"Riformare le istituzioni centrali e locali e riorganizzare i servizi pubblici" alla presenza di oltre quattrocento iscritti. Nel corso dello stimolante dibattito, presenti tutti i quadri dirigenziali della CISL non sono mancati spunti polemici ma costruttivi, fra cui molti interventi in "rosa" di cui la CISL farà certamente tesoro per rigenerarsi e costruire la fabbrica del futuro. Ma per conseguire questi obiettivi - ha precisato il segretario generale CISL Basilicatta Nino Falotico- sarà necessario un lavoro quotidiano e motivato. Nella sua appassionata e profonda relazione introduttiva il segretario regionale Giovanni Sarli ha chiarito la posizione della CISL nella fase attuale di impoverimentoto progressivo e di crisi economica che colpisce anche il settore della piccola e media imprenditoria, con stipendi bloccati da quattro anni e nessun rinnovo contrattuale. La situazione di stallo che oggi colpisce il mondo del lavoro impone la definizione di un nuovo patto sociale, una azione forte e coraggiosa del Sindacato, che metta in risalto l'orgoglio di appartenere alla Cisl. Guardare dunque sempre più avanti, cercare il dialogo, il confronto e l'ascolto dei cittadini, attraverso i congressi che non devono diventare luoghi chiusi ma aperti a tutti. Un momento straordinario dunque che richiede uno sforzo straordinario. In tale ottica la CISL può e deve occupare un ruolo importante e fondamentale, dandosi una più efficiente organizzazione e senza scendere a compromesi e clientelismo. Lo ha precisato nelle sue conclusioni "forti" il segretario nazionale Giovanni Faverin, che ha pure auspicato il cambiamento e la capacità di coinvolgere senza fare populismo. "Per risolvere i problemi della comunità e del lavoro occorre per questo essere lungimiranti, coerenti e critici anche verso gli iscritti." Fra i tanti rilievi mossi dal segretario nazionale, quello del settore della sanità lucana, organizzata ancora in maniera medievale.
GIUSEPPE CONIGLIO
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