A pochi giorni dal voto di ballottaggio per l’elezione del sindaco di Pisticci quanto sta accadendo in queste ore, tra e nei partiti del centrosinistra, rafforza il significato reale della posta in gioco che è quella di un vero cambiamento possibile da realizzare solo con la partecipazione diretta e convinta dei cittadini che diano una lezione a plenipotenziari politici, segretari regionali e provinciali, vertici di partiti sempre più distanti dai problemi reali della comunità pisticcese.Sapevamo che l’apparentamento che IdV e la candidata sindaco Florio hanno deciso con Andrea Badursi, con una profonda convinzione che è frutto di un’attenta riflessione sul dopo voto del primo turno, avrebbe trovato non pochi ostacoli e non pochi oppositori perché è il progetto che si è creato intorno a Badursi, del tutto autonomo dalle segreterie regionali dei partiti, sganciato da interessi di ogni natura, basato sull’impegno e la volontà di perseguire lo sviluppo della comunità pisticcese, e di innovare anche sul piano generazionale, che fa paura.
Solo così si spiega l’atteggiamento assunto dai gruppi dirigenti regionali, provinciali e locali del Pd, dai parlamentari e consiglieri regionali del Metapontino e del Materano, che con l’alibi dell’equidistanza tra Badursi e Di Trani, puntano a far saltare il progetto di Badursi sicuramente non disponibile ad accettare “direttive” e quindi decisamente scomodo da gestire in vista di altri appuntamenti elettorali. Accade così che quel “derby” tutto in casa Pd a cui si è riferito, a poche ore dal risultato elettorale del primo turno, il segretario regionale Pd Speranza si sta trasformando in un’organizzazione sotterranea di tifoseria pro Di Trani, magari ricorrendo all’infiltrazione di fans da una squadra all’altra.
Le gerarchie di partito, i dirigenti di Potenza e di Matera, rischiano di avere il sopravvento anche nelle scelte del Psi e di Sel come dimostrano i fatti, e dunque l’impedimento all’apparentamento ufficiale, mentre nel mio partito non posso che registrare la totale assenza della segretaria regionale anche lei convinta, a Potenza, nel Palazzo della Giunta, ad una posizione neutrale che non tiene conto invece della volontà del partito tutto unito a Pisticci.
IdV, tutti i candidati, iscritti e simpatizzanti, insieme a Rossana Florio non hanno alcuna intenzione di abbassare il livello di impegno ed anzi nei pochi giorni che restano dal voto produrranno il massimo sforzo per spiegare ai pisticcesi le ragioni di un buon voto a Badursi, un voto di speranza e di riscatto, l’unico voto utile soprattutto a salvaguardare la piena autonomia della nuova Amministrazione Comunale, a respingere il tentativo dei poteri forti di mettere le mani sul Municipio e le più importanti scelte in campo urbanistico, produttivo, sociale che determineranno il futuro nei prossimi cinque anni.
Sono certo che i pisticcesi capiranno qual è il motivo autentico per cui il centrosinistra regionale non sostiene il vero centrosinistra a Pisticci e daranno una lezione a quanti pensano ancora che i giochetti politici possano prevalere sulla buona politica che è innanzitutto partecipazione popolare e cambiamento di metodi di governo.
La scelta pertanto è tra una Pisticci che deciderà il suo futuro o una Pisticci “protettorato” ad autonomia molto limitata.
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