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martedì 18 dicembre 2012

Giro: dalla Basilicata e Puglia saranno presenti una ventina di agricoltori di diverse realtà regionali, sindaci e rappresentanti istituzionali

3 DI NOI SONO AL 13° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME. Ora risolvete anche la nostra di crisi: le aziende agricole non devono chiudere.

Martedi 18 dicembre la Commissione Agricoltura del Senato incontra una delegazione con oltre 50 agricoltori delle Regioni meridionali, sindaci, istituzioni e l'Assessore all'Agricoltura della Regione Sicilia, mentre Tano, Tonino e Maurizio (agricoltori di Vittoria) sono al 13° giorno di sciopero della fame.Tante volte in questi anni abbiamo incontrato le istituzioni per spiegare alla politica che queso Paese non può pagare il prezzo della chiusura e della perdita delle aziende agricole e del patrimonio di lavoro e saperi che generazioni di agricoltori hanno accumulato nei secoli. Finora non ci siamo riusciti: cdntinaia di mobilitazioni, manifestazioni di crisi, pressioni, proposte non hanno invertito il quadro che le scelte e la responsabilità della politica ci consegna: le aziende e le nostre terre stanno passando di mano: banche, poteri finanziari, concentrazioni speculative e commerciali, capitali illegali si stanno impadronendo di un patrimonio strategico per la Sovranità Alimentare del Paese, la sicurezza dei cittadini, il lavoro, la tutela del territorio.
Lo sciopero della fame duro e determinato di tre di noi (che sta mettemndo seriamente a rischio la loro incolumità e la loro salute) non è un gesto disperato ma, al contrario, l'ennesima manifestazione di lotta di chi, con dignità e lucidità, non vuole accettare come inevitabile il destino che le scelte europee e nazionali stanno compiendo sulla pelle di agricoltori e consumatori: quella di lasciarci tutti più poveri nelle mani di chi governa gli scambi commerciali del cibo espropriando le comunità locali e nazionali del diritto di avere un territorio vivo pieno di uomini e donne al lavoro, tutelato e gestito in maniera corretta e ambientalmente ricca.
Vittoria e la Sivcilia sono l'avamposto più esposto di un disastro sociale che il prossimo anno potrebbe esplodere nelle aree rurali coinvolgendo le città e le nostre comunità: gli agricoltori non ce la fanno più e chiedono alla politica una svolta urgente a favore del lavoro, dei consumatori e del territorio.
Domani saremo a Roma per portare alla Commissione Agricoltura del Senato l'urlo della crisi delle aree rurali ma, anche ed ancora una volta, le proposte per uscire dalla crisi e per depositare un documento su cui impegnamo fin d'ora la politica ed il prossimo parlamento a dare le risposte.
LO faremo come agricoltori, rappresentanti di associazioni di base e organizzazioni insieme ai nostri sindaci ed alle istituzioni territoriali ed annunceremo la nostra ferma determinazione a convocarci in mobilitazione nelle strade ed a Roma fina dall'insediamento del prossimo parlamento per evitare che la prossima legislatura sfugga ancora una volta dalle responsabilità dalle scelte di riforma che non possono più essere rinviate.
La delegazione è coordinata e organizzata da Gianni Fabbris dirigente di Altragricoltura ed incontrerà la stampa alle ore 12,30 presso la sala stampa della Fondazione Basso in Via della Dogana Vecchia 5 (angolo di Piazza Sant'Eustacchio dietro al Senato).Sono invitati la stampa, i parlamentari e i rappresentanti politici

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