DIGA DI MONTECOTUGNO: PRIMA, DURANTE E DOPO.

di Maria Paola Vergallito

Una delle più grandi opere mai realizzate nel Mezzogiorno d’Italia; un progetto che ha fatto discutere, ha riempito le piazze, ha cambiato il volto del territorio. Oggi, dopo 30 anni, se ne torna a discutere in un evento promosso dall’agenzia di sviluppo “La cittadella del Sapere”, dalla Regione Basilicata, dall'Assa e dal Comune di Senise. Un evento
dedicato interamente alla realizzazione, tra passato e futuro, dell’invaso di Montecotugno a Senise. Domani, nella sala consiliare, a partire dalle 9.30, amministratori e tecnici di ieri e di oggi si confronteranno attraverso una rievocazione storica e l’analisi delle prospettive per lo sviluppo futuro che riguardano Montecotugno. Intorno al tavolo della discussione, oltre ad importanti esponenti del panorama istituzionale regionale, ci sarà anche chi, 30 anni fa,
partecipò da protagonista alla realizzazione dell’invaso: gli ingegneri Vincenzo Lodigiano e Claudio Keller. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Ma a tracciare le fila del discorso sarà la Storia ripercorsa attraverso le immagini e non solo, grazie all’incessante e preziosissimo lavoro di Raffaele Soave, uno dei protagonisti dell’epoca, senza dubbio l’unico vero “archivio storico” che, in tutti questi anni, non solo ha raccolto materiale di ogni genere per non far andare perduta la storia di Montecotugno, ma anche l’unico in grado di
restituire tali materiali alla collettività: ieri con il libro “Diga di
Senise, lotte, conquiste, inadempienze”; oggi con la mostra “La diga di Senise, da problema a risorsa”, che sarà visibile subito dopo il convegno. Una importante occasione per il territorio, per discutere, ricordare e ricostruire il futuro.