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venerdì 21 dicembre 2012

IL SISTEMA DELLE CONVENZIONI QUADRO ED I SUOI EFFETTI SUL MERCATO REGIONALE

Analizzare gli effetti indotti, sul mercato regionale, dalla duplice “spending review” rispetto al tema degli acquisti centralizzati regolamentati da CONSIP - Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, la centrale acquisti per la Pubblica Amministrazione controllata interamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
È il tema del seminario tecnico, svoltosi il 18 dicembre scorso a Potenza, promosso da “Pensiamo Basilicata” e Confindustria Basilicata, tenutosi presso la sede degli industriali lucani, al quale hanno partecipato il Direttore Generale della Presidenza della Giunta Regionale, Angelo Nardozza, e il Presidente di ANCI Basilicata, Vito Santarsiero.
“Un tema di strettissima attualità per le aziende lucane – ha dichiarato Paolo Laguardia, coordinatore di “Pensiamo Basilicata” - che merita un approfondimento tecnico tra le parti interessate, per evitare che i vincoli normativi finiscano per ripercuotersi negativamente sui già fragili equilibri economici e finanziari delle imprese”.
L’incontro, infatti, ha evidenziato come “le novità introdotte nei due provvedimenti di spending review recentemente approvati dal Parlamento – ha detto l'Avv. Gaetano Esposito – se, da un lato, presentano dubbi profili di compatibilità con il Diritto comunitario e con la Carta costituzionale, dall’altro, violano il principio della tutela dell’affidamento, introducendo la possibilità generalizzata di rinegoziazione dei contratti già stipulati, attraverso la facoltà, accordata alle Stazioni appaltanti, di modificare in via unilaterale ed autoritaria le condizioni previste in contratto, a scapito degli operatori economici. Non solo. Forti perplessità suscita la previsione generalizzata - sempre in favore delle Pubbliche Amministrazioni - di recedere dai contratti in corso, con l’aggravante che tale facoltà di recesso possa essere comunque esercitata anche se non prevista in contratto. In buona sostanza, è stato evidenziato come la disciplina introdotta dalla spending review, oltre a produrre degli effetti distorsivi e/o limitativi del mercato, di fatto determina un’inammissibile limitazione dei diritti dell’operatore economico anche “a valle” della stipula del contratto con la P.A.”
Nel corso del dibattito, oltre a sottolineare la piena condivisione della ratio, di interesse superiore, della razionalizzazione e della qualificazione della spesa pubblica, il Presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, ha sottolineato come “numerose stazioni appaltanti in Basilicata stiano utilizzando il sistema delle “convenzioni quadro”, anche quando non ve ne è l'obbligo, riducendo drasticamente lo spazio competitivo delle piccole e medie imprese e senza determinare, per giunta, alcuna forma di risparmio per la Pubblica Amministrazione”.
“Tale situazione – hanno aggiunto i rappresentanti delle sigle datoriali - sta determinando in taluni casi anche l'interruzione di procedure di evidenza pubblica già avviate e l’insorgenza di contenzioso in sede di giurisdizione amministrativa attivata da imprese escluse dalla possibilità di contrarre appalti con la Pubblica Amministrazione, proprio a causa del ricorso, talvolta indebito, alle convenzioni quadro”.
Inoltre, è stato anche sottolineato come in diverse circostanze l’applicazione del sistema delle convenzioni abbia prodotto, a carico delle stazioni appaltanti, un paradossale aggravio di costo, a fronte della capacità che il sistema delle imprese regionali era in grado di assicurare, in termini di convenienza economica e qualità dell'offerta.
Di qui l’invito pressante rivolto ai rappresentanti del sistema pubblico appaltante da “Pensiamo Basilicata” e Confindustria Basilicata “ad adottare scelte in materia di appalti pubblici che, nel pieno ed imprescindibile rispetto delle norme in vigore, contemperino la necessaria tutela del principio di concorrenza e il contenimento della spesa pubblica con la salvaguardia delle imprese lucane, evitando il formarsi, anche in Basilicata, di sistemi di oligopolistici che sono in netta antitesi con i principi della libera concorrenza”. 
Tale invito è stato raccolto e condiviso dagli esponenti della Regione Basilicata e dell'ANCI, che hanno rimarcato, data la complessità della materia, “l'urgenza di offrire le necessarie competenze specifiche alle risorse umane impegnate nelle stazioni appaltanti”, ribadendo la disponibilità a proseguire sulla strada di una costruttiva interlocuzione tecnica sul tema con le organizzazioni datoriali.

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