Omaggio al “poeta buono”

Mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 18, presso il Circolo “La Scaletta” in via Sette Dolori 10, a Matera, l’Unitep diretta dal presidente Antonio Pellecchia in collaborazione con “La Scaletta”, circolo culturale diretto da Ivan Focaccia, presenta l’omaggio al “poeta buono” Giovanni Pascoli: un recital di poesie a cura di Catello Chiacchio e Giovanni Caserta con le voci recitanti di Catello Chiacchio, Marianna Dimona e Paolo Cicchetti e musiche eseguite all’arpa da Annunziata Del Popolo e Clelia Croce. La manifestazione giunge a conclusione delle celebrazioni pascoliane, tenute in ricorrenza del primo centenario della morte del poeta, avvenuta il 6 aprile 1912. “In questa occasione – spiega Giovanni Caserta - abbiamo scelto la forma dell’omaggio, per poter scendere nell’intimo della poesia pascoliana e nell’intimo del cuore del poeta, di cui si è sempre ammirato il messaggio di fratellanza, amore e carità. Come è noto, da giovane, il Pascoli aveva aderito al socialismo di tipo rivoluzionario, se non anarchico, fino a patire tre mesi di carcere. Al socialismo arrivava anche perché la sua vita di ragazzo, di studente e di giovane era passata attraverso la povertà, l’offesa e l’ingiustizia. Col passare degli anni, tuttavia, egli si andò sempre più allontanando dalla dottrina socialista, nel senso marxiano del termine, perché non ha creduto più nel valore etico e sociale della lotta di classe, che portava all’odio e al trionfo della violenza del più forte sul più debole. Fu, per lo stesso motivo, contro l’imperialismo e il colonialismo. Alla lotta di classe, invece, andò sostituendo il principio della carità e dell’amore, avvicinandosi a Virgilio e a Orazio, a Esiodo e a Socrate, infine, allo stesso cristianesimo. Solo la carità – diceva – ha creato orfanotrofi, ospedali e missionari... Se finalmente dovesse trionfare la carità, di fatto ci sarebbe fratellanza e pace universale, secondo il messaggio che fu di Virgilio e fu anche di Cristo. E sarebbe l’unica difesa contro il mistero che è nella natura, contro il male che è nella storia”. Durante l’incontro saranno lette le seguenti liriche: L’aquilone, X agosto, La cavalla storna, Il giorno dei morti, Il Pellegrino, Addio, Ida, Scroscia la pioggia, Colascionata prima a ridiverde, Romagna, Scalpitio, Il libro, La Vertigine, Poesia, Valentino e I due Fanciulli. 

Il Presidente Antonio Pellecchia