL al dott. D’Alessio – si riverbera sulle condizioni già precarie del personale che lavora ai livelli minimi di sicurezza presso la struttura. La carenza di personale impone, inoltre, la negazione delle ferie e congedi che sono maturati dal 2009, costringendo il personale ad effettuare pesanti turni di lavoro con prestazioni di lavoro straordinario non retribuito. Quanto riferito – hanno concluso i segretari UGL, Tarantino, D’Amico e Giordano - è stato da tempo esposto alla Direzione della casa circondariale di Matera ed al Provveditorato Regionale senza mai aver ricevuto nessuna disponibilità al dialogo, al confronto o a incontri. La Prefettura, ha garantito di intervenire con l’invio di una nota presso i competenti organismi nazionali affinché si scongiurino ulteriori manifestazioni di protesta del personale garantendo così maggiori livelli di sicurezza presso la struttura circondariale di Matera.
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