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mercoledì 27 marzo 2013

AUMENTO CANONE IRRIGUO DI 150 € PER ETTARO PRONTO IL RICORSO IN OPPOSIZIONE

A comunicarlo sono il Sindaco di Montalbano Jonico Vincenzo Devincenzis, insieme all’Assessore all’Agricoltura Rocco Tauro, che hanno convocato per domani sera giovedì 28 alle ore 18:30, una pubblica assemblea in cui verrà illustrato il riscorso in opposizione verso la delibera n° 110 del 7/03/2013 del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto con oggetto: “Determinazione del Contributo a ristoro dei costi dell’Ente Irrigazione”;
L’Ente Irrigazione è l’ente che gestisce le dighe e le condotte principali che portano dalle dighe stesse, Monte Cotugno e Pertusillo. Sarà un ricorso in opposizione cumulativo che potrà essere sottoscritto da tutti gli agricoltori che ne faranno richiesta anche per risparmiare Marca da Bollo e spese di Raccomandata. Il ricorso verrà inoltrato per conoscenza, alla regione Basilicata ed all’Ente Irrigazione. Lo stesso può essere sottoscritto da tutti gli utenti del Consorzio di Bonifica, anche di altri comuni, che ne potranno usufruire mettendosi in contatto con il Comune di Montalbano.
L’ultima data utile per presentare il ricorso è il 10 Aprile 2013. La sottoscrizione potrà avvenire già a partire dall’assemblea di domani che si terrà nell’aula consiliare di Corso Carlo Alberto e continuerà negli uffici comunali che il Sindaco metterà a disposizione degli Agricoltori, nonché nelle pubbliche piazze. Come già espresso in altri comunicati, l’azione legale suggerita dal Sindaco Devincenzis e dall’Amministrazione Comunale è sostenuta, a sua volta dal consigliere Regionale Leonardo Giordano e sarà accompagnata da manifestazioni pacifiche e democratiche presso i Caselli del Consorzio di Bonifica già a partire dai primi giorni di Aprile. Subito dopo Pasqua il Sindaco Devincenzis, a nome degli Agricoltori di Montalbano Jonico e del Metapontino, chiederà un incontro presso la Regione Basilicata per cancellare l’iniqua Tassa di 150 €/ha che sottrarrebbe in totale Tre milioni di Euro dalle tasche degli Agricoltori e della loro famiglie ridotti oramai in estrema precarietà, per non dire alla fame. A loro volta i Tre milioni di euro saranno sottratti anche agli esercizi commerciali del territorio dove gli agricoltori stessi avrebbero potuto fare spesa per il sostentamento delle proprie famiglie.

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