PISTICCI: UN CENTENARIO SPECIALE. UNA VITA DEDICATA ALLA FAMIGLIA ED AL LAVORO, FESTEGGIATO LEONARDO D’ALESSANDRO
di Giuseppe Coniglio
Festeggiare il centesimo anno di una persona normale costituisce già di per sé un avvenimento importante. Se poi riguarda un centenario “speciale” ecco che l’evento assume una connotazione diversa e significativa, come si è verificato a Pisticci. A tagliare il traguardo del secolo di vita Leonardo D’Alessandro, meglio noto a tutta la comunità come Zio Narduccio, festeggiato nella sua abitazione di via La Vista da parenti, amici, conoscenti ed estimatori, che si sono stretti a lui in un grande abbraccio e gli hanno tributato il loro sincero affetto ed il riconoscimento per quanto ha realizzato nella sua vita. Per l’occasione è stata celebrata una santa messa da don Leonardo Selvaggi, parroco della parrocchia di Cristo Re e rettore del Santuario del Casale, cui Leonardo è molto devoto. A seguire il sontuoso ricevimento e la festa vera e propria con il protagonista sempre pronto a rispondete a tutte le domande che gli sono state poste sulla ricetta della sua longevità, che si può sintetizzare in una vita condotta con moderazione e dedicata al culto della famiglia e del lavoro. Leonardo D’Alessandro, vecchietto arzillo e sempre simpatico per la sua comunicativa, conosciuto anche per la sua bontà e generosità e le sue doti di altruismo e di onesto ed infaticabile lavoratore, è nato a Pisticci il 3 ottobre 1910. Dalla moglie Isabella Ferrara ha avuto tre figli, che ha sempre seguito ed educato al culto ed ai valori della famiglia. La sua principale attività lavorativa è stata quella di trebbiatore, settore nel quale si è altamente specializzato al punto che le sue prestazioni erano richieste anche altrove. Ma si è dimostrato particolarmente versato anche in settori collaterali, svolgendo mansioni di fabbro, trattorista e meccanico. Il marchese di Stigliano lo considerava elemento insostituibile nel ruolo di capo officina. E’ stato quindi alle dipendenze di don Carmine Cocca a Grottole, quale meccanico e trebbiatore per circa dieci anni. Ritornato nella sua Pisticci ha continuato a svolgere il suo lavoro preferito in proprio, ma nel contempo anche l’Ente di Riforma si è servita delle sue prestazioni e della sua esperienza. Una vita intera, quindi, fatta di sacrifici e di lavoro, un esempio da imitare oggi in tempi in cui questi valori sembrano essersi smarriti. Ai figli Mimmo e Maria ed ai parenti tutti le felicitazioni più vive del nostro giornale. Anche il comune di Pisticci si è ricordato di Leonardo con la consegna di una pergamena e una medaglia.
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