Esprimo a nome mio personale e del partito democratico della provincia di Matera vicinanza e solidarietà a Simonetta Guarini, assessore comunale di Matera, persona di grande sensibilità da sempre attenta e vicina al disagio sociale, chiamata al delicato e difficile ruolo di amministratore, in questa particolare congiuntura. Sempre più complesso risulta ricoprire ruoli pubblici quando, monta parallelamente alla esasperazione, la convinzione, alimentata da improvvidi atteggiamenti di certa politica, che il rappresentante politico-istituzionale stia dall'altra parte rispetto ai problemi e rappresenti il nemico da combattere e da abbattere, a volte anche fisicamente. Trovare ristoro e risarcimento in una impietosa e generica condanna dei rappresentanti istituzionali, mettendoci dentro indiscriminatamente tutti i soggetti, certamente non giova né ai singoli né ai già difficili percorsi per il cambiamento.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte all'esacerbazione dello scontro sociale e alla contrapposizione cittadino-istituzioni, ritenendo possibile che qualcuno possa giovarsene, a maggior ragione se l'istinto populistico dovesse ulteriormente occupare lo spazio della ragione e della responsabilità. Ogni soggetto, pubblico o privato che sia, dovrebbe, oltre che preoccuparsi, indignarsi di fronte a episodi come quello occorso all'assessore Guarini, nella previsione che la minaccia e l'aggressione, verbale o fisica, possa diventare metodo e sistema. La classe dirigente in questo momento non solo ha l'obbligo di dare esempi virtuosi, ma deve porsi anche un obiettivo pedagogico, prodromico ad una stagione di cambiamento, di reciproca legittimazione e di forte sintonia tra cittadini e istituzioni, unica vera chiave di volta per guardare con meno pessimismo al futuro.
Pasquale Bellitti
Segretario provinciale PD Matera
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