dichiarazione della senatrice Maria Antezza (PD)
“Se il governo si prende la responsabilità di sopprimere l'Ispesl, oltre alla perdita di un centro di ricerca d'eccellenza e la condanna di molti lavoratori attualmente precari alla disoccupazione, il mondo del lavoro avrà meno tutela con un oggettivo indebolimento del livello di guardia su alcuni rischi legati alle malattie professionali". Lo dichiara la senatrice del PD Maria Antezza a proposito della soppressione, prevista dalla manovra finanziaria, dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (Ispesl). "Istituti come l'Ispesl - spiega Antezza - costituiscono l'unico presidio contro alcune evidenti storture che caratterizzano il mondo del lavoro, basti pensare al caso dell'amianto per il quale il governo intende anche sopprimere l'apposito fondo istituito per le vittime di questa piaga. La sicurezza del lavoratore non è contrattabile ed è senza prezzo. Ma questo principio basilare di democrazia rischia ora di essere soppresso dalla scure di Tremonti".
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