La legge 25, infatti, consente ampliamenti nelle aree periferiche della città previo versamento di una somma commisurata al costo degli standards. In altre parole si permettono piccoli interventi sulle abitazioni esistenti, preservando il centro storico e aiutando il mercato locale.
Se il Consiglio Comunale, invece, dovesse dare un’interpretazione praeter legem o addirittura contra legem, causerebbe un danno enorme a diverse piccole imprese con permessi di costruire già rilasciati e con richieste dei cittadini già acquisite, soprattutto delle fasce deboli che non possono permettersi i prezzi elevati delle grandi lottizzazioni private.
A parere di Confapi il Consiglio non dovrebbe snaturare la finalità della legge regionale, ingessando un mercato gin fin troppo fermo.
Nessun commento:
Posta un commento