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giovedì 20 dicembre 2012

LUCANI SU : “CLASS ACTION” CONTRO ENI-AGIP


FILIPPO MASSARO,CSAIL- COMITATO INDIGNATI LUCANI SU : “CLASS ACTION” CONTRO ENI-AGIP
L’eventuale class action” contro l’Agip-Eni ha almeno tre settori di intervento: conseguenze sulla salute dei cittadini (in particolare dell’area industriale di Viggiano dove c’è il Centro Oli Eni-Agip) con incremento dei casi di tumore denunciato anche dal dottor Enrico Mazzeo Cicchetti, Oncologo (e Consigliere Regionale); danni ad attività agricole e produttive in genere; danni a tutti i fattori ambientali (acqua, aria, terreno).
Il Csail, in contemporanea con il progetto “Salute e Ambiente: sperimentazione della rete assistenziale della Medicina Generale”, voluto dalla Regione, sta provvedendo, nel rispetto della privacy, alla raccolta di cartelle cliniche e certificazioni mediche attestanti i casi di patologie tumorali da parte di cittadini che risiedono in particolare a Villa d’Agri, Marsicovetere, Viggiano, Corleto Perticara, Tramutola, Grumento Nova, Marsiconuovo, Montemurro.
Il nostro obiettivo – dichiara Filippo Massaro - è quello di raccogliere con la documentazione medico-sanitaria il mandato di cittadini e familiari che hanno avuto congiunti morti a seguito di malattie tumorali per avviare un procedimento di class action”contro l’Eni. Sulla carta, si tratta di una straordinaria occasione per rendere effettiva la tutela dei consumatori in tutte quelle situazioni nelle quali si controverte per importi di valore contenuto e per questo generalmente si preferisce rinunciare alla difesa dei propri diritti.
Pur non nascondendoci la complessità dell’iter e le difficoltà per avviare il procedimento di “class action”- continua Filippo Massaro - intendiamo comunque compiere ogni passo per affermare il diritto alla salute dei cittadini della Val d’Agri-Sauro alle prese con le attività petrolifere sia del Centro Oli Agip di Viggiano che di estrazione e ricerca di idrocarburi e gas.
E’ anche questa la dimostrazione che non ci fidiamo del progetto di sorveglianza sanitaria, affidato alla federazione dei medici di base e ai pediatri, che riteniamo tardivo, dispendioso e poco efficace. Forse potrà servire ad accertare nuovi casi di patologie tumorali connesse in particolare all’anidride solforosa agente principale dei fenomeni che portano a varie forme di malattie. Ma per chi già ha contratto le malattie non sarà di alcun giovamento.
Gravi sono in proposito i ritardi e le responsabilità del Presidente della Giunta e dell’Assessore alla Salute che avrebbero dovuto da tempo promuovere azioni specifiche anche perché il progetto punta più a raccogliere informazioni cliniche e collegarle ai territori della filiera produttiva del petrolio, per un sommario studio statistico che ad interventi di prevenzione di
cui c’è assoluto bisogno.
Inoltre, l’allarme lanciato nei giorni scorsi e rimasto purtroppo ancora inascoltato del prof. Gianluigi De Gennaro, docente di chimica dell’Università di Bari sulla inadeguatezza del monitoraggio relativo alle emissioni del Centro Oli Agip di Viggiano, e le conclusioni, anch’esse allarmanti cui giunge il documento del Centro Mario Negri Sud non possono essere sottovalutati.
E’ evidente che dopo le continue segnalazioni di una situazione di profonda e vergognosa illegalità in tema di inquinamento, problemi di salute per i cittadini, con aumento dei casi di tumore come ha denunciato uno degli oncologi più stimati in Basilicata (confermato dal Centro Mario Negri Sud), danni al territorio e alle attività produttive, non possiamo più avere fiducia – sottolinea Filippo Massaro - nell’inaffidabile sistema politico ed istituzionale della nostra Regione e dobbiamo assumere direttamente come organismi rappresentativi di cittadini un’iniziativa di protesta e proposta. Non si può più delegare a nessuno, né a Regione, Provincia di Potenza e Comuni della Val d’Agri, e tanto meno ad incapaci organismi pubblici che dovrebbero occuparsi di salute ed ambiente. Le popolazioni della Val d’Agri-Sauro non si fidano dell’Osservatorio Ambientale che continua ad essere un impegno dell’Eni-Agip che sarà direttamente il gestore della struttura, quindi controllore e controllato.
Testimonianze su incidenti che si ripetono da anni al Centro Oli Agip Viggiano. Secondo le centinaia di testimonianze raccolte tra i cittadini – conclude Massaro - sono numerosi i casi di malfunzionamento e di pericolosità dell’impianto, persino un grave incendio recente annesso all'area immediatamente circostante alla cosiddetta torcia.
DANNI IN AGRICOLTURA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Nell’area industriale di Viggiano c’è una contrada che si chiama Contrada Vigne. Da anni i vigneti sono abbandonati e ci sono prove
di fuoriuscite dal Centro Olii che hanno distrutto le piante (anche frutteti) oltre ad annerirle. Alcune piccole attività industriali ed artigiane hanno dovuto trasferirsi per l’impossibilità dei dipendenti di lavorare con aria irrespirabile. Per aziende alimentari il danno è maggiore con l’impossibilità di trasformare i prodotti e di rinunciare al biologico.
Il precedente Presidente della Regione Bubbico ha predisposto un provvedimento per indennizzare agricoltori ed imprenditori MA NON HA MAI TROVATO ATTUAZIONE, il successore Presidente-sceicco
ha dimostrato incapacità e totale disimpegno.
Ci sono cause collettive ed individuali in corso al Giudice di Pace di Viggiano e al Tribunale.
Questo in sintesi. Ma confermo piena disponibilità ad approfondimenti e documenti: il primo da reperire riguarda il Centro Oli Eni-Agip di Viggiano per capire il funzionamento dello stesso.
Filippo Massaro, Csail

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