La campagna elettorale si carica di veleni. Le conseguenze dei due casi di violazione della segretezza del voto attraverso la fotografia della propria scheda in cabina da parte di due elettori, portano con sé sviluppi polemici e querele. In seguito ai due fatti verificatisi nella mattinata di ieri alla sezione 18 di Marconia e nel pomeriggio alla sezione 2 di Pisticci si erano diffuse alcune voci in base alle quali le preferenze espresse su queste due schede fotografate e poi annullate dai presidenti di seggio (con conseguente denuncia all’autorità giudiziaria degli interessati) sarebbero state collegate al candidato sindaco Rossana Florio. Qualcuno ha gridato a voto di scambio, facendo circolare pesanti illazioni. La storia è finita nero su bianco sui profili facebook di alcuni utenti e Rossana Florio, in nottata, ha proceduto a formulare alcune querele.
Queste le sue dichiarazioni rilasciate davanti alle porte del Commissariato di P.S. Di Pisticci.
“Alla sezione numero 2 – racconta Rossana Florio - è stata sequestrata una scheda elettorale e fermata una persona perché aveva votato e filmato con il cellulare una scheda, che era così votata: candidato sindaco Lazazzera, candidato consigliere Barbalinardo. Alla sezione numero 18 a Marconia la scheda era così votata: candidato sindaco Badursi, candidato consigliere Farina. Al danno la beffa, oltre a questi aspetti poco trasparenti, sul profilo facebook di alcuni soggetti quali Antonio Malvasi e Daniele Badursi, e su quelli di altre persone in corso di identificazione, si fa espresso riferimento alla mia persona collegata a questo episodio. Per la diffamazione su facebook ho sporto adesso querela verso ignoti perché non so se qualcuno abbia postato i commenti al posto delle persone citate e delle altre o siano stati loro. Ci sono anche altri profili interessati da questa cosa. Ci saranno indagini”.
Com’è stato possibile risalire al voto espresso nei due casi denunciati? “Per la sezione 2 – continua Rossana Florio - i nomi sono stati verbalizzati, per la 18 la presidente si è rifiutata di verbalizzare i nomi ed ha verbalizzato solo l’accaduto. Ma non ho timore di essere smentita o querelata da alcuno perché il fatto corrisponde alla verità. Su espressa richiesta dei miei rappresentanti di lista la presidente della sezione 18 si è rifiutata di mettere a verbale i nominativi di Badursi e Farina”.
In precedenza la candidata sindaco di Idv, Rinnovamento Democratico, Psi e Federazione della Sinistra, aveva presentato una querela ai Carabinieri.
“Ho proceduto a denunciare – dice l’interessata - un altro episodio da parte del geometra Michele Viggiani che ieri ha arbitrariamente rimosso tutti i miei manifesti elettorali adducendo come giustificazione che tanto gli era stato intimato dal comandante dei Vigili. Quando questa cosa è stata dichiarata falsa l’ufficio elettorale gli ha ordinato di ricollocare i manifesti. Ci sono stati esponenti del Pd che hanno fatto questioni sull’episodio avvenuto alla presenza di decine di persone”.
Roberto D’Alessandro
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