Il consigliere regionale democratico condivide la relazione del presidente De Filippo ed avanza sei proposte per rendere efficiente la macchina amministrativa e favorire lo sviluppo.
In un periodo di difficoltà come quello attuale, in cui probabilmente la nostra Regione avrà una diminuzione di 100 milioni all’anno di trasferimenti statali per i prossimi tre anni, dobbiamo ripiegarci, con umiltà e senza demagogia, condividendo le scelte annunciate dal presidente De Filippo e cercando l’unità della maggioranza, con l’auspicio di costruire un rapporto costruttivo anche con l’opposizione per far raggiungere alla Basilicata il futuro che merita”. Lo ha detto il consigliere regionale Luca Braia (Pd), intervenendo in Aula nel corso del dibattito sulla manovra di assestamento del bilancio della Regione. “Cosa fare ancora – si è chiesto Braia - per riempire di contenuti la riflessione che ha fatto nella relazione il presidente De Filippo?”. La risposta dell’esponente del Pd è in sei punti, che ha esposto sinteticamente: “rendere più efficiente la macchina amministrativa al fine di dare tempi certi per la definizione delle pratiche per aumentare velocità e trasparenza della pubblica amministrazione; costituire un distretto tecnologico per la difesa dei rischi naturali e per l’osservazione della terra; rivedere gli accordi fatti con le compagnie petrolifere e stabilire partite compensative adeguate; inaugurare una nuova stagione di aiuti alle imprese utilizzando i prossimi fondi per finanziare in maniera automatica e sistematica le aziende, attraverso una specie di credito di imposta sull’Irap; promuovere gli investimenti possibili in materia energetica, privilegiando le energie alternative, facendo le opportune valutazioni a difesa dell’ambiente e del territorio ma senza pregiudizi e preclusioni; approvare presto il nuovo Piano sanitario regionale”. “Il rendiconto e l’assestamento si fondano principalmente su tre termini: tagli, coesione, sviluppo”, ha detto ancora Braia esprimendosi positivamente “sui tagli, ed anche su quelli che ci riguardano, sullo sforzo economico messo in campo per la tenuta dello stato sociale (lsu, precari, Vie Blu, forestazione), e sulle iniziative per lo sviluppo, come l’intesa che si sta raggiungendo con l’Abi e l’investimento di 200 milioni di euro per sostenere i sistemi di produzione del turismo, dell’agricoltura, del settore manifatturiero e dell’artigianato”.
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